Disco composto in maniera opportuna, ma dai contenuti non esaltanti. Questi Iperyt, sono una band polacca attiva da circa sei anni, che all'attivo vanta la pubblicazione di due album compreso questo ultimo No State Of Grace che giunge sul mercato discografico a cinque anni di distanza dall'esordio Totalitarian Love Pulse. Francamente vorrei comprendere in quale settore questo gruppo vuole collocarsi a livello musicale, ma soprattutto che genere vuole suonare. Siamo in accordo che gli Iperyt suonano metal estremo, ma ci sono momenti dove non sono ne carne e ne pesce. Io direi che prevalentemente suonano una sorta di death metal dalle tinte black e su questo aspetto ci siamo se valutiamo questo disco nel suo complesso, il problema è che c'è una brutta nota stonate ed è contenuto nella dimensione industrial del gruppo, spesso messa qua e là in modo davvero spropositato ed anche inopportuno. Detto questo, gli Iperyt sembrano dei bravi musicisti, non esaltanti, ma comunque discreti da un punti di vista tecnico, il problema che a livello compositivo sono molto limitati. Come dicevamo la componente industrial è solo un rumore inopportuno che rende l'ascolto del disco solamente fastidioso, poi si spazia tra il death ed il black con una paventata disinvoltura, che serve solo a spiazzare e quindi disorientare l'ascoltatore. Altra nota stonata, è il tentativo di clonare le chitarre di "Refuse/Resist" dei Sepultura, un qualcosa onestamente di poco singolare e quindi originale. Anche la produzione è sommaria e per un gruppo che prova ad insierire nella propria musica delle componenti industrial, deve essere il fiore all'occhiello del disco. Appreziamo la buona volontà, ma resta un disco che va poco oltre la mediocrità.
Voto: 5,5/10
Maurizio Mazzarella
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