Stimo molto Beto Vazquez, perché lo ritengo un artista a 360° ed onestamente ho sempre gradito tantissimo i suoi lavori. Ritengo che il problema però sta nel suo mercato, nel senso che meriterebbe maggiori riscontri rispetto a quelli che detiene attualmente, a cospetto di gruppi maggiormente blasonati, che certamente vendono di più di lui, anche con prodotti nettamente più scarsi. Il progetto Infinity è nato circa dieci anni fa e l'artista argentino ha sempre coinvolto musicisti di blasone e spessore. "Existence" è la quarta opera e giunge a distanza di due anni dal precedente Darkmind ed anche questa volta non mancano i volti noti del mondo metal, come ad esempio Alfred Romero ed Enrik Garcia dei Dark Moor, Dominique Leurquin dei Rhapsody Of Fire, Slava Popova degli Operatika, Sonya Scarlet dei Theatres Des Vampires e l'ex Stratovarius Timo Tolkki. Da un punto di vista strettamente musicale, il progetto assesta le propria fondamenta nel metal neoclassico, spziano tra momenti melodici e più rock. Resta ad ogni modo un disco da ascoltare tutto nella propria completezza e non per brani singoli, perché lo ritengo un'autentica opera d'arte, dove ogni cosa è messa nel punto giusto. Ci sono dei momenti dove Beto Vazquez cerca anche di strafare ed andare oltre i limiti, con momenti troppo complessi e tortuosi, ma anche pomposi se vogliamo, ma questo comunque non influisce sulla fluidità del disco, come differentemente accadde nel disco d'esordio di dieci anni fa, sintomo che in tutto questo tempo si è verificata una netta maturazione. I brani sono versatili e si lasciano ascoltare piacevolmente, sono tutti intensi ed ispirati e sono sostenuti da pregevoli momenti poetici, oltre che da splendidi assoli di tastiere, che ben si sposano con la chitarra, sempre impeccabile. Un aspetto che conferma il notevole valore tecnico contentuo del disco. Ottima anche la prodzione, anche poteve essere resa con qualche sforzo in più più pulita e moderna. Un disco per tutti i gusti che personalmente consiglio vivamente.
Voto: 8,5/10
Maurizio Mazzarella
Nessun commento:
Posta un commento