Ansa News

domenica 17 luglio 2011

AZARATH - Blasphemer's Maledictions


Gruppo dotato di grandissima personalità e su questo non ci sono assolutamente dubbi. Gli Azarath vengono dalla Polonia, sono attivi da ben tredici anni e con questo eccellente "Blasphemer's Maledictions" giungono a quota cinque in fatto di album prodotti studio, facendo ritorno sul mercato discografico a distanza di due anni dal precedente "Praise the Beast". Lo stile musicale di questa band è saldamente ancorato al death metal di matrice europea, con fortissime tracce della scena estrema scandinava. E' un death molto estremo il loro, ma composto con grande determinazione ed abilità, il che conferma l'identità precisa assunta dagli Azarath, che tra le propria fila vantano la presenza del batterista Inferno dei Behemoth. Le tematiche affrontate nei loro testi sono basate sul satanismo e su ogni forma blasfema, tanto che per certi aspetti, anche musicali, viene facile accostarli al black metal per atmosfera e tipologia di arrangiamenti (davvero impeccabili in più frangenti). Non siamo di fronte ad un album che cambierà il mondo, ma gli Azarath oltre ad essere una band di grande spessore nel genere (il che conferma il valore della scena metal estrema polacca), dimostra di meritare di raggiungere consensi più ampi rispetto a quelli detenuti in questo preciso momento. I brani sono compatti ed hanno un impatto molto forte, sono inoltre arricchiti dalla notevole prepazione tecnica della band, soprattutto le chitarre infatti sono ben modulate e spaziano con grande agilità tra suoni taglienti a riff rabbiosi, robusti e cruenti. La sezione ritmica è un martello pneumatico inarrestabile ed inoltre, tutto il disco giova di una produzione molto curata (se pur a volte ovattata) e certamente appropriata alla proposta musicale della band se vista nel suo complesso. Se amate questo genere, direi che è doveroso far vostro questo disco.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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