Intervista ai nostrani Forgotten Tears, risponde il chitarrista della band Paolo Beretta:
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-Ciao a tutti! Sì hai detto bene, "Words To End" è il nostro primo full-lenght ed è stato pubblicato da To React Records proprio qualche settimana fa! Per quanto riguarda "Words To End" posso dirvi che ne siamo davvero soddisfatti: è un vero e proprio connubio tra melodic death Metal e american hardcore... Immaginatevi di mettere insieme band come At The Gates, In Flames e Soilwork con altre come August Burns Red, Unearth, Hatebreed o addirittura un po' di Sick Of It All e Comeback Kid!
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-La band è nata tra il 2004 e il 2005. Faust (voce) e Matteo (batteria) suonavano già insieme in un progetto... Dopo averli visti ad un loro live in cui mi avevano davvero colpito molto mi è giunta voce che stavano cercando chitarrista e bassista, così li ho subito contattati e ho portato con me Giò (basso), con cui suonavo già da diversi anni! L'idea iniziale era quella di formare una band melodic death metal e sicuramente ascoltando l'album si sentirà l'influenza della scuola svedese! Ovviamente poi siamo cresciuti, e anche quello che ascoltiamo è molto più vario oggi di quello che ascoltavamo anni fa! Alessandro (chitarra) invece si è unito alla band solo qualche mese fa, ma è stata un'aggiunta davvero importante per tutti noi!
Come è nato invece il nome della band?
-Questo ce lo chiedono in molti visto che potrebbe suonare più da band gothic! Bhè... Se ti dicessi che è nato quasi per "scherzo"!? Avevamo alcuni live in programma e ancora non avevamo un nome per la band, così ci siamo ritrovati a dover deciderne uno... Così una sera un nostro amico ci ha detto "che ve ne pare di Forgotten Tears?". Il nome ci suonava bene, e con il tempo, senza quasi che ce ne rendessimo conto, è diventato il nome ufficiale della band!
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Anche se non è mai stato dichiarato apertamente, "Words To End" è un vero e proprio concept album e di conseguenza i testi ricoprono un ruolo davvero importante per noi! Tutti i testi dell'album ruotano attorno alla tematica della morte, che, vista attraverso gli occhi di diversi personaggi assume dei risvolti psicologici e introspettivi molto differenti! Faust si è occupato interamente dalla stesura dei testi, ed è stato molto bravo secondo me a riuscire a immedesimarsi in personaggi molto "border-line" come ad esempio un serial-killer, una vittima... Ma anche un malato terminale o un soldato! Spesso l'ispirazione veniva dal mondo circostante... Notizie lette su quotidiani o più semplicemente una di quelle notizie che senti di sfuggita al telegiornale ma che ti colpiscono così tanto che inconsciamente ti ritrovi a pensarci e magari a buttare giù qualche riga con i tuoi pensieri... Faust è riuscito a mettere su carta tutte le sensazioni e i pensieri che questi personaggi possono aver provato negli ultimi istanti della propria vita... Riassumerei il tutto dicendo che è un insieme di riflessioni personali che hanno suscitato davvero molti stimoli e interesse in noi!
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-Credo che di elementi differenti nella nostra musica ce ne siano davvero molti! Alcuni hanno criticato l'album dicendo che è troppo vario, io trovo che questo sia invece un punto di forza per l'album! Siamo 5 persone differenti e ognuno di noi ha ascolti diversi l'uno dall'altro! Questo significa che ognuno di noi ha contribuito con le proprie influenze in tutti gli 11 pezzi di "Words To End". Non ci siamo mai voluti porre dei limiti in fase di composizione! Sicuramente il denominatore comune è il melodic death metal, visto che è il genere a cui tutti noi siamo particolarmente legati! Non ci siamo mai voluti porre dei limiti in fase di composizione e questo ha portato a inserire alcuni riff più hardcore, o alcune parti con musica elettronica!
Come nasce un vostro pezzo?
-Solitamente nasce da miei riff di chitarra... Mi ritrovo a canticchiarli nei momenti più impensabili, e, non avendo una memoria lungo-termine molto sviluppata, devo registrarmeli al più presto! Che sia su PC o cellulare! Poi ovviamente vediamo insieme i riff in salaprove e iniziamo a fare delle jam assieme... Così ognuno di noi porta idee fresche e ci si ritrova a sviluppare il pezzo in un modo che probabilmente se l'avessi scritto da solo non sarebbe stato originale allo stesso modo!
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Come band credo che la risposta unanime sia "Final 24", la nostra preferita anche perchè nei live ha una resa davvero incredibile! Dal punto di vista emozionale invece direi che quella a cui sono più legato è sicuramente "Eye"! E' l'unico pezzo che ho scritto interamente io un paio di giorni prima di entrare in studio, in una sola notte insonne! E' un continuo crescendo e mutare di sentimenti contrapposti... Inutile dire che è stata scritta in un momento abbastanza particolare della mia vita! Anche il titolo "Eye" non è stata una scelta casuale, anche se è il pezzo strumentale che si trova in chiusura del disco... Se ci pensate bene suona esattamente come "I", ovvero "io"!
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Ci sono davvero tantissime band che ci hanno influenzato... A partire da In Flames, At The Gates, The Haunted per passare a Hatebreed, Nevermore... Personalmente sono stato molto influenzato anche dai Sigur Ros, una band che probabilmente non diresti mai ascoltando il CD, ma che mi è sempre molto di ispirazione!
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-I live sono sicuramente la cosa che amiamo di più! Stiamo programmando un tour che ci porterà a suonare in diversi stati europei questo autunno... Non è una cosa facile organizzarlo da soli, ma ci teniamo davvero molto e speriamo di riuscirci al meglio! Se poi qualcuno ci volesse dare una mano...
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Per ora credo sia un po' presto parlare di DVD o di live album, ma chi lo sa! Siamo già al lavoro sui nuovi brani, anche se al momento stiamo concentrandoci più sulla promozione dell'album con molti concerti!
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-La scena musicale in Italia è molto valida per quello che ho potuto vedere... Ci sono band underground che davvero saprebbero tener testa ad alcuni dei nomi più importanti della scena internazionale! Parlo di band come Destrage, Through Your Silence, Tasters, Ready Set Fall! E ultimi, ma non meno importanti, i nostri compagni di etichetta Within Your Pain! Sono tutte band con cui abbiamo avuto l'onore (e il piacere) di condividere il palco e con cui abbiamo instaurato un ottimo rapporto di amicizia! Purtroppo però ci sono anche molte cose negative, come ad esempio locali che preferiscono fare suonare tribute band anziché gruppi che fanno pezzi propri... Per non parlare poi di sedicenti booking che approfittano solo dell'inesperienza e spesso anche della giovane età delle band! Potremmo davvero essere uno dei Paesi più promettenti della scena mondiale, ma finchè il "business" è gestito da gente che cerca di approfittarsene...
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Sicuramente Internet ci è stato di grande aiuto! Voglio dire... In molti credo che si incazzerebbero se trovassero le proprie canzoni su YouTube, o il proprio album da scaricare interamente gratis sui blog, o su programmi P2P... Per noi significa semplicemente che la nostra musica piace e questo non può che farci piacere! Tanto con il metal, soprattutto in Italia, non diventerai mai ricco a meno che non ti chiami Metallica!
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Spesso il metal è un genere sottovalutato a livello tecnico... O sei Malmsteen o i Dream Theater, oppure non vali niente! Sinceramente credo che i nostri pezzi siano abbastanza completi anche a livello tecnico! Anche se in futuro mi piacerebbe spaziare e provare a cimentarmi in arrangiamenti un po' diversi, che possando dar sfogo anche al lato più "post" dei nostri ascolti... Non sono una di quelle persone che pensa "Se il pezzo è difficile, allora è bello!"... Tutt'altro! Trovo che spesso i pezzi con troppi fronzoli cercano di mascherare l'assenza di idee in una canzone!
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-Fabri Fibra! Bhè, potrebbe nascere qualcosa di nuovo, no? Metalcore-Futuristico!
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Abbiamo da poco pubblicato il nostro primo videoclip diretto da Salvatore Perrone, che ha già lavorato in passato per band come Suicide Silence, Evergreen Terrace e Devildriver, uno dei migliori registi del genere e nostro carissimo amico! Il brano scelto è la title-track "Words To End", lo potete trovare qui: http://www.youtube.com/watch?v=2G5OWrVDFOc Se volete invece sentire qualche canzone in più potete andare sul nostro MySpace ( http://www.myspace.com/forgottentearsband ), se vi piace quello che sentite spero di vedervi ad uno dei prossimi live! Grazie dello spazio che ci avete dedicato per questa intervista, e a tutti i lettori per il tempo che hanno impiegato a leggerla!
Maurizio Mazzarella
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