Ansa News

lunedì 16 maggio 2011

DORNENREICH - Flammentriebe


Messe da parte le partiture acustiche di “In Luft Geritzt”, gli austriaci Dornenreich tornano con un album di black metal melodico. E’ un modo di tornare alle radici, dettato però anche da una sorta di esperienza e di maturità acquisita nel tempo, tanto che il nuovo album “Falmmentriebe” si presenta come un discreto punto di incontro tra il black metal delle origine e l’ambient abbracciato dalla band nella fase più recente della propria carriera. Il disco non mette da parte l’utilizzo dei violini ed anche della chitarra acustica, strumenti che intervengono ritagliandosi degli ampi spazi non solo nell'introduzione, ma nella parte centrale dei singoli pezzi. Non c’è alternanza tra gli strumenti dell'epoca e quelli del genere, in massima parte le due anime si combinano con grande ed elegante naturalezza dimostrandosi episodi interessanti ed anche piacevoli da ascoltare. Spiccano in particolare le suites “Wolfpuls” e “Erst Deine Träne löscht Den Brand” entrambe arricchite dagli ipnotizzanti ricami di violino di Inve e con uno stile antico, ma anche nei momenti più aggressivi e muscolari (“Fammenmensch” e “Tief Im Land”) la band da segno tangibile di grande preparazione tecnica, creando un suono robusto e veloce incanalato sui binari dello stile classico. Elementi incredibilmente comuni come l’alternarsi tra le voci growl e quella pulita di Eviga, nonché quell’alone velatamente grottesco e sensuale sempre presente delle produzioni della Prophecy, rendo cheno “Flammentriebe” un lavoro molto valido e quindi ideale per tutti gli appassionati del genere.

Voto: 8/10

Alessandra Carpino

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