La bellezza di dischi di questo genere, è quella di consenirti di compiere un vero e proprio balzo nel passato, facendotelo riviivee a tutto tondo. I Graveyard vengono dalla Svezia, ma hanno nel cuore l'hard rock degli anni settanta, quello di gruppi come i Led Zeppelin e The Doors ad esempio, ma anche quello che tanti anni fa è nato dalla chitarra del mitico Jimi Hendrix, con in più qualche lieve traccia del doom dei primissimi Black Sabbath. "Hisingen Blues" nel complesso è un disco che ti spiazza ed anche per più ragioni. Da un certo punto di vista non è un lavoro che ti aspetti dalla Nuclear Blast, etichetta più incline a musica più estrema, ma vedere pubblicato un disco di questo tipo da loro, ci fa comprendere come sia di mente aperta l'etichetta teutonica. Il disco, lo diciamo subito, è davvero molto bello e francamente, non è molto differente i fatto di classe e contenuti dai capolavori che hanno reso immenso questo settore musicale. C'è davvero tanta classe creativa, un incredibile talento compositivo nella musica dei Graveyard, che suonano con grande intensità e passione ed è questo l'aspetto che rende questo disco a dir poco incredibile. In casi come questi, anche l'aspetto tecnico conta relativamante, perché è certamente importante, ma non fondamentale, almeno dal mio personale punto di vista. In casi come questi, sono importanti i valori ed i sentimenti ed i Graveyard ne hanno da vendere, perché sono bravissimi a trasmettere emozioni con la loro musica e non è certo un qualcosa che riesce a tutte le band. La loro fortuna poi, è quella di ritrovarsi nel nuovo millennio e di porter giovare di un suono nettamente moderno ed attuale a cospetto di una ispirazione di vecchio stampo. Gran bel disco, non lasciatevelo scappare, vi colpirà!
Voto: 8/10
Mauirizio Mazzarella
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