Ansa News

mercoledì 27 aprile 2011

FOO FIGHTERS - Wasting Light


Se osservate le immagini del libretto che accompagna quello che è il settimo lavoro in studio dei Foo Fighters noterete una band che suona compatta all’interno di un locale. “E con questo? Cosa vuol dire ?” vi chiederete… Vuol dire tutto signori miei !!! Vuol dire riscoprire la vera essenza di un gruppo rock, vuol dire rinnovare il piacere di far musica insieme, vuol dire comporre e costruire ‘canzoni’ che una volta immortalate sui master, a beneficio dei posteri, troveranno la loro ideale collocazione nelle setlist del conseguente tour. Bene… il locale in questione è il garage della villa di Dave Grohl a San Fernando Valley (California), che per questo lavoro ha deciso di rinunciare al digitale e a qualsiasi sorta di artifizio informatico per registrare il tutto nella cara vecchia modalità analogica, potente ed immediata come non mai. E’ questo il valore aggiunto di Wasting Light, un lavoro che si giova di una rinnovata vena compositiva da parte dell’ex-Nirvana, dell’atteso rientro di Pat Smear alle chitarre (che aveva abbandonato la band nel ’97 per divergenze artistiche e che ha anche contribuito notevolmente alla realizzazione del disco) e della produzione di Butch Vig, l’uomo dietro la consolle anche per l’immortale Nevermind. Tutti i brani si lasciano ascoltare con piacere, dotati di un groove e di un tiro micidiali fin dalla magnifica apertura di Bridge Burning con alcune punte abbastanza furiose come in White Limo (nel cui videoclip si può gustare un Lemmy mefistofelico più che mai…). Da segnalare la presenza alle vocals di Bob Mould degli Husker Du (uno dei gruppi di riferimento di Dave Grohl sin dai tempi dei Nirvana) su Dear Rosemary e di Krist Novoselic (sapete chi è, vero ?) che suona basso e fisarmonica in I Should Have Known. Insomma, un bel po’ di buone ragioni per far vostro questo cd… Si ringrazia la Sony Music Italy nella persona di Nadia Rusciano.

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella

Nessun commento:

Posta un commento