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venerdì 18 marzo 2011

FABIO BERNABEI - Aerosmith, 40 anni di storia dai Toxic Twins a Guitar Hero


Quello che sta facendo Tsunami in campo editoriale per il nostro genere musicale preferito non può che essere encomiabile ed il pubblico, più attento e preparato di quello che si possa pensare (…o meglio, di quello che gli editori mainstream vogliano farci pensare), sta premiando il coraggio e la lungimiranza del gruppo di ragazzi che lavorano dietro questo marchio. Contemporaneamente all’importazione e traduzione di testi biografici o autobiografici di caratura mondiale, i nostri hanno pensato anche di dare delle possibilità ad autori di casa nostra ottenendo risultati davvero notevoli. Il testo di cui parliamo va a colmare una di quelle lacune editoriali abbastanza marcate, dato che, nonostante l’importanza di un nome come quello degli Aerosmith, non mi sembra si possa trovare in giro qualcosa di serio a livello cartaceo riguardante la loro epopea. Eppure 40 anni di carriera e 50 milioni di dischi venduti sono lì a testimoniare la grandezza di questo gruppo, uno di quelli il cui nome evoca immagini e suoni pregni di sesso, droga e rock ’n roll e che senza ombra di dubbio ha definito il suono dell’hard rock americano, quello che attira folle oceaniche e riempie le grandi arene. Autori a metà degli anni ’70 di capolavori come Toys In The Attic e Rocks, i nostri hanno condotto una vita sempre al limite della devastazione, da autentiche rockstar insomma, tanto che i problemi di tossicodipendenza, in particolar modo di Joe Perry e Steven Tyler ne hanno seriamente minato l’esistenza. Il ritorno negli anni ’80 con una triade di albums incredibili come Permanent Vacation, Pump e Get A Grip li ha invece consacrati definitivamente tra i grandi della musica rock mondiale, aprendo loro le porte di un’ulteriore vita artistica seconda solo ai loro maestri, i Rolling Stones. Fabio Bernabei, già traduttore per diverse case editrici ed insegnante di lingua italiana per stranieri presso le ambasciate, riesce a condensare efficacemente in 224 pagine, da leggere in modo avvincente e tutte d’un fiato, quest’incredibile storia. Nessun particolare della carriera viene tralasciato, innestando ove dovuto delle gradite considerazioni critiche. Correda il testo una corposa sezione dedicata alla discografia. Non potete dichiararvi dei cultori del rock se non conoscete la storia degli Aerosmith, se invece la conoscete è comunque necessario un approfondito ripasso. Fabio Bernabei e Tsunami ve ne danno l’opportunità… carpe diem!

Voto: 8,5/10

Salvatore Mazzarella

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