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venerdì 18 marzo 2011

DYSTHYMIA - The Audient Void


I Dysthymia vengono dalla Toscana, per la precisione dalla città di Siena e sono attivi da oltre dieci anni. All'attivo hanno due demo ed album dal vivo e questo pregevolissimo "The Audient Void", edito per gli amici della Buil2Kill Records, è il loro disco d'esordio sul mercato discografico. All'interno della band, troviamo due musicisti di talento che tra l'altro hanno già dimostrato il proprio valore in altri gruppi, stiamo parlando dei bravissimi chitarristi Stefano Bargigli degli OverFaith e Filippo Occhipinti dei Coram Lethe. Musicalmente il "progetto" Dysthymia affonda le proprie radici nel death metal di matrice melodica, strizzando fortemente gli occhi alla scena scandinava. Il primo riferimento che viene alla mente ascoltando "The Audient Void", sono i mitici At The Gates, influenza primordiale per chi si affaccia a questo settore musicale. Conseguentemente viene facile citare gruppi come i The Haunted ad esempio, ma ci sono anche forti tracce dei Dark Tranquillity, anche quelli più recenti. Abbiamo scritto questo per farvi comprendere bene quali sono i contenuti complessivi di "The Audient Void", ma possiamo serenamente affermare che ci troviamo di fronte ad una band di grande talento e qualità, che con questo disco dimostra di saperci davvero fare, oltre che di avere dinanzi un futuro più che roseo. I brani sono molto buoni. L'intensità del disco è a dir poco eccellente, ha un buon impatto e la presa è facile, anche se bisogna ascoltarlo più volte per cogliere maggiormente alcune sfumature. Piace maggiormente del disco ad ogni modo, l'ottima tecnica del gruppo, che dona "The Audient Void" quel qualcosa in più necessario sia all'album che al gruppo stesso di spiccare il grande salto verso il successo. Anche la produzione è molto buona. Da rimarcare infine la presenza nel brano conclusivo "Certain Uncertainties" del noto tastierista Oleg Smirnoff (Eldritch, Death SS, Vision Divine). Provare per credere: fatelo vostro!!!

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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