Provenienti come noto dagli Stati Uniti d'America, per la precisione da Santa Barbara, città presente nello stato della California ed attivi da circa nove anni, i DevilDriver giungono con questo nuovissimo "Beast", edito per la Roadrunner Records, alla pubblicazione del proprio quinto lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico, a distanza di due anni dal precedente "Pray for Villains". Musicalmente, l'evoluzione dei DevilDriver è ormai nota e consolidata. Gli spettri del mallcore sono nel complesso presenti, più inclini oggi ad una sorta di groove metal, anche se risula ormai netta e palpabile, la contaminazione del death metal melodico. Il sound dei DevilDriver è fortemente americano, ma ad ogni modo, resta evidente la forte influenza proveniente dal death metal melodico di matrice scandinava, quella dei primi In Flames, Soilwork e Dark Tranquillity per intenderci, con una fortissima strizzata d'occhio ai The Haunted e conseguentemente ai mitici At The Gates. La forza di "Beast", è tutta annoverabile in brani compatti ed dall'impatto molto forte, dove l'aggressività e la rabbia risultano componenti assolutamente determinanti. L'arma in più del disco, è invece un lavoro minuzioso e preciso effettuato in consolle. Un lavoro che consente a "Beast" di suonare moderno ed attuale, ma anche ruvido e robusto allo stesso tempo. La tecnica è buona, ma non è in questo caso una componente determiante. Disco egregio e trascinante.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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