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martedì 1 febbraio 2011

PANDORA - Intervista alla Band


Intervista ai nostrani Pandora in occasione della pubblibazione delo ultimo disco Sempre e Ovunque Oltre il Sogno":

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Claudio Colombo: Prima di tutto è doveroso da parte nostra ringraziarvi per l'intervista e dare un saluto a voi e ai vostri lettori! La musica che esce fuori dai nostri dischi è sempre qualcosa che racchiude momenti inaspettati; il primo disco ha fatto molto successo a livello progressive (sia italiano ed internazionale) che ci ha portato fuori Italia ad essere nominati come una delle band progressive rivelazione del 2008 e sicuramente questo disco racchiude sempre quella firma che ci ha tanto fatto seguire, ma questo disco troviamo che sia ancora più un'evoluzione del primo, in esso troverete momenti orchestrali, drammatici, allegri, malinconici, passionali, duri, devastanti!!, tecnici... in pratica tutto ciò che la musica può esprimere! Il bello del nostro genere è di poterci esprimere al massimo e forse è per questo che un nostro disco non piace solo all'amante prog, ma anche a quello metal, a quello jazz, a quello classico o quello melodico... la nostra musica è Espressione Musicale a 360° e "Sempre e Ovunque Oltre il Sogno" sottolinea questo ancora di più.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-Beppe Colombo: Verso la metà del 2005 Claudio mi propose di creare un progetto con due tastieristi, mi raccontò di un altro tastierista fans degli Yes innamorato in modo viscerale di R. Wakeman che aveva incontrato; la cosa mi incuriosì, Claudio mi disse “ papà.. ti immagini un gruppo con due tastieristi, uno amante di Wakeman e l'altro di Emerson?". Infatti io fin da ragazzino avevo una amore particolare per K. Emerson, così gli dissi di portarlo a casa, ci incontrammo e dopo esserci conosciuti e scambiato qualche oretta di pareri musicali la simpatia e la stima per Corrado Grappeggia mi presero immediatamente e sembrava che ci conoscessimo da sempre. Da lì siamo partiti con le prime prove i primi pezzi le prime collaborazioni e dopo tanti anni il nostro nucleo unico ed inseparabile rimane composto sempre da noi tre, un trio che dopo tutto questo tempo riesce sempre a provare emozione vivendo insieme la musica sotto ogni aspetto.

Come è nato invece il nome della band?

-Corrado Grappeggia: Avevamo alcune idee circa il nome da dare alla band e praticamente ce lo siamo giocato ai dadi! Sicuramente Claudio ha avuto l'intuizione giusta perchè dal cilindro è uscito il nome PANDORA e subito ci siamo trovati d'accordo... quale nome migliore per una band che si ispira all'epica, alla mitologia ed al fantasy, oltre che alle realtà quotidiane?

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Corrado Grappeggia: Come band siamo molto sensibili a ciò che succede nel mondo e già nel disco precedente avevamo affrontato queste tematiche ma devo dire che noi tre siamo dotati di una fantasia inimmaginabile e ci piace da morire scrivere delle storie legate per esempio alla mitologia greca, del resto Pandora arriva da lì... quindi e' questo il nostro punto di forza: il fantasy, perchè ci permette di creare una magia meravigliosa, quella di avere un foglio bianco davanti agli occhi e trasformarlo in una storia da raccontare agli altri.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Claudio Colombo: L'elemento principale è che la nostra musica arriva a tutti e può essere per chiunque, ma non solo a livello orecchiabile ma a livello di quello che piace all'ascoltatore. L'ascoltatore che ama il Metal, che ama il Rock, che ama il Jazz, che ama la musica Classica, che ama il Folk, ecc... troverà ciò che cerca nel nostro disco e magari tra un colpo di violino o un riff di potenza o un fruscio di spazzole riuscirà ad apprezzare anche altre sfumature della musica. Persone che mai hanno ascoltato Metal hanno apprezzato i riff duri all'interno di alcuni nostri brani proprio perchè parte di una composizione completa, stessa cosa per chi ha ascoltato solo Metal che si è trovato davanti a sfumature totalmente melodiche! "Sempre e Ovunque Oltre il Sogno" a nostro giudizio è un viaggio completo nella musica per chi ama la buona musica, ascoltarla o suonarla, dovrebbe prima o poi fare!

Come nasce un vostro pezzo?

-Claudio Colombo: Io come compositore e polistrumentista mi trovo spesso a scrivere davanti ad un pianoforte o alla chitarra acustica e portare poi il brano al resto del gruppo dove mi occupo della maggior parte degli arrangiamenti; a volte questo lo fa Corrado Grappeggia e a volte mio padre, Beppe Colombo. Succede anche di lavorare assieme e comporre nello stesso momento, ma sicuramente la magia finale è quella di suonare tutti assieme un brano perchè il momento più alto per la musica è quando tutti assieme riusciamo ad esprimerci in quello che stiamo suonando; che sia un brano mio o loro è una cosa secondaria perchè il pezzo prende la sua vera e completa forma quando tutti quanti lo sentiamo un po' nostro fino ad emozionarci. Un brano è completo quando riusciamo a dargli ogni emozione che ricercavamo, è un po' una cosa che senti nell'aria...

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Beppe Colombo: Siamo legati a tutto il disco perché esprime a pieno quello che abbiamo dentro e quello che volevamo fare, non ci sentiamo di fare distinzioni.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Claudio Colombo: Il gruppo ha al suo interno tre membri che arrivano da tre diverse visioni della musica: mio padre arriva dagli anni d'oro della musica, gli splendidi anni 70 dove si vivevano nomi come Genesis, Pink Floyd e via dicendo, Corrado è il cuore melodico dei Pandora innamorato degli Yes follemente e infine io che ho sempre apprezzato e amato gli anni 70 ma amo anche il presente, quindi da gruppi come EL&P ai Dream Theater. Dare una strada alle nostre influenze non è facile perchè la nostra influenza è la musica, la buona musica che sa emozionare sia con sound duro che dolce e che arriva dove deve arrivare senza l'aiuto dei soldi, ma con tanti sacrifici e amore.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Beppe Colombo: Per quanto riguarda la promozione live è una cosa molto dura di questi tempi ma le richieste non sono poche, quindi cercheremo di presentare ovunque sia possibile il nostro lavoro; per il momento abbiamo il primo concerto di presentazione il 19.02.2011 al mitico Fabrik di Moncalieri (To), molti vostri lettori sicuramente lo conosceranno molto bene e li invitiamo a venire a sentirci per passare un paio di ore in compagnia della nostra musica. Le mosse future sono tante, abbiamo molto materiale e molte idee sia a livello live che a livello strumentale!

E' in programma l'uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Beppe Colombo: Il live per noi è una cosa seria e come accadeva in passato è un momento di consacrazione per una band, siamo al secondo disco quindi direi di aspettare ancora un pochino per un cd live, ma sicuramente e uno dei nostri prossimi obbiettivi; riguardo ad un dvd ci stiamo pensando, vedremo in futuro, per il momento ci godiamo il nostro secondo disco che è uscito da poco... guardando troppo in avanti si perde il senso della posizione attuale.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Claudio Colombo: La scena musicale italiana in una buona e grande percentuale è marcia; siamo nella musica da anni e ciò che abbiamo visto intorno a noi è in gran parte qualcosa di veramente sporco, parlo anche del genere diventato di nicchia come il nostro, pieno di piccole guerre e dispute che vanno a danno solo dei musicisti. Noi in confronto ad altri buoni e talentuosi musicisti possiamo dire di esser stati molto fortunati, perchè la casa discografica che abbiamo trovato ci appoggia e ci ha fatto arrivare dove non ci aspettavamo, ma come ho già detto è una cosa molto rara purtroppo. Le problematiche come band sono tutte esterne ad essa, infatti non si possono paragonare i normali litigi all'interno del gruppo con studi di registrazione truffaldini o manager avidi ed incompetenti; questo disco è stata una vera impresa esser riusciti a portarlo a termine perchè purtroppo non c'è solo la musica e la passione quando si parla di un disco, ma si è obbligati ad avere a che fare con chi di essa non gliene frega niente e cerca solo il guadagno. Come ribadisco sempre ai gruppi emergenti o ai nuovi musicisti: trovate la vostra strada per costruire la vostra musica, oggi i sistemi sono infiniti e la maggior parte degli studi di registrazione cerca di nascondere questo, quindi: fatevi furbi e imparate a tirare fuori la musica di qualità dalle vostre mani anche da una semplice cantina!

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Corrado Grappeggia: Penso che internet sia una delle invenzioni più meravigliose del secolo scorso. Personalmente siamo stati aiutati molto dal web perchè ci ha dato la possibilità di farci conoscere in tutto il mondo e a nostra volta di conoscere delle persone fantastiche che hanno comprato i nostri dischi e che ci incoraggiano per ogni nostra iniziativa. Il danno maggiore che ci può arrivare è (come per tutti gli altri del resto) quello della pirateria, ma la nostra musica non è solo bella da sentire ma anche bella da vedere e siccome i nostri ammiratori si aspettano molto da noi abbiamo realizzato un prodotto che rende al massimo solo in edizione originale e non taroccata...

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Claudio Colombo: Quanto può valorizzare un genere dove tutto è permesso, dove vive solo l'assoluta voglia di suonare e scambiare parole con la musica, dove i limiti sono dettati solo ed esclusivamente dalla fantasia? Il Progressive è il massimo dell'espressione tecnica e melodica di un musicista, perchè ti permette di vivere e costruire soluzioni ed emozioni uniche... infinite.

C'è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Claudio Colombo: Ketih Emerson? no, due tastieristi bastano! ahahah... anche se è il mio sogno…! I Pandora sono come una famiglia e spesso ci capita di fare delle collaborazioni, come per esempio nei due tributi a cui abbiamo partecipato (Flower Kings e Pink Floyd) con noi ha suonato un'ospite alla chitarra elettrica: Livio Cravero dei Colster. Gli artisti sono molti e ogni artista ha qualcosa da dire o esprimere, quindi sicuramente in futuro ci saranno altri ospiti... Chissà, magari qualche sorpresa che delizierà i vecchi cultori del Prog!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Beppe Colombo: Quello che dico sempre a tutti coloro che mi contattano, che ci sono vicini e anche a coloro che non ci conoscono: “Buona musica sempre e ovunque vi troviate, che la musica vi sia sempre vicina e che riempia sempre il vostro cuore e la vostra anima qualunque genere ascoltate”. Date una mano alla musica emergente e a tutti coloro che se la sudano dopo ore di lavoro giornaliere e la sera ci si dedicano sacrificando molte cose e sborsando un sacco di soldi pur di poter suonare. C'è molto bisogno di tutti voi per non far affossare la cultura nel nostro paese, non datela vinta ai vandali del consumismo e del falso liberismo. In bocca al lupo a tutti…..

Intervista di Maurizio Mazzarella

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