Ansa News

giovedì 17 febbraio 2011

AXE VIPER - Axe Viper


Chiediamo scusa per il ritardo, ma non potevamo comunque evitare di recensire questa perla di heavy metal classico bello tosto come piace a noi. In precedenza Assedium, giungono all’esordio con questo omonimo cd che sinceramente si propone come una dei migliori lavori ascoltati lungo l’arco del 2010 anche a livello internazionale… Sì, perché per l’ennesima volta il meglio arriva dalle nostre cantine. Ottimamente registrato, con una produzione che esalta il genere proposto, ci ritroviamo in territori n.w.o.b.h.m. con la particolarità però che i nostri non disdegnano influenze speed-thrash d’oltreoceano nei refrain marcati dai cori (vedi Rats In The World) e da alcune ritmiche delle chitarre che mai, comunque, ci fanno mancare riff di apertura, progressioni armoniche ed assoli in tipico british style. Sono i Manowar invece il gruppo che ci viene a mente ascoltando Immortal Steel con addirittura George Call degli Omen come guest, mentre i Manilla Road vengono omaggiati in Roadster, dove il guest questa volta è Tann degli Ironsword, che parte con una bellissima introduzione di chitarra. Due mazzate poste una di seguito all’altra sono la title track e Bad Italian Boys, seguite da una Ferrari lanciata a tutta velocità che è Faster Than The Law. Chiude il brano in italiano Non E’ Finita Qui con delle parole che metricamente ben si adattano alla composizione. Saranno pure un po’ pacchiani ma i disegni che corredano l’artwork del cd a me fanno impazzire, così come il libretto zeppo di foto. Un plauso a My Graveyard per l’orecchio attento a non farsi sfuggire questo tipo di proposte musicali e per le possibilità che offre a questi gruppi che dovrebbero essere l’orgoglio di noi rockers tricolore.

Voto: 8,5 / 10

Salvatore Mazzarella

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