Ansa News

lunedì 7 febbraio 2011

AVA INFERI - Onyx


Gruppo particolare, ma molto, molto interessante quello degli Ava Inferi, band portoghese di Almada, attiva da sei anni, che giunge con questo nuovissimo "Onyx", edito per la francese Season Of Mist, alla pubblicazione del proprio quarto album in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a distanza di due anni dal precedente "Blood of Bacchus", disco che a suo tempo aveva già illustrato la grandezza dei connazionali di "Mourinho". Musicalmente gli Ava Inferi hanno una precisa identità e questo porta questo insieme di musicisti ad essere in possesso di una personalità molto forte. Il loro è un gothic dalle tinte dark, che naviga in un doom molto intenso ed ispirato, a volte anche tenebroso, ma sempre dalle tinte poetiche. Ne viene fuori un disco d'impatto, che si apprezza e si ama sin dal primo momento, ma che necessita di più ascolti per essere apprezzato sino in fondo, per essere scoperto anche nel più piccolo dei propri particolari, sempre gustosi e succulenti. C'è in questo del grande talento compositivo, ma c'è anche uno spessore tecnico che in alcuni frangenti può sembrare davvero fuori dal comune, fuori da ogni tipo di schema. Viene quindi facile elogiare le chitarre di Rune Eriksen e André Sobral, praticamente da estasi, come la splendida voce di Carmen Susana Simões, incantevole ed ipnotizzante. Da elogiare anche la produzione, moderna, attuale, adatta allo stile degli Ava Inferi, che giovano di un suono pulito e "morbido", ma anche pesante nei momenti giusti. Grande disco. Ha tutte le caratteristiche per diventare un classico, come "Icon" o Draconian Times" lo furono per i Paradise Lost, oppure "Irreligious" per i Moonspell (che qualcosa in comune hanno con gli Ava Inferi e non solo la nazionalità). Da avere assolutamente!!!

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella

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