I Magnum, è un dato di fatto, hanno fatto la storia del rock mondiale e questo per il gruppo britannico, può essere considerato come un momento particolarmente prolifico. Questo ultimo e pregevole lavoro in studio "The Visitation", edito per la teutonica SPV, è il loro sedicesimo disco e giunge sul mercato discografio a distanza di un solo anno dal grandioso "Into the Valley of the Moonking", album che non ha fatto altro che confermare la grandezza dei Magnum. La band di Bob Catley e Tony Clarkin, è attiva dal 1972 e questo nuovo "The Visitation" è l'ennesima perla musicale che fuoriesce dalle loro menti e per dirla con etrema franchezza, non stiamo certamente esagerando. Da un punto di vista strettamente musicale, non c'è nulla di innovativo, nel complesso però, il nome Magnum è sinonimo di garanzia e sai sempre cosa aspettarti da questa band. Non c'è nulla di sperimentale, eppure la band britannica sa sempre spiazzarti e sedurti, con melodie seducenti, riff grintosi, ma sempre ponderati e soprattutto, canzoni ad effetto, sempre fresche e dinamiche, intense ed ispirate. Questa non è certo cosa da poco, perché speso band in avanti con gli anni, producono solo minestre riscaldate, ma non siamo nel caso dei Magnum, che hanno fatto dell'arte e della poesia il loro punto di forza principale e questo lo si ascolta in modo palpabile nella loro musica. Già la musica, al centro di tutto c'è sempre lei. "The Visitation" fondamentalmente è un album rock, con momenti hard, ma mai eccessivamente heavy ed in alcuni casi, è facile percepire momenti di un rock progressivo molto raffinato, soprattutto nelle parti di tastiera, sempre molto nobili, raffinate ed eleganti. Ottime le chitarre, leggere e leggiadre, ma anche rocciose e ruvide, senza esagerazione ovviamente. E' un rock melodico d'autore in un certo senso, con momenti pomp ed a volte A.O.R., riconducibili anche ai lavori solisti dello stesso Catley ed a qualcosa degli ultimi Ten. Inutile nasconderlo, in alcuni casi un disco di una band esperta, è sinonimo di garanzia. Gallina vecchia fa buon brodo, ma la sensazione è che questo sia un piatto di nobile arte culinaria.
Voto: 8,5/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8,5/10
Maurizio Mazzarella
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