Ansa News

lunedì 20 dicembre 2010

SEVEN THE HARDWAY - Seven The Hardway


Nuovo progetto/supergruppo messo su dal guitar-hero (quando c’erano i guitar-hero…oggi lavora di più come tastierista-session per Steve Vai) Tony MacAlpine,che si fa accompagnare da due pezzi da novanta come Virgil Donati alla batteria e Marc Boals alla voce,entrambi senza bisogno di presentazioni. Visti i trascorsi di tutti i componenti sarebbe lecito aspettarsi un bel platter di metal neoclassico d.o.c. ma purtroppo non è così…e dico purtroppo perché sarebbe stato meglio! Attenzione,quello che abbiamo tra le mani non è un brutto disco,anzi è apprezzabile la voglia di creare qualcosa di diverso dai soliti clichè,qualcosa di inusuale per i tre musicisti. Infatti si comincia con un primo brano imperniato su un riff grunge-style ed un secondo a base di riff spezzati ove si staglia un Mark Boals al di sotto degli standard abituali,poi si prosegue con una serie di brani dove fanno capolino i Dream Theater più sperimentali…Forse è proprio questo il problema,cioè la chitarra di Tony c’è e si sente nonostante queste variazioni stilistiche,il lavoro sia ritmico che solista è sempre di caratura elevata.Sono Virgil Donati e Mark Boals che utilizzati in territori diversi dal solito non rendono al massimo delle loro possibilità,non per loro colpa ma perché da veri professionisti sono al servizio delle canzoni proposte e sinceramente date le premesse ci aspettavamo di più. Ripeto comunque che il disco è godibile anche se consigliato ai completisti del chitarrista americano.

6,5 / 10

Salvatore Mazzarella

Nessun commento:

Posta un commento