Ansa News

martedì 14 dicembre 2010

SAANA – Warrior Of Light Pt.1


Archiviata la propria esperienza con gli Stratovarius, Timo Tolkki ha concentrato tutte le proprie energie sui Revolution Renaissence e su un’attività prettamente solista che esula completamente da quello che può rappresentare il mondo metal nella sua totalità. Il progetto “Saana” infatti, complessivamente, ha ben poco in comune con il metal, essendo basato su contenuti folk e di musica classica, con ponderate venature rock e momenti sinfonici, adagiandosi su melodie malinconiche dai connotati particolarmente tristi ed introspettivi. Da solista, il buon Timo ha prodotto ben tre album, il primo del 1994 “Classical Variations and Themes”, il seguente “Hymn To Life” del 2002 e quindi l’ultimo “Warrior Of Light Pt.1” firmato Saana ed edito per la Scarlet Records. Il disco è ben prodotto ed è suonato in modo meraviglioso, ma fondamentalmente si discosta in modo eccessivo da quelle che sono le classiche opere firmate Timo Tolkki. Detto in maniera molto pratica, di metal in questo album non c’è praticamente nulla e l’impressione è che il buon Timo abbia prodotto questa serie di componimenti più per se stesso e per mostrare il proprio stato d’animo che per i propri fan che dalla sua penna preferirebbero vedere fuoriuscire dei nuovi capitoli di “Visions” o “Episode”. Ad accompagnarlo in questa avventura troviamo Mirka Rantanen alla batteria oltre a Jennifer Sowle, Heikki Pöyhiä, Aino Laos e Janette Sainio per tutte le linee vocali, mentre lo stesso Tolkki si è occupato di chitarra, basso e tastiere. Si parte con “Saana Mountain” e “Saana's Theme”, due momenti molto melodici corredati da frammenti paradisiaci, “The End” a seguire, è un brano dai connotati poetici dotato di una forte componente emozionale, “Sadness Of The World” si adagia su ritmi essenzialmente lenti e fortemente passionali, “3 At 7” invece, è il momento più rappresentativo dello stato d’animo dell’artista. “Silence Of The Night” rimarca la cura pressoché perfetta delle linee vocali, “Sunrise At Saana Mountain” con “Journey To The Crystal Island” esalta la dimensione folk del progetto, mentre “Crystal Island” e la successiva “Freya's Theme” si districano tra armonie profonde e particolarmente tristi. “You've Come a Long Way” pone in luce le forti doti compositive di Tolkki, rimarcate ulteriormente in “The Letter”, “Who Am I?” e “Freya's Teachings” fondono la rabbia alla complessità, “Warrior Of Light” (il momento migliore del disco) conferma una cura maniacale degli arrangiamenti, la conclusiva “Journey To The Azores” infine, racchiude l’essenza del progetto, riassumendo le peculiarità di un disco esclusivamente consigliato ai fan di Timo Tolkki.

Voto: 6/10

Maurizio Mazzarella

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