Gli Ektomorf sono un gruppo molto, ma molto particolare. Vengono dall'Ungheria e come noto, sono attivi ormai da oltre quindici anni. Questo nuovo "Redemption", edito per la AFM Records, è il loro nono lavoro in studio, che giunge sul mercato discografico a distanza di un solo anno dal precedente "What Dosen't Kill Me". Musicalmente, gli Ektomorf suonano una sorta di thrash/nu metal, ispirandosi in modo palese ed assolutamente palpabile, alla musica di Max Cavalera, sia per quanto proposto nel suo periodo finale con i Sepultura, "Roots" e "Chaos A.D." in particolare, che per quanto riguarda quanto prodotto con i Soulfly, per non parlare dei Cavalere Conspiracy, dove i punti in comune sono tanti e diversi. La passione per Max Cavalera sembra talmente evidente, che la voce di Zoltán ed il suo tocco di chitarra, sono praticamente identici a quelli dell'ex voce dei Sepultura. In mezzo però, a prescindere da ogni tipo d'influenza, c'è la musica e possiamo serenamente affermare che è assolutamente eccellente. Certo, fa un po' effetto sentire che una band ungherese suona uno stile più confacente ad un gruppo sudmaericano, in particolare per quanto riguarda i ritmi folk, ma mettendo da parte questo particolare, gli Ektomorf ci sanno davvero fare ed hanno composto un buon disco che eccelle da molto punti di vista. "Redemption" è un album dall'impatto immediato, che si apprezza subito sin dalla prima nota. E' coinvolgente ed è trascinante ed è questo l'obiettivo primordiale degli Ektomorf, ovvero esprimere la loro passione, cercando di piacere e possiamo dire serenamente che ci sono davvero riusciti. Il fattore tecnico in disco come questo viene anche in secondo piano, eppure gli Ektomorf riescono a distinguersi anche da questo punto di vista, senza però esagerare s'intende. Buona la produzione, a conferma che la band ungherese ha fatto davvero le cose per bene. Con maggiore originalità però, potrebbero ambire a qualcosa di più.
Voto: 7,5/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7,5/10
Maurizio Mazzarella
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