Ansa News

lunedì 15 novembre 2010

W.O.G.U.E. - Un'Opera Divina


Intervista ai nostrani W.O.G.U.E. in occasione della pubblicazione del loro disco in studio "Word Of God United Entertainment". Ci risponde per l'occasione, il mitico cantante della band Steve Sylvester:

W.O.G.U.E non era il monicker originale di questo nuovo progetto. Puoi riassumere brevemente,per i pochi che ancora non sanno,le vicende che vi hanno costretto a questo cambio?

-Il CD era pronto già dal primo di maggio scorso sotto il monicker di "OPUS DEI", primo nome che avevo scelto per la band. Purtroppo, proprio il giorno stabilito per presentare il disco con un meet-and-greed nell’horror-club Vampyria di Reggio, durante la notte di Valpurga (30 aprile), l'omonima e tristemente famosa associazione religiosa pensò bene di inviare, tramite i loro legali, una formale diffida all'etichetta, a locale e alla band, intimando la cessazione immediata dell'utilizzo di quel nome, in quanto riteneva offensivo l'accostamento tra una rock band e la prelatura personale della chiesa cattolica. Ne abbiamo parlato con i nostri legali, anche perché la dicitura latina di uso comune "opera divina" che avevamo scelto come nome, non aveva alcuna relazione con l'operato dell'omonima setta. Oltretutto noi ci rivolgevamo ad un mercato, quello musicale e artistico, che non era certo quello nel quale svolgeva la sua attività la “pia” associazione. Comunque viste le intenzioni così aggressive della potente e ricchissima congrega (avevano scomodato i più grandi magistrati italiani e mandato diffide a raffica anche a tutti i siti internet che avevano pubblicizzato l’uscita del CD), alla fine abbiamo preferito assecondarli senza procedere in una causa giudiziaria che, nella migliore delle ipotesi, avrebbe comunque bloccato l’attività della band per anni. La cosa è secondo me ridicola, anche perchè i testi delle canzoni non contenevamo alcun riferimento o provocazione nei loro confronti, ma così va l’Italia, stato dove la chiesa ha ancora un potere politico e inquisitorio molto forte.

W.O.G.U.E ( Work of God United Entertainment). Più o meno sembra proprio il senso del precedente. Qual’è quindi il concept dietro tale scelta?

-La musica è arte, e l’arte è un’”opera divina”. Non potendoci chiamarci in questo modo, per non discostarci troppo dal nome originale ci siamo trasformati in “lavoro di Dio”…. Non credo che detengano diritti anche su questo monicker….!!! Per rafforzare poi il fatto che il nostro “lavoro” si rivolge allo spettacolo e all’intrattenimento, ho aggiunto anche le parole “United Entertainment”. Spero che ora il concetto sia chiaro a tutti….!

Cos’ha scatenato la voglia di questa nuova ed ulteriore esperienza musicale (contemporanea al progetto Sancta Santorum) che somatizza principalmente le influenze della corrente dark-wave ’80?

-Io mi sono sempre considerato musicalmente “onnivoro” e non mi sono mai fossilizzato su di un unico genere musicale. Tra le mie radici musicali c’è sempre stato posto anche per quelle sonorità dark-goth-wave dei primi anni ’80, di gruppi come i Sisters of Mercy, Bahuaus, New Order, Killing Joke, Damned o Depeche Mode…. Finora però non ero mai riuscito ad esprimermi musicalmente in questo senso. L’incontro con JJM, che condivideva in pieno queste mie passioni, è stato quindi la molla che mi ha fatto scattare la voglia di cimentarmi in questo campo con un nuovo gruppo…

Freddy Delirio già lo conosciamo per la sua militanza nei Death SS. Ci presenti gli altri membri della line-up?

-Certo! Gli altri sono Gherardo “Ghez” Monti, chitarrista, produttore e tecnico del suono (tra l’altro è anche il fonico che segue da anni ogni concerto dei DEATH SS) e Lorenzo “Carranza” Calonaci, batterista dell’area rock fiorentina che aveva già suonato con JJM nella sua precedente band chiamata “Suzy Likes Nutella”. Sono ragazzi che conosciamo da anni e con loro siamo andati sul sicuro!

Ci descrivete come si è svolto il lavoro di composizione ed incisione del disco?

-JJM mi fece ascoltare delle demos di brani che aveva composto. Abbiamo lavorato assieme sullo sviluppo di quelli che piacevano maggiormente ad entrambi, poi io ho scritto testi e melodie. Gli altri hanno successivamente aggiunto le loro parti, dopodiché mi sono rinchiuso con Freddy nel suo studio di registrazione di Lucca per gli arrangiamenti e la produzione finale.

Di cosa parlano i testi ? C’è ne qualcuno in particolare a cui siete particolarmente legati o con cui volete lanciare un messaggio a chi vi ascolta?

-I testi dei W.O.G.U.E. non vogliono lanciare messaggi o proclami di alcuna ideologia. Le nostre canzoni parlano di amore, odio e disperazione, di sesso estremo e male di vivere, di rapporti difficili e conflittuali con il partner. Sono soltanto lo specchio nudo e crudo della nostra realtà quotidiana.

Certo non è un bel periodo… Cosa c’è nella vita di tutti i giorni che non piace ai W.O.G.U.E.

-Bè, non credo proprio che si possa dire che viviamo un bel momento storico… Basta leggere un giornale o ascoltare un notiziario e ti accorgi di come la crisi ci stia attanagliando sotto ogni punto di vista.. Anche la musica e tutta l’arte stessa trova sempre minori spazi e considerazione. In generale sembra che ci venga sempre di più a mancare la libertà..L’episodio che ci è capitato riguardo il moniker è solo uno degli esempi che ti potrei fare. In questo clima generale c’è molta frustrazione soprattutto tra i più giovani che hanno sempre meno voglia di combattare per seguirei propri sogni ed ideali. Questa crisi si riflette ovviamente anche sul piano umano. Ci siamo tutti inariditi dentro, sottoposti come siamo ogni giorno a seguire schemi preconfezionati che ci vengono ossessivamente proposti dai media. I W.O.G.U.E. parlano, a modo loro, di tutto questo…

Che musica ascoltano oggi i W.O.G.U.E. C’è qualche gruppo dei giorni nostri che vi colpisce favorevolmente?

-I nostri ascolti sono molto vari.. In pratica ascoltiamo di tutto, fatta eccezione forse per il rap o la musica leggera italiana. Tutto ciò che è riconducibile sotto il denominatore di Rock a noi va bene. Dipende solo dalle vibrazioni che la musica ci comunica. Non c’è un artista o un gruppo di questi giorni che ascolto più volentieri di altri. In genere preferisco sempre i soliti “vecchi” mostri sacri ancora in attività come i Depeche Mode e tanti altri….

Cosa vi aspettate da questo album?

-Niente di particolare… Oramai è praticamente impossibile raggiungere grandi livelli di vendite e di popolarità lavorando onestamente nell’ambito dell’underground. Ci interessa soprattutto continuare a fare delle buona musica che piace principalmente a noi stessi. Se poi piacerà anche ad altri la cosa sarà sicuramente apprezzata!

Sul fronte live come vi muoverete? E qui al sud abbiamo qualche speranza di godere delle vostre performances,visto che con i Death SS c’abbiamo quasi messo una pietra sopra…

-Sicuramente ci interessa intraprendere anche un’attività live con questa band…. Ora stiamo lavorando ad un video-clip e pian piano stiamo valutando la possibilità di fare un piccolo tour. Rispetto ai DEATH SS, i W.O.G.U.E. non necessitano di palchi particolarmente grandi e di sofisticate scenografie e questo renderà sicuramente più possibile la nostra presenza in ambienti che con l’altra band dovevamo necessariamente escludere… Spero quindi di riuscire a venire dalle vostre parti in tempi brevi! Dipende anche dall’acoglienza che riceverà questo mio nuovo progetto…

Un messaggio ai lettori di Informazione Metal…

-Innanzitutto l’esortazione di avvicinarsi ai W.O.G.U.E. con la mente libera da preconcetti. Anche se la musica da noi trattata non rientra sicuramente nei canoni classici dell’Heavy Metal, è comunque molto oscura e “cattiva” al punto giusto e sono sicuro potrà piacere ai più aperti di voi. Anzi, spero che vi aiuti a riscoprire alcune sonorità dark-goth che sono state comunque molto importanti per l’evoluzione della nostra musica preferita. All The Be(a)st! Steve.

Intervista di Salvatore Mazzarella

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