Ansa News

martedì 26 ottobre 2010

RUSTLESS - Silent Scream


Graditissimo ritorno dei Rustless, “l’altra parte Vanadium” che non possiamo non menzionare dato che ne viene fatta fiera evidenza (…e anche doverosa direi, perché se è stato ben seminato in passato è giusto raccoglierne i frutti!) sulla copertina stessa del disco. Forti del successo riscosso dall’esordio "Start From The Past" del 2008, che presentava brani nuovi di zecca insieme a rivisitazioni in chiave attuale dei classici della storica band, questo secondo capitolo "Silent Scream" racchiude dieci brani tutti inediti, segno che la band è una nuova entità in grado di camminare con le proprie gambe, consapevole comunque di dover onorare un passato glorioso. Cosa che riesce benissimo a Lio Mascheroni (drums), Ruggero Zanolini (Keys) e Steve Tessarin (guitars) coadiuvati dai bravi Roberto Zari (vocals) e Daniela Marelli (basso) che ci regalano un lavoro di sano e robusto hard rock d.o.c. che farà la gioia di chi ha superato la quarantina e piacerà anche a chi è più giovane ma apprezza il rock senza troppi fronzoli ma allo stesso tempo non banale e ben suonato, dove musicisti di grande esperienza come Lio, Ruggero e Steve mettono la loro elevata preparazione tecnica al servizio di canzoni efficaci e consistenti (leggasi… non ci sono filler…). Un suggestivo intro di tastiere anticipa un dirompente riff di chitarra e parte il grintoso hard rock di "Hold On", l’opener che detta il mood dell’intero lavoro,seguita dalla Ufo-oriented "Don’t Fear Evil". Un’arpeggio di chitarra acustica apre il cupo mid-tempo di "Never Alone", caratterizzato da un bellissimo intermezzo strumentale dominato dalla melodia disegnata dalla chitarra di Steve. La brillante la title track che ricorda un po’ gli ultimi Purple-Mark II ed a seguire la malinconica "Last Goodbye" anticipano la rocciosissima "Somewhere Everyday" che si chiude con uno sfizioso break di pianoforte. Chitarra acustica ed un inizio corale aprono la westcostiana "Weird Game" che presenta anche un’arrangiamento percussivo e dei contrappunti delle tastiere a tema che sfociano in un bell’assolo hard oriented di Steve. Hard rock’n roll per "Show Me The Way" con ancora Steve sugli scudi emulo del ‘man in black’ ed a seguire "Falling From The Moon", summa compositiva ed esecutiva del gruppo, a parere di chi scrive l’apice del cd. Chiude il lotto di brani inediti la strumentale "This Is Me" dove è ancora Steve a dare un saggio della sua bravura mentre i pregevoli rifacimenti di "Fire Trails" e "Don’t Be Looking Back" chiudono definitivamente un bellissimo disco, tra l’altro confezionato in un elegante digipack a tre ante. Da avere, non una parola di più!

Voto: 9/10

Salvatore Mazzarella

Nessun commento:

Posta un commento