Orgogliosamente italiani, i Mellowtoy sono sulle scene ormai da diversi anni e con questo nuovo "Pure Sins", giungono alla pubblicazione del proprio terzo album in studio facendo ritorno sul mercato discografico a quattro anni di distanza dal precedente "Nobody Gets Out Alive" ed a sei dall'omonimo disco d'esordio. Musicalmente i Mellowtoy suonano un mix tra nu metal e hardcore, con la prima componente maggiormente marcata. Verrebbe facile paragonarli ai gruppi più illustri del settore, come ad esempio i Papa Roach, ma fondamentalmente l'abilità principale dei Mellowtoy è quella di avere un'identità precisa ed una personalità molto forte, componenti che si riflettono in modo impeccabile su questo pregevole "Pure Sins", un disco di grande valore artistico che potrà piacere senza problemi anche a chi non è un amante assoluto di questo settore musicale. C'è tanta rabbia e tanta aggressività nella musica dei Mellowtoy, ma anche un sano gusto per la melodia, usata in modo davvero ponderato. Il disco si lascia ascoltare con grande piacere, ti coinvolge e ti trascina e non ha nulla da invidiare ai grandi classici di band più conosciute alla massa. Ottimo il lavoro della sezione ritmica, in particolare della batteria, che ha visto come ospite illustre il bravissimo Daray Brzozowsky dei Dimmu Borgir. Da segnalare anche una piccola perla musicale all'interno del disco, ovvero la cover dei The Cure "Lullaby", eseguita in modo molto personale dai Mellowtoy. "Pure Sins", gode di un lavoro impeccabile in fase di produzione e giova di un suono pulito, nonché molto moderno ed attuale, che consentirà al disco stesso di raggiungere ampi consensi in tempi relativamente brevi.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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