Dopo lo split dei Fire Trails (avvenuto in maniera alquanto confusa…forse per disinteresse di Pino Scotto troppo preso dai suoi progetti personali !!??), autori dello splendido ed incredibilmente sottovalutato Third Moon, Steve Angarthal, axeman di razza ma anche artista a tutto tondo, torna in pista con questo progetto dove oltre alle chitarre si occupa delle parti vocali e si circonda dei suoi ex-compagni di avventura nei F.T., Mario Giannini alla batteria ed il key-wizard Larsen Premoli, per dar vita ad un disco che definire splendido è riduttivo. Libero da aspettative di mercato nonché dall’ingombrante presenza del Pino nazionale Steve riversa tutto il suo talento di chitarrista e compositore in un’opera che rivela la sua poliedricità e le mille sfaccettature che solo un’artista della sua caratura,che nulla ha da invidiare a nomi internazionali più blasonati, può manifestare. Alcuni pezzi sarebbero tranquillamente potuti finire nel successivo disco dei Fire Trails,altri pezzi più eterei e dal sapore mediterraneo mettono in mostra la sua solarità e la sua abilità di chitarrista classico amante di artisti come Paco De Lucia…Pur zeppo di virtuosismi a destra e manca il disco non stanca,i pezzi sono tutti da ascoltare con soddisfazione,intrisi di un anima musicale rara a trovarsi: come per tutti i grandi la tecnica è sempre a servizio della musica. Se posso fare un unico appunto,avrei gradito sentire in modo più marcato la presenza di Larsen Premoli,m agari duellando e duettando in fase solista col maestro…ma credetemi sarebbe stata davvero solo la ciliegina in più rispetto a quelle già presenti sulla torta. Insomma,non so cos’altro dirvi per convincervi che questo è un disco che vale la pena avere tra le mani. Un artista tutto italiano che proviene da un altro pianeta…
Voto: 9/10
Salvatore Mazzarella
Voto: 9/10
Salvatore Mazzarella
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