Gli Steel Maid vengono dalla Germania e sono attivi da un solo anno. Questo "Raptor", edito per l'etichetta Karthago Records, è il loro disco d'esordio, anche se nella band troviamo musicisti nel complesso esperti, avendo militato in band come Ravage e Ritual Steel. Musicalmente gli Steel Maid suonano un heavy metal classico e tradizionale, più tendente alla scuola statunitense che a quelle inglese, ma comunque sempre ancorato su qualcosa di datato ed antico. C'è tanta buona volontà nella proposta degli Steel Maid, ma altrettanta delusione quando si ascolta il disco. La musica è gradevole, sia chiaro, ma fondamentalmete siamo di fronte a componimenti scolastici, privi di una cospicua spina dorsale, dove la band si limita ed eseguire il compitino, a buttar giù qualche assolo e la cosa finisce lì. A qualche metallaro incallito il disco potrà pur piacere, su questo non ci sono dubbi, ma francamente di questi tempi è anche lecito attendersi qualcosina di più. Le canzoni sono elementari, non ci sono spunti tecnici di vibrante interesse, le grida del cantante sono scontate e gli assoli di chitarra sono semplici strimpellate, con qualche scala degna di nota. L'impatto è anche buono, ma la cosa che più delude e penalizza notevolmente questo disco, è la produzione sommaria e superficiale. Una cura maggiore dietro la consolle, avrebbe consentito a "Raptor" di godere di un suono più moderno ed attuale, valorizzando maggiormente le stesse canzoni. Questo non è accaduto e "Raptor" in alcuni frangenti sembra un disco uscito ad inizio anni ottanta, ed invece siamo abbondantemente nel nuovo millennio. Disco solo per gli amanti del settore.
Voto: 5,5/10
Maurizo Mazzarella
Voto: 5,5/10
Maurizo Mazzarella
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