Attivi dal 1988, ovvero da ben ventidue anni, per gli svedesi Grave, questo nuovo "Burial Ground", edito per la Regain Records, rappresenta il nono lavoro in studio, che giunge sul mercato discografico a distanza di due anni dal precedente "Dominion VIII", un disco controverso, nettamente diverso rispetto a questo ultimo lavoro, anche se la ricetta musicale complessivamante è rimasta immutata. I Grave come sempre, affondano le proprie radici in un sano e puro death metal, cercando di rafforzare, anche in modo marcato per dire la verità, il lato più brutale della loro stessa musica. Diciamolo quindi subito. I Grave non scoprono ancora una volta nulla di nuovo. E questo forse è un fattore puramente scontato. Ma detto con grande obiettività, quello che fanno, lo fanno davvero molto bene. Questo significa che "Burial Ground" è un buon disco, potente e coerente con quello che è il classico stile del gruppo. Come anticipato la ricetta è rimasta immutata, ma "Burial Ground" è comunque un album vario e dinamico, che si lascia apprezzare dalla prima all'ultima nota e questo è senza dubbio un merito. Altro fattore da rimarcare, sono i pregevoli contenuti tecnici. Nonostante questo sia un disco brutale, emerge immediatamente l'ottimo lavoro delle chitarre, taglienti al punto giusto, ma anche ruvide e robuste allo stesso tempo. E che dire della sezione ritmica. Il vero punto di forza sono il basso, ma sopratutto la batteria, martellante e massacrante, capace di picchiare duro in modo inarrestabile. Il lavoro è stato anche ben curato in fase di produzione, il suono di "Burial Ground" è crudo, ma comunque resta attualissimo, come nei classici canoni del settore. Brani compatti e dall'impatto molto forte, dalla portata notevole, ma non del tutto semplici da assimilare ad un primo ascolto, nonostante non ci sia una congrua complessità di fondo. Se amate i Grave e questo tipo di musica, troverete pane per i vostri denti.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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