Ansa News

venerdì 9 aprile 2010

OSADA VIDA - Uninvited Dreams


Dopo una prima incarnazione in cui la band polacca si esprimeva in lingua madre siamo al terzo album in inglese che affronta un concept interessante che potrebbe assumere numerose sfaccettature: il sonno con i sui sogni e incubi ben rappresentati dagli inquietanti,surreali ma colorati disegni del booklet. Come ogni per ogni band prog degna di questo nome l’album che abbiamo tra le mani non è di facile assimilazione essendo composto da pezzi lunghi ed articolati, per quanto molto armoniosi. In effetti la complessità dei brani è dettata dall’eterogeneità dei momenti musicali che li compongono: dal jazz al rock psichedelico,dal prog metal di stampo Dream Teather al prog più sognante dei Porcupine Tree,passando ovviamente da quello degli anni ’70. E’ doveroso comunque sottolineare che complessità e non immediata assimilabilità in questo disco non fanno rima con noia. Il disco si lascia ascoltare con piacere sicuramente però da chi è avvezzo a questo tipo di sonorità. Se si può fare un appunto è sulla staticità della batteria, in alcuni momenti un po di doppia cassa o qualche gioco maggiore con i tempi si sarebbe meglio sposato alle trame delle composizioni. Buona la produzione che accompagna quindi un disco interessante e coinvolgente che merita senz’altro la vostra attenzione.

Voto: 7/10

Salvatore Mazzarella

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