Dopo una prima incarnazione in cui la band polacca si esprimeva in lingua madre siamo al terzo album in inglese che affronta un concept interessante che potrebbe assumere numerose sfaccettature: il sonno con i sui sogni e incubi ben rappresentati dagli inquietanti,surreali ma colorati disegni del booklet. Come ogni per ogni band prog degna di questo nome l’album che abbiamo tra le mani non è di facile assimilazione essendo composto da pezzi lunghi ed articolati, per quanto molto armoniosi. In effetti la complessità dei brani è dettata dall’eterogeneità dei momenti musicali che li compongono: dal jazz al rock psichedelico,dal prog metal di stampo Dream Teather al prog più sognante dei Porcupine Tree,passando ovviamente da quello degli anni ’70. E’ doveroso comunque sottolineare che complessità e non immediata assimilabilità in questo disco non fanno rima con noia. Il disco si lascia ascoltare con piacere sicuramente però da chi è avvezzo a questo tipo di sonorità. Se si può fare un appunto è sulla staticità della batteria, in alcuni momenti un po di doppia cassa o qualche gioco maggiore con i tempi si sarebbe meglio sposato alle trame delle composizioni. Buona la produzione che accompagna quindi un disco interessante e coinvolgente che merita senz’altro la vostra attenzione.
Voto: 7/10
Salvatore Mazzarella
Voto: 7/10
Salvatore Mazzarella
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