Intervista agli italianissimi Visioni Gotiche, ci risponde uno dei membri fondatori della band Mattia:
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-Innanzitutto un saluto a te e a tutti i lettori di Informazione Metal! Venendo alla tua domanda posso dirti che è uscito ad ottobre del 2009 il nostro nuovo album “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)” per l'etichetta modenese Note Volanti. Si tratta del nostro terzo lavoro dopo gli album autoprodotti “Vampires” e “Spiritism”. A dire la verità la prima parte di questo nuovo album era uscita, autoprodotta, nel 2008 col titolo “Il segreto del Demone parte 1”. D'accordo con Note Volanti abbiamo però deciso di inserirla, con alcuni brani riarrangiati, nel nuovo album insieme al secondo capitolo, “Il segreto del Demone parte 2”, che era in lavorazione, per realizzare il doppio CD che hai tra le mani. Si tratta di un concept dai connotati fantastici ed orrorifici che nasce da un mio racconto nato originariamente come “soggetto” per un corto/mediometraggio.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-La band si è formata a Milano nel 2007 dalla collaborazione tra Mattia M e Roby Tav. Io e Roby ci siamo conosciuti casualmente su internet su un sito di musica. Entrambi eravamo impegnati in progetti solisti. Abbiamo iniziato a scambiarci i nostri lavori e ad apprezzarci a vicenda. Cosi' abbiamo pensato di realizzare qualche pezzo insieme fondendo i nostri stili ed è nato il nostro primo album “Vampires”. Pur facendo circolare i brani solo su internet abbiamo riscontrato un certo interesse nei confronti della nostra musica e quindi abbiamo deciso di dar vita al progetto Visioni Gotiche. Inizialmente abbiamo orientato la nostra musica verso le colonne sonore per film horror collaborando anche con registi del circuito indipendente. Il secondo album “Spiritism” ne è l'esempio più lampante. Successivamente però ci siamo spostati su uno stile meno legato alle immagini e più accessibile agli ascoltatori pur mantenendo intatto il nostro spirito originario. Per tale motivo nell'ultimo lavoro sono entrati in formazione Michele e Laura che con le loro vocals hanno sicuramente aggiunto nuova linfa vitale al nostro sound.
Come è nato invece il nome della band?
-Il nome della band cerca di rispecchiare il nostro spirito ed il nostro approccio musicale anche se è sempre difficile descrivere le proprie emozioni attraverso semplici parole. Il termine “Visioni” sta ad indicare sia la vicinanza del nostro sound con le immagini cinematografiche sia il lato visionario delle nostre composizioni che partono sempre da idee fantastiche ed orrorifiche che nascono nella mia mente sotto forma di incubi e che poi vengono tradotte in musica. Il termine “Gotiche” invece sta a significare la nostra vicinanza allo spirito che anima tutto ciò che è la cultura gotica, dal cinema, all'arte, alla musica.
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Siamo fortemente ispirati dalla cultura horror e pertanto la nostra musica ruota attorno a questo mondo oscuro. Nel primo album “Vampires” abbiamo voluto dedicare la nostra musica alla figura del Vampiro. Il secondo album “Spiritism” nasce invece come colonna sonora ideale di un cortometraggio (ancora in lavorazione) di cui ho scritto “soggetto” e “sceneggiatura” e che ha come tema portante lo spiritismo. Il nostro ultimo lavoro invece, “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)”, nasce da un mio racconto dai connotati fortemente orrorifici. Se devo essere sincero i testi , presenti per altro solo sul nostro ultimo lavoro, non hanno una importanza fondamentale perchè sono il concept di base e la musica che devono esprimere le emozioni più forti. I testi poi traducono, in maniera semplificata ma non banale comunque, la storia portante ma ad essi non conferiamo un ruolo fondamentale. E' più importante l'interpretazione e il trasporto con cui i vocalist riescono a trasmettere le emozioni contenute anche in un testo semplice.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-La nostra musica non è inquadrabile in un genere preciso nel senso che in essa confluiscono stili ed approcci musicali differenti. Questo può rendere difficile l'ascolto di un nostro disco ma nello stesso tempo incuriosire e colpire l'ascoltatore. In particolare nel nostro ultimo album questa caratteristica è particolarmente evidente perchè nel nostro sound confluiscono non solo il mio stile e quello di Roby ma anche quello di Michele e di Laura che hanno una visione della musica “forte” e personale. Ciascuno di noi ha una propria idea di musica ed un proprio stile e nel nostro lavoro a ciascuna personalità è stato concesso di emergere apportando il proprio contributo. Il risultato finale è uno stile ricco e pieno di diverse sfaccettatute.
Come nasce un vostro pezzo?
-La struttura portante del pezzo viene realizzata da me e da Roby. In genere io mi occupo delle parti atmosferiche, degli effetti, degli aspetti più oscuri ed inquietanti del brano. Roby invece si occupa dell'aspetto più romantico e metallico della canzone oltre che di realizzare il mixaggio del brano. Generalmente ci scambiamo le basi attraverso internet o per posta visto che abitiamo molto lontani l'uno dall'altro e lavoriamo su quelle che riteniamo più interessanti ed attraverso queste poi sviluppiamo piano piano ogni singolo brano. Le vocals entrano invece in un secondo momento, quando la struttura del pezzo è già completata. Ovviamente i brani possono subire ulteriori modifiche sulla base delle idee dei cantanti perchè tutti dobbiamo essere soddisfatti del lavoro finale. Per quanto concerne la stesura dei testi, con riferimento all'ultimo album, sono stati scritti da me, Roby e Michele. Io ho scritto molte delle parti narrate, Roby si è occupato dei testi cantati da Laura mentre Michele ha scritto i testi delle canzoni che ha interpretato lui.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Io sono legato a “La casa del sogno (The house of dream)” non perchè sia necessariamente il pezzo più bello del doppio album ma perchè c'è qualcosa di personale ed autobiografico in quel brano su cui poi si sviluppa tutto il concept. Incubi ed emozioni tradotte attraverso il racconto.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Io personalmente sono molto legato al dark/horror metal soprattutto di matrice italiana ma anche straniera (Black Sabbath su tutti) e quindi a bands come i The Black di Mario Di Donato, i Death SS, i Violet Theatre, Paul Chain, i Daemonia di Claudio Simonetti. Roby invece è più legato al Gothic Metal e a bands come i Paradise Lost, i Tiamat, i Sirenia, i Nightwish, ecc...Per quanto riguarda Michele invece è un amante del metal anni 70/80 e a bands come Strana Officina e Angelwitch,...Nei nostri ascolti però non c'è solo metal ma anche dark ambient, New Wave, musica elettronica, rock progressivo, colonne sonore. Insomma come puoi vedere ce n'è per tutti i gusti e sarebbe veramente un'impresa poterti elencare tutte le bands che ascoltiamo e stimiamo.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-In questo momento, assieme alla nostra etichetta Note Volanti, stiamo promuovendo il nuovo album sia attraverso internet sia inviando il nostro materiale a radio e riviste. Per problemi logistici non facciamo tour e date dal vivo nonostante riceviamo molte richieste per attività live. Purtroppo abitiamo tutti molto lontani gli uni dagli altri e non ci è possibile organizzare adeguatamente dei concerti. Inoltre la nostra musica è piena di tanti suoni ed arrangiamenti molto ricchi che necessitano di una attrezzatura adeguata per un live. Ci stiamo comunque organizzando e pertanto nei prossimi mesi potrebbero esserci delle novità positive. Voglio inoltre anticiparti alcune novità. Stiamo pensando di preparare del nuovo materiale e abbiamo avuto dei contatti importanti con il grande batterista Thomas Hand Chaste (Death SS, Violet Theatre, Witchfield, ecc...) per le drums. Con lui sta nascendo un bel rapporto sia artistico che personale che spero possa dare i suoi frutti in futuro. Per quanto invece concerne le vocals subentrerà in formazione la bravissima cantante Tiziana Radis che andrà a sostituire Laura che sta intraprendendo diverse scelte di vita e personali. Anche con lei si è instaurato un ottimo feeling e pertanto le premesse sono davvero ottime. Insomma tanta carne al fuoco di cui vedremo l'evoluzione nei prossimi mesi.
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Non è prevista l'uscita di un album dal vivo perchè come ti dicevo non facciamo concerti al momento. Abbiamo invece realizzato un video, con mezzi propri e quindi autoprodotto nel senso più vero del termine che è possibile vedere su youtube al seguente link : http://www.youtube.com/watch?v=v1_hdRbBfVI il video riguarda il brano “Il ritorno dell'Angelo (The return of the Angel)” tratto dal nostro ultimo album.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-La scena musicale metal e alternativa italiana è molto attiva secondo me. Questo per quanto riguarda la nascita di tante nuove band molto valide . Inoltre si sta assistendo ad una riscoperta di alcune grandi band degli anni '80 con reunion e ristampe molto interessanti. Purtroppo ai gruppi di casa nostra ancora non viene tributata la giusta attenzione da parte del pubblico italiano. In parte perchè si preferisce ascoltare bands straniere ed in parte perchè a livello di promozione ancora non ci sono le condizioni migliori per poter lanciare la musica alternativa italiana in maniera adeguata. Purtroppo ho notato che all'estero ancora non vengono prese seriamente le bands italiane a parte qualche caso sporadico. Questo perchè a livello di strutture e di promozione siamo ancora indietro rispetto a certi paesi stranieri. Però come dicevo un segnale positivo è dato dal fatto che anche in Italia, al momento, sono in aumento le bands che a livello compositivo e di tecnica non hanno nulla da invidiare a certi gruppi esteri.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Internet per una band underground come la nostra è stato fondamentale. Ci ha permesso di far conoscere e diffondere la nostra musica e di allacciare una buona rete di contatti. Un aspetto negativo, che può essere considerato come una specie di rovescio della medaglia, è dato dal fatto che internet ha dato la possibilità di farsi avanti a tantissime bands inflazionando il mercato e rendendo difficile a volte trovare quei gruppi che hanno una marcia in più rispetto alla massa. Quindi costruirsi una fetta di mercato può diventare più complesso vista la concorrenza.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Il genere che suoniamo è quello che nasce dalla nostra anima e credo che non potremmo suonare altro con tanto amore e soddisfazione anche se poi si tratta sempre di un genere capito ed apprezzato da pochi. A dire il vero siamo abbastanza eclettici e siamo in grado di affrontare anche stili diversi, cosa che abbiamo fatto per alcune colonne sonore, però il nostro cuore batte per la musica metal e horror /gothic.
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-I Black Sabbath...l'origine della musica oscura !!
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Grazie per averci concesso questa intervista ! per noi è sempre importante poter godere di uno spazio dove raccontare le nostre vicissitudini ed esperienze. Un saluto anche ai lettori del tuo bellissimo e competente blog che invitiamo a supportare la musica italiana e a visitare il sito della nostra etichetta Note Volanti http://www.notevolanti.net/ws/index.php sul quale possono ascoltare i samples dei nostri brani ed eventualmente acquistare il CD di “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)”.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?
-Innanzitutto un saluto a te e a tutti i lettori di Informazione Metal! Venendo alla tua domanda posso dirti che è uscito ad ottobre del 2009 il nostro nuovo album “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)” per l'etichetta modenese Note Volanti. Si tratta del nostro terzo lavoro dopo gli album autoprodotti “Vampires” e “Spiritism”. A dire la verità la prima parte di questo nuovo album era uscita, autoprodotta, nel 2008 col titolo “Il segreto del Demone parte 1”. D'accordo con Note Volanti abbiamo però deciso di inserirla, con alcuni brani riarrangiati, nel nuovo album insieme al secondo capitolo, “Il segreto del Demone parte 2”, che era in lavorazione, per realizzare il doppio CD che hai tra le mani. Si tratta di un concept dai connotati fantastici ed orrorifici che nasce da un mio racconto nato originariamente come “soggetto” per un corto/mediometraggio.
Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?
-La band si è formata a Milano nel 2007 dalla collaborazione tra Mattia M e Roby Tav. Io e Roby ci siamo conosciuti casualmente su internet su un sito di musica. Entrambi eravamo impegnati in progetti solisti. Abbiamo iniziato a scambiarci i nostri lavori e ad apprezzarci a vicenda. Cosi' abbiamo pensato di realizzare qualche pezzo insieme fondendo i nostri stili ed è nato il nostro primo album “Vampires”. Pur facendo circolare i brani solo su internet abbiamo riscontrato un certo interesse nei confronti della nostra musica e quindi abbiamo deciso di dar vita al progetto Visioni Gotiche. Inizialmente abbiamo orientato la nostra musica verso le colonne sonore per film horror collaborando anche con registi del circuito indipendente. Il secondo album “Spiritism” ne è l'esempio più lampante. Successivamente però ci siamo spostati su uno stile meno legato alle immagini e più accessibile agli ascoltatori pur mantenendo intatto il nostro spirito originario. Per tale motivo nell'ultimo lavoro sono entrati in formazione Michele e Laura che con le loro vocals hanno sicuramente aggiunto nuova linfa vitale al nostro sound.
Come è nato invece il nome della band?
-Il nome della band cerca di rispecchiare il nostro spirito ed il nostro approccio musicale anche se è sempre difficile descrivere le proprie emozioni attraverso semplici parole. Il termine “Visioni” sta ad indicare sia la vicinanza del nostro sound con le immagini cinematografiche sia il lato visionario delle nostre composizioni che partono sempre da idee fantastiche ed orrorifiche che nascono nella mia mente sotto forma di incubi e che poi vengono tradotte in musica. Il termine “Gotiche” invece sta a significare la nostra vicinanza allo spirito che anima tutto ciò che è la cultura gotica, dal cinema, all'arte, alla musica.
Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?
-Siamo fortemente ispirati dalla cultura horror e pertanto la nostra musica ruota attorno a questo mondo oscuro. Nel primo album “Vampires” abbiamo voluto dedicare la nostra musica alla figura del Vampiro. Il secondo album “Spiritism” nasce invece come colonna sonora ideale di un cortometraggio (ancora in lavorazione) di cui ho scritto “soggetto” e “sceneggiatura” e che ha come tema portante lo spiritismo. Il nostro ultimo lavoro invece, “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)”, nasce da un mio racconto dai connotati fortemente orrorifici. Se devo essere sincero i testi , presenti per altro solo sul nostro ultimo lavoro, non hanno una importanza fondamentale perchè sono il concept di base e la musica che devono esprimere le emozioni più forti. I testi poi traducono, in maniera semplificata ma non banale comunque, la storia portante ma ad essi non conferiamo un ruolo fondamentale. E' più importante l'interpretazione e il trasporto con cui i vocalist riescono a trasmettere le emozioni contenute anche in un testo semplice.
Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?
-La nostra musica non è inquadrabile in un genere preciso nel senso che in essa confluiscono stili ed approcci musicali differenti. Questo può rendere difficile l'ascolto di un nostro disco ma nello stesso tempo incuriosire e colpire l'ascoltatore. In particolare nel nostro ultimo album questa caratteristica è particolarmente evidente perchè nel nostro sound confluiscono non solo il mio stile e quello di Roby ma anche quello di Michele e di Laura che hanno una visione della musica “forte” e personale. Ciascuno di noi ha una propria idea di musica ed un proprio stile e nel nostro lavoro a ciascuna personalità è stato concesso di emergere apportando il proprio contributo. Il risultato finale è uno stile ricco e pieno di diverse sfaccettatute.
Come nasce un vostro pezzo?
-La struttura portante del pezzo viene realizzata da me e da Roby. In genere io mi occupo delle parti atmosferiche, degli effetti, degli aspetti più oscuri ed inquietanti del brano. Roby invece si occupa dell'aspetto più romantico e metallico della canzone oltre che di realizzare il mixaggio del brano. Generalmente ci scambiamo le basi attraverso internet o per posta visto che abitiamo molto lontani l'uno dall'altro e lavoriamo su quelle che riteniamo più interessanti ed attraverso queste poi sviluppiamo piano piano ogni singolo brano. Le vocals entrano invece in un secondo momento, quando la struttura del pezzo è già completata. Ovviamente i brani possono subire ulteriori modifiche sulla base delle idee dei cantanti perchè tutti dobbiamo essere soddisfatti del lavoro finale. Per quanto concerne la stesura dei testi, con riferimento all'ultimo album, sono stati scritti da me, Roby e Michele. Io ho scritto molte delle parti narrate, Roby si è occupato dei testi cantati da Laura mentre Michele ha scritto i testi delle canzoni che ha interpretato lui.
Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?
-Io sono legato a “La casa del sogno (The house of dream)” non perchè sia necessariamente il pezzo più bello del doppio album ma perchè c'è qualcosa di personale ed autobiografico in quel brano su cui poi si sviluppa tutto il concept. Incubi ed emozioni tradotte attraverso il racconto.
Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?
-Io personalmente sono molto legato al dark/horror metal soprattutto di matrice italiana ma anche straniera (Black Sabbath su tutti) e quindi a bands come i The Black di Mario Di Donato, i Death SS, i Violet Theatre, Paul Chain, i Daemonia di Claudio Simonetti. Roby invece è più legato al Gothic Metal e a bands come i Paradise Lost, i Tiamat, i Sirenia, i Nightwish, ecc...Per quanto riguarda Michele invece è un amante del metal anni 70/80 e a bands come Strana Officina e Angelwitch,...Nei nostri ascolti però non c'è solo metal ma anche dark ambient, New Wave, musica elettronica, rock progressivo, colonne sonore. Insomma come puoi vedere ce n'è per tutti i gusti e sarebbe veramente un'impresa poterti elencare tutte le bands che ascoltiamo e stimiamo.
Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?
-In questo momento, assieme alla nostra etichetta Note Volanti, stiamo promuovendo il nuovo album sia attraverso internet sia inviando il nostro materiale a radio e riviste. Per problemi logistici non facciamo tour e date dal vivo nonostante riceviamo molte richieste per attività live. Purtroppo abitiamo tutti molto lontani gli uni dagli altri e non ci è possibile organizzare adeguatamente dei concerti. Inoltre la nostra musica è piena di tanti suoni ed arrangiamenti molto ricchi che necessitano di una attrezzatura adeguata per un live. Ci stiamo comunque organizzando e pertanto nei prossimi mesi potrebbero esserci delle novità positive. Voglio inoltre anticiparti alcune novità. Stiamo pensando di preparare del nuovo materiale e abbiamo avuto dei contatti importanti con il grande batterista Thomas Hand Chaste (Death SS, Violet Theatre, Witchfield, ecc...) per le drums. Con lui sta nascendo un bel rapporto sia artistico che personale che spero possa dare i suoi frutti in futuro. Per quanto invece concerne le vocals subentrerà in formazione la bravissima cantante Tiziana Radis che andrà a sostituire Laura che sta intraprendendo diverse scelte di vita e personali. Anche con lei si è instaurato un ottimo feeling e pertanto le premesse sono davvero ottime. Insomma tanta carne al fuoco di cui vedremo l'evoluzione nei prossimi mesi.
E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?
-Non è prevista l'uscita di un album dal vivo perchè come ti dicevo non facciamo concerti al momento. Abbiamo invece realizzato un video, con mezzi propri e quindi autoprodotto nel senso più vero del termine che è possibile vedere su youtube al seguente link : http://www.youtube.com/watch?v=v1_hdRbBfVI il video riguarda il brano “Il ritorno dell'Angelo (The return of the Angel)” tratto dal nostro ultimo album.
Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?
-La scena musicale metal e alternativa italiana è molto attiva secondo me. Questo per quanto riguarda la nascita di tante nuove band molto valide . Inoltre si sta assistendo ad una riscoperta di alcune grandi band degli anni '80 con reunion e ristampe molto interessanti. Purtroppo ai gruppi di casa nostra ancora non viene tributata la giusta attenzione da parte del pubblico italiano. In parte perchè si preferisce ascoltare bands straniere ed in parte perchè a livello di promozione ancora non ci sono le condizioni migliori per poter lanciare la musica alternativa italiana in maniera adeguata. Purtroppo ho notato che all'estero ancora non vengono prese seriamente le bands italiane a parte qualche caso sporadico. Questo perchè a livello di strutture e di promozione siamo ancora indietro rispetto a certi paesi stranieri. Però come dicevo un segnale positivo è dato dal fatto che anche in Italia, al momento, sono in aumento le bands che a livello compositivo e di tecnica non hanno nulla da invidiare a certi gruppi esteri.
Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?
-Internet per una band underground come la nostra è stato fondamentale. Ci ha permesso di far conoscere e diffondere la nostra musica e di allacciare una buona rete di contatti. Un aspetto negativo, che può essere considerato come una specie di rovescio della medaglia, è dato dal fatto che internet ha dato la possibilità di farsi avanti a tantissime bands inflazionando il mercato e rendendo difficile a volte trovare quei gruppi che hanno una marcia in più rispetto alla massa. Quindi costruirsi una fetta di mercato può diventare più complesso vista la concorrenza.
Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?
-Il genere che suoniamo è quello che nasce dalla nostra anima e credo che non potremmo suonare altro con tanto amore e soddisfazione anche se poi si tratta sempre di un genere capito ed apprezzato da pochi. A dire il vero siamo abbastanza eclettici e siamo in grado di affrontare anche stili diversi, cosa che abbiamo fatto per alcune colonne sonore, però il nostro cuore batte per la musica metal e horror /gothic.
C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?
-I Black Sabbath...l'origine della musica oscura !!
Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?
-Grazie per averci concesso questa intervista ! per noi è sempre importante poter godere di uno spazio dove raccontare le nostre vicissitudini ed esperienze. Un saluto anche ai lettori del tuo bellissimo e competente blog che invitiamo a supportare la musica italiana e a visitare il sito della nostra etichetta Note Volanti http://www.notevolanti.net/ws/index.php sul quale possono ascoltare i samples dei nostri brani ed eventualmente acquistare il CD di “Il segreto del Demone (The secret of the Demon)”.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
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