Ansa News

mercoledì 25 novembre 2009

VENDETTA - Heretic Nation


Nati circa tre anni fa e provenienti dalla Gran Bretagna, per la precisione dalla città di Newcastle, i Vendetta con questo nuovo "Heretic Nation", edito per l'etichetta Lion Music, giungono al proprio secondo lavoro in studio, che arriva sul mercato discografico a due anni di distanza dal suo predecessore "Tyranny of Minority". I Vendetta suonano un semplice quanto puro heavy metal, con una ponderata strizzata d'occhio ad uno stile più melodico, ma sempre impostato sulla classica attitudine del settore. L'abilità principale dei Vendetta infatti, è quella che soprattutto nel suono delle chitarre, modulate in modo impeccabile, sembrano influenzati da mostri sacri come Judas Priest ed Iron Maiden, specialmente quando le partiture di Pete Thompson e Edward Box, che è anche il cantante della band, si sovrappongono, ma allo stesso tempo, il sound dei Vendetta tende verso la classica impronta dei Rainbow primordiali ed anche in lievi tratti verso un heavy metal di tipo scandinavo, rendendo la loro ricetta musicale maggiormente appetitosa. Il fattore principale che unisce egregiamente tutti queste considerazioni, è proprio la splendita voce di Edward Box, che sa essere velutata nei momenti più armonici, oscura nei frangenti più ruvidi e robusti e tagliente quanto graffiante allo stesso tempo quando la band decide di pigiare forte sull'acceleratore. Detto questo, "Heretic Nation" è assolutamente un grandissimo disco, prodotto in modo impeccabile, con un suono pulito ed all'avanguardia ed ovviamente suonato in modo altrettanto egregio, rimarcando quelle che sono sia le doti tecniche che compositive del gruppo. "Heretic Nation", contiene quindi delle buone canzoni, fluide, scorrevoli ed ispirate, si adagia su partiture complesse che i Vendetta hanno reso di facile assimilazione e godono anche di un impatto molto forte, un aspetto che dona agli stessi brani un'ulteriore dose di incisività. Grande disco, se amate questo genere fatelo vostro assolutamente.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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