Ansa News

sabato 21 novembre 2009

THE UPPERCLASS BASTARDS - La Classe non è Acqua


Intervista agli italici The Upperclass Bastards, ci risponde il chitarrista della band Dario Orlando:

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

-Lettori di Informazione Metal questo è “No-Bless Oblige”!!! “No-Bless Oblige”, questi sono i lettori di Informazione Metal!!! Presentazioni fatte :D Ovviamente scherzo!! Ciao Maurizio e ciao a tutti. Allora anche se non è il nostro primo lavoro in studio, questo è il primo full lenght vero e proprio del gruppo!! Il disco in realtà è nato ancor prima di essere concepito come tale, perchè a un certo punto della nostra ancor breve ma già intensa storia, avevamo scritto un bel po' di brani, e l'esigenza di immortalarli su un supporto è venuta a pezzi già fatti. Dalla decisione di registrare fino al primo giorno di studio, abbiamo semplicemente scelto quali brani incidere e li abbiamo solo rimessi un po' in quadro da quelle che erano le versioni originarie. Si tratta quindi di un lavoro molto spontaneo: questi pezzi ci rappresentano veramente, non essendo stati scritti in origine con troppi criteri commerciali. “No-Bless Oblige” siamo noi, nudi e crudi, veri!!

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

-La banda è nata quando un giorno la Charlotte ha deciso di suonare col Darietto perchè così avremmo rotto il culo a tutti!!! Ma in due si poteva andare ben poco lontani, quindi abbiamo cercato gli altri bastards, attraversando diverse fasi con diverse formazioni (tutte di ottimo livello), e alla fine è arrivata quella stabile, un gruppo di grandi amici musicisti che “da grandi” vogliono fare i musicisti grandi!! Per quanto riguarda le origini, il gruppo nasce come gruppo di Torino, con una vocalist di torinese come la Mole Antonelliana... ma noi altri abbiamo origini del Sud (e ne andiamo fieri). Si mischiano origini partenopee, calabro-sicule e pugliesi (io sono di Tar'de nuestre...).

Come è nato invece il nome della band?

-Il nome è nato nella classica serata in cui dopo le prove vai a mangiare, a ubriacarti e a progettare la conquista della scena mondiale. Abbiamo cercato e trovato una formula che sintetizzasse le nostra musica:noi la viviamo sempre con due caratteristiche in contrato tra loro, raffinata ma violenta, rifinita ma grezza, bella ma cattiva, aristocratica ma stronza... sopratutto stronza!! Upperclass ma bastard!!

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

-Per rispondere a questa domanda faccio una citazione di Charlotte dalla biografia presente sul nostro spazio web www.myspace.com/theupperclassbastards “Fondamentalmente i miei testi sono il mezzo per esprimere, più che stati d'animo, il mio lato ad alcuni ‘oscuro’. Insomma, per evitare ‘ il giorno della mia ordinaria follia’, provo a cantare in faccia al prossimo la mia rabbia, la mia forte intolleranza verso un sacco di cose, i miei no. Provo a sbeffeggiare un po' il mondo, almeno quello in cui vivo io. Mi piace fare dell'ironia, mi piace che gli stupidi non capiscano e mi piace deridere i finti eroi...”

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

-Suoniamo delle canzoni rock, cantate da una gran voce e arrangiate con tante chitarre :). Penso però che non dovremmo essere noi a descriverne le qualità ma il nostro, come l'hai chiamato tu, potenziale ascoltatore. Comunque per rispondere, ti direi un po' una cosa che noto nella nostra musica. Siamo cinque persone di gusti mostruosamente diversi (e personalmente credo che sia un bene, ai fini della personalità, che un musicista non scriva brani troppo vicini a ciò che ascolta). Inoltre abbiamo avuto diverse formazioni negli anni e alla stesura dei brani hanno partecipato tante teste (e orecchie). Il risultato è un po' di eclettismo e tanta contaminazione tra diversi modi di fare rock, metal, che a loro volta si mischiano col punk, funk, pop. Ma mani e suoni sono sempre nostre e nostri, e su tutto la voce si adatta alla perfezione, dolce dove deve essere dolce, cattiva dove essere cattiva (e lei è tanto cattiva), bella dove deve essere bella e brutta dove essere brutta, sempre inteso come un modo di essere bella in quella circostanza.

Come nasce un vostro pezzo?

-La mamma del pezzo è sempre un riff, generalmente di chitarra, raramente di basso, che dà anche un po' l'idea di quale sarà l'andazzo del brano. A volte si tratta di un'idea magari più sviluppata in una strofa e un ritornello, magari anche con l'idea del groove che deve avere la batteria, altre volte è un riff puro e semplice. Poi lo suoniamo e lo risuoniamo, lo sviluppiamo, lo smontiamo e ricostruiamo finchè viene fuori lo 'scheletro' del brano. Passiamo a questo punto il testimone alla Charlotte che lo veste con testo e melodia . Dopo di che ne rifiniamo gli arrangiamenti smontandolo e rimontandolo da capo.. praticamente ci mettiamo una vita!!

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

-Varia a seconda di ognuno, specialmente penso per il punto di vista più strettamente tecnico, avendo tutti gusti un po' diversi. Io personalmente adoro Idol Of Myself, sia per il bit un po' funk, sia da un punto di vista più emozionale, proprio... mi pace.. Però alla fine dirne uno solo è limititativo, adoro anche Burnout per altre cose, B.A.D. Per altre ancora ecc.. E questo solo per quanto riguarda me! Forse Scary Cherry e Trip sono i pezzi che accomunano un po' tutti a livello di emozioni.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

-Anche per questo aspetto entra in gioco la diversità tra noi cinque. Io sento di essere stato influnzato moltissimo a livello di songwriting dagli Extreme, dai Mr. Big, dai Motley Crue, dai Led Zeppelin, dagli Aerosmith (parlando solo di bands, e sono solo alcune che mi vengono in mente). Qualcun altro può esserlo stato da Hardcore Superstar, o Backyard Babies, o Guano Apes, o Faith No More, o Nirvana, o Ramones.. ma è un elenco abbastanza inutile, primo perchè andrebbe fatto per cinque persone, secondo perchè, sia ben chiaro, parliamo solo di influenze (che magari non sono neanche sempre legate ai gusti): mai abbiamo pensato di scimmiottare o scopiazzare questo o quell'altro gruppo. Le influenze chiaramente si sentiranno (e ognuno è libero di sentire le influenze che più gli aggradano, magari gli farà anche piacere sentire qualcosa che suona tipo qualcosa che gli piace) perchè è impossibile “creare”, e in più “ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale”.

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

-Mah roba tipo vincere Sanremo, o ricevere una laurea ad honorem o comprare una megavilla con piscina e parcheggio di auto sportive!! Scherzi a parte Il disco è già uscito da un po' meno di un anno e lo vendiamo ai concerti, lo vendiamo sul web, lo vendiamo nei negozi o lo vendiamo ai semafori (giuro!!). Varie date promozionali del disco ci sono già state e ce ne saranno presto altre ancora. Inoltre molta promozione è fatta da recensioni su riviste, anche estere, dove brava gente come voi ci dà una grossa mano facendo leggere di noi. E in più dobbiamo ringraziare i ragazzi della nostra etichetta, Street Symphonies Records (www.streetsymphonies.com e www.myspace.com/streetsymphonies), che ci danno una grande aiuto a livello promozionale.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

-Purtroppo ancora no, anche se sarebbe molto bello mostrare la band all'azione sul palco con una buona qualità audio/video. Maybe one day.. per ora venite a vederci ai concerti!!! Saremo lieti di spaccarvi i timpani di persona nel miglior modo possibile.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

-Qui si potrebbe scrivere un libro.. La scena musicale della patria della pizza e degli spaghetti è abbastanza buona: anche se c'è una quantità disumana di merda in giro ci sono dei grandissimi artisti che alzano il livello. Il problema è nel mercato, non nella scena. Primo, la musica italiana è conosciuta a livello mondiale come la bella voce, che canta la canzone d'amore o i problemi di vita quotidiana del ragazzo medio, solitamente condita con un gradevole arrangiamento di piano, o come accade negli ultimi tempi, di orchestrazioni elettroniche. Secondo, si aggiunge il problema che chi gestisce il mercato tende a spingere di più un lavoro piccolo e destinato a vita breve ma intensa (un singolo), e a molti non gliene frega un cazzo di ascoltare un disco intero, che è il vero frutto del lavoro di chi si mette in gioco in prima linea. Infine c'è il problema della lingua. Noi italiani ancora non abbiamo capito che in tutto il mondo si capiscono perchè parlano l'inglese. Per cui per un gruppo rock, con chitarre distorte, per di più con testi in lingua inglese, è molto difficile farsi conoscere dalle masse. Per noi i grossi mezzi di spinta sono difficilmente accessibili, e dobbiamo con mille sforzi cercare di fare uscire il lavoro dall'Italia, spingendolo verso luoghi con una cultura musicale diversa. Sono stato abbastanza conciso?

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

-Negli ultimi anni ho un po'di allergia verso internet, anche se ne usufruisco molto per via della comodità che ti offre. Se ci sai navigare, crea un contatto diretto tra te che ti gestisci in prima persona e gli altri utenti di tutto il mondo, a cui puoi arrivare senza passare dai mezzi di comunicazione, radio o tv o telefoni o poste o viaggi o quello che vuoi. Quindi indubbiamente ci ha aiutato... anche se a volte qualcuno spara qualche minchiata o attacca gratuitamente, ma qui più che di internet il problema è della libertà da parte di ognuno di scrivere quello che gli pare sui propri spazi. Poi è chiaro che, potendo relazionarsi con chiunque, prima o poi si incontrano personaggi ambigui... ma non divaghiamo troppo. Tornando alla musica, trovo che siano tristi un paio di cose. La prima è concettuale: posso passare gli anni chiuso in casa a lavorare a un brano per renderlo il più figo possibile e fartelo sentire nella migliore versione, pur non essendo in grado magari di riprodurlo dal vivo, quindi quello che si ascolta penso che non sempre sia del tutto veritiero. La seconda è più reale: le numerose conversioni e compressioni che i file audio subiscono per essere trasferiti comportano una tale perdita di dati che ti distrugge letteralmente il lavoro. Non è giusto che mi faccia un culo smisurato per realizzare dei brani con dei suoni enormi e che poi debba proporli in versioni deperite e smorte quali sono i file mp3 (che tante volte vengono ulteriormente scarnificati dalle conversioni per l'ascolto in streaming).

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

-Non possiamo rispondere, magari si, magari no.. non dobbiamo essere noi musicisti a dire di avere più talento di quello che mostriamo esponendoci col nostro genere. Di sicuro ognuno di noi potrebbe esprimersi di più suonando altre cose, ma con la band cerchiamo di dare il massimo. Poi, se suoni con talento qualcosa che non ti si addice propriamente, non mostri di avere talento? Resta sempre il fatto che non dobbiamo essere noi a dirlo.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

-Non so, direi di no, però lascia spiegare: l'esperienza di condividere il palco con un grande artista è indubbiamente molto utile per un gruppo, gente con molti più anni di esperienza sulle spalle ha sicuramente qualcosa da insegnarti in un modo o in un altro! Ma ogni collaborazione con un gruppo grosso potrebbe essere figa per diverse ragioni, a seconda dei casi, quindi, direi nessuno in particolare!

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

-Certo! Ringraziamo di cuore innanzitutto chi ci segue, chi ci sostiene, chi ci è vicino e chi ci ha aiutato o ci aiuta nella nostra avventura. Per il resto consigliamo a chi segue di comprare i dischi dei gruppi emergenti, costano poco. La musica registrata su disco è qualitativamente più figa di quella scaricata in mp3, e il singolo contributo di ciascuno di voi è molto utile per noi gruppi, per permetterci di andare avanti, di scrivere e incidere sempre cose nuove e non deludervi mai. A chi suona invece direi: impegnatevi a scrivere, a suonare e registrare cose sempre migliori. Rilasciare musica figa, ben suonata e ben registrata contribuisce a mantenere alto il livello dei gruppi italiani e a far si che chi segue sia sempre stimolato a seguire.

Intervista a cura di Maurizio Mazzarella

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