Sono passati ben dodici anni da "Reborn In Steel", il disco che nel 1997 sancì l'esordio sul mercato discografico dei teutonici Sacred Steel, che oggi ritornano per la Massacre Records con questo nuovo "Carnage Victory", il settimo capitolo del proprio percorso artistico, a distanza di tre anni dal precedente "Hammer of Destruction". Chi si aspetta sorprese dai Sacred Steel farà bene a mettersi l'animo in pace, perché nonostante siano passati oltre dieci anni, tra il proprio esordio e questo ultimo lavoro in studio non esiste alcuna diffirenza stilistica. La musica dei Sacred Steel è rimasta saldamente ancorata ad un classico epic power d'annata, impostato sulla velocità dei Judas Priest, la maestosità dei Manowar e sulle linee melodiche dei migliori Mercyful Fate, tanto che la voce di Gerrit P. Mutz sembra in più frangenti quella del miglior King Diamond. Andando dritti al sodo, "Carnage Victory nel suo complesso risulta un gran bel disco, è ben prodotto ed è suonato in modo egregio, con l'ulteriore capacità di esaltare le discrete doti tecniche della band, nonostante i singoli componimenti risultino scontati e prevedibili, un aspetto che comunque non incide eccessivamente sulla buona riuscita di questo prodotto discografico. Le uniche note dolenti, se proprio vogliamo andare a trovare il pelo nell'uovo, sono tutte nella ripetitività delle canzoni e nelle partiture sommarie delle chitarre, da una band come i Sacred Steel infatti, è lecito attendersi qualche assolo in più ed invece a differenza di altre band, Jens Sonnenberg e compagni non vanno oltre i limiti, ma cercano di fare il giusto per uscir fuori con un disco energico e di buona qualità, senza alcuna volgia di stupire, solo con l'intento di scivere del buon metal. Ed in questo ultimo concetto, i Sacred Steel sono senza dubbio dei maestri, grazie ai propri pezzi dall'impatto immediato e semplici da assimilare. Se quindi amate alla follia questo genere, "Carnage Victory"soddisferà al massimo le vostre esigenze, viceversa se cercate musica capace di stupirvi, rivolgete le vostre attenzioni altrove.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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