Intervista agli statunitensti Incite, ci risponde il cantante della band Richie Cavalera, figliastro di Max Cavalera, leader dei Soulfly ed ex Sepultura:
Come descriveresti in termini musicali il vostro nuovo album? Vuoi introdurlo?
-Io lo descrivono come un colpo di pistola in faccia. L'album è molto intenso, forte e come immagine si adatta perfettamante al sound degli Incite. La musica è molto fresca e suona bene perché c'è un grande produttore alle spalle. Logan Mader ha veramente tirato fuori il suono che stavamo cercando. Io non posso mai fermarmi nell'ascoltarlo, mi piace molto da appassionato di musica. Io sono qui per uccidervi.
Quanto tempo è stato necesario per registrarlo?
-Sono serviti solo tredici giorni per completare la registrazione. Avevamo suonato queste canzoni costantemente negli ultimi due anni, in modo che quando è arrivato il momento di registrare eravamo già preparati. Lavorare con Logan è stato un processo molto semplice. Io lo conosco da oltre dieci anni e quando abbiamo intrapreso questo cammino, abbiamo percorso assieme la stessa strada di pari passo. Era il mio produttore preferito per registrare e penso che si può davvero sentire nell'atmosfera di questo CD.
Quale è l'origine di una vostra canzone? Come nasce una vostra canzone?
-Lavoriamo tutti molto bene insieme e tutti sentiamo dentro di noi la nostra musica. A noi tutti piace molto lo stile che facciamo. Così diventa divertente suonare e scrivere musica assieme. Quando si scrive facendo una jam, tutti in quel momento guardiamo Dis, il nostro chitarrista, e aspettiamo che sia lui ad uscire fuori con un riff che possa piacere a tutti noi. Tutto inizia con lui ed una volta che getta le basi, tutti assieme scriviamo le parti da aggiungere al riff. Io ho scritto tutti i testi di questo disco e l'ho fatto alla fine di ogni canzone. Mi piace essere in un ambiente rilassante, senza distrazioni, in modo che io possa prendere il massimo possesso del mio cervello. Abbiamo uno stile di scrittura molto regolare che rende tutto molto facile per noi. Per non parlare poi del fatto che sciviamo assieme da due anni ed in questo arco di tempo siamo cresciuti molto, quindi speriamo di raggiungere importanti traguardi con quello che abbiamo scritto.
Quali sono i temi trattati nel vostro nuovo album?
-Direi che fondamentalmente ci sono gli ultimi dieci anni della mia vita, ovvero quello che ho visto e quello che ho sentito intorno a me. "Awakening" tratta della battaglia affrontata da un mio caro amico per la tossicodipendenza. "Time For a Change" è su quello che ho dovuto imparare dalla vita nel diventare adulto con tutti i cambiamenti che questo comporta. C'è poi la politica con "Divided We Fail" e "Tyrannies End ", con otto anni di presidenza Bush, in un mondo incasinato dove non c'è certo penuria di argomenti da trattare. Questo album ha un sacco di messaggi positivi, ci sono in tutte le canzoni, anche in quelle che non sembrano averne. In questo modo la gente penso avrà un sacco di argomenti per rapportarsi a questo disco.
Quale è la traccia del vostro nuovo album alla quale ti senti più affezionato?
-"Time For A Change" è senza dubbio la mia canzone più profonda presente su questo disco ed quella che mi piace di più. La musica è pesante ed ha un ritmo elevato. E' il pezzo che esprime perfettamente quello che ho vissuto e descrive dove sto andando nella vita. Mi piace perché dopo aver superato molti ostacoli, ritengo che la mia vita sia arrivata ad un buon punto. Non vedo l'ora di suonare questa canzone ai vari festival, sarà brutale.
Quali sono le band che hanno influenzato il vostro sound maggiormente?
-Credo che inizialmente il thrash degli anni ottanta sia stata la mio più grande influenza. Gruppi come Morbid Angel, Obituary, Exodus e Slayer. Anche un sacco di band moderne come Faith No More, Deftones. Nuove band come Job For A Cowboy, Suicide Silence. Il mio amore è per tutta la musica che mi ha coinvolto da quando sono nato. Band come Sadus, Flotsam & Jetsam, S.O.D. sarebbero rimaste a casa mia per giorni e giorni, mi sentivo una pazzo quando mi svegliavo e vedevo tutte queste band che restavano a dormire a casa mia o lì appese fuori.
Quali sono le aspettative attorno al vostro nuovo album?
-Mi auguro che la gente semplicemente possa acquisre familiarità con gli Incite, siamo un gruppo giovane con un futuro brillante. Credo che questo album sia fresco e non è come tutto il resto che c'è in giro, abbiamo messo un sacco di lavoro nel fare questo disco e penso che si senta in ogni canzone. Anche per costruire una base di fan che possa sempre seguirci ed è importante guadagnarsi la fedeltà dei fan del metal a livello mondiale.
Cosa ne pensi del music business? Come lo giudichi?
-L'unica cosa che vorrei vedere che accada, è che tutte le band di metal si possano unire e non si odino per il proprio ego. Dobbiamo essere tutti uniti, è per questo che rap ed hip hop ottengono grandi consensi, perché sono impegnati nel collaborare l'un l'altro anche nella promozione e sono continuamente in lotta per la loro musica, ritenendola la migliore, la più pesante o cose del genere. Tutti si focalizzano sulla loro musica e non s'impegnano a rendere il metal come il genere più grande in assoluto. Credo il metal abbia un grande futuro, ma c'è bisogno di smetterla di fottere le nuove band ed iniziare quindi ad aiutare ke nuove band.
Quali sono le principali difficoltà per una band come la vostra?
-Bene, senza dubbio quella di avere l'etichetta che questa è la band del figlio di Max Cavalera. Io non posso scegliere quella che è la mia provenienza, ma posso decidere cosa cercare di ottenere e se sono arrivato fin qui è stato per merito mio. Non mi è mai stato regalato nulla e per me la realtà è stata più dura. Non faccio tutto questo perché questo è il mio cognome, io avevo dieci anni quando Max è entrato nella mia vita e fin da quel momento io ero già stato dentro una band di metal, erano gli Atrophy Violent, quindi è stato naturale capire per cosa sono nato e cosa sarà quello che farò, non importa cosa dica la gente della mia vita. Io amo la musica e per me la musica fa parte della mia vita.
C'è qualche musicista con il quale desideri collaborare un giorno?
-Certo, voglio avere il cantante dei Job Fo A Cowboy sul prossimo album. Siamo entrambi in due band heavy dell'Arizona e penso che potremmo fare del metal malato. Io spero di farlo e come ho detto prima, penso che il metal abbia bisogno di queste cose, perché contribuiscono ad estendere la scena.
Quali sono i programmi futuri per la band? Come volete promuovere il vostro nuovo album?
-Saremo in tour per i prossimi due anni, quindi ci sarà un sacco di divertimento e di lavoro allo stesso tempo e sono davvero impaziente per quanto avverrà. Abbiamo fatto un sacco di concerti nel corso degli ultimi due anni per mantenere vivo il nome della band a contatto con la gente, così ci siamo costruiti una base da non poco. Ci siamo ampliati con la creazione dell'Incite Street Team, nonché con la creazione del nostro sito web, di un nostro Myspace, di una pagine su Facebook e via discorrendo. Facciamo il massimo per la nostra band e per la musica.
Sarà pubblicato un live CD o un DVD?
-Speriamo di fare entrambe le cose, penso che un nostro live show sia la parte migliore degli Incite e quando suoniamo lo facciamo con amore. La gente ha bisogno di vedere tutto questo per poter veramente comprendere quanta energia mettono sul palco quattro ragazzi che amano davvero tutto questo.
Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?
Il nuovo disco degli Incite "The Slaughter" è da questo momento nei negozi. Speriamo di vedervi ai nostri concerti nel 2010. Grazie per il sostegno.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
Come descriveresti in termini musicali il vostro nuovo album? Vuoi introdurlo?
-Io lo descrivono come un colpo di pistola in faccia. L'album è molto intenso, forte e come immagine si adatta perfettamante al sound degli Incite. La musica è molto fresca e suona bene perché c'è un grande produttore alle spalle. Logan Mader ha veramente tirato fuori il suono che stavamo cercando. Io non posso mai fermarmi nell'ascoltarlo, mi piace molto da appassionato di musica. Io sono qui per uccidervi.
Quanto tempo è stato necesario per registrarlo?
-Sono serviti solo tredici giorni per completare la registrazione. Avevamo suonato queste canzoni costantemente negli ultimi due anni, in modo che quando è arrivato il momento di registrare eravamo già preparati. Lavorare con Logan è stato un processo molto semplice. Io lo conosco da oltre dieci anni e quando abbiamo intrapreso questo cammino, abbiamo percorso assieme la stessa strada di pari passo. Era il mio produttore preferito per registrare e penso che si può davvero sentire nell'atmosfera di questo CD.
Quale è l'origine di una vostra canzone? Come nasce una vostra canzone?
-Lavoriamo tutti molto bene insieme e tutti sentiamo dentro di noi la nostra musica. A noi tutti piace molto lo stile che facciamo. Così diventa divertente suonare e scrivere musica assieme. Quando si scrive facendo una jam, tutti in quel momento guardiamo Dis, il nostro chitarrista, e aspettiamo che sia lui ad uscire fuori con un riff che possa piacere a tutti noi. Tutto inizia con lui ed una volta che getta le basi, tutti assieme scriviamo le parti da aggiungere al riff. Io ho scritto tutti i testi di questo disco e l'ho fatto alla fine di ogni canzone. Mi piace essere in un ambiente rilassante, senza distrazioni, in modo che io possa prendere il massimo possesso del mio cervello. Abbiamo uno stile di scrittura molto regolare che rende tutto molto facile per noi. Per non parlare poi del fatto che sciviamo assieme da due anni ed in questo arco di tempo siamo cresciuti molto, quindi speriamo di raggiungere importanti traguardi con quello che abbiamo scritto.
Quali sono i temi trattati nel vostro nuovo album?
-Direi che fondamentalmente ci sono gli ultimi dieci anni della mia vita, ovvero quello che ho visto e quello che ho sentito intorno a me. "Awakening" tratta della battaglia affrontata da un mio caro amico per la tossicodipendenza. "Time For a Change" è su quello che ho dovuto imparare dalla vita nel diventare adulto con tutti i cambiamenti che questo comporta. C'è poi la politica con "Divided We Fail" e "Tyrannies End ", con otto anni di presidenza Bush, in un mondo incasinato dove non c'è certo penuria di argomenti da trattare. Questo album ha un sacco di messaggi positivi, ci sono in tutte le canzoni, anche in quelle che non sembrano averne. In questo modo la gente penso avrà un sacco di argomenti per rapportarsi a questo disco.
Quale è la traccia del vostro nuovo album alla quale ti senti più affezionato?
-"Time For A Change" è senza dubbio la mia canzone più profonda presente su questo disco ed quella che mi piace di più. La musica è pesante ed ha un ritmo elevato. E' il pezzo che esprime perfettamente quello che ho vissuto e descrive dove sto andando nella vita. Mi piace perché dopo aver superato molti ostacoli, ritengo che la mia vita sia arrivata ad un buon punto. Non vedo l'ora di suonare questa canzone ai vari festival, sarà brutale.
Quali sono le band che hanno influenzato il vostro sound maggiormente?
-Credo che inizialmente il thrash degli anni ottanta sia stata la mio più grande influenza. Gruppi come Morbid Angel, Obituary, Exodus e Slayer. Anche un sacco di band moderne come Faith No More, Deftones. Nuove band come Job For A Cowboy, Suicide Silence. Il mio amore è per tutta la musica che mi ha coinvolto da quando sono nato. Band come Sadus, Flotsam & Jetsam, S.O.D. sarebbero rimaste a casa mia per giorni e giorni, mi sentivo una pazzo quando mi svegliavo e vedevo tutte queste band che restavano a dormire a casa mia o lì appese fuori.
Quali sono le aspettative attorno al vostro nuovo album?
-Mi auguro che la gente semplicemente possa acquisre familiarità con gli Incite, siamo un gruppo giovane con un futuro brillante. Credo che questo album sia fresco e non è come tutto il resto che c'è in giro, abbiamo messo un sacco di lavoro nel fare questo disco e penso che si senta in ogni canzone. Anche per costruire una base di fan che possa sempre seguirci ed è importante guadagnarsi la fedeltà dei fan del metal a livello mondiale.
Cosa ne pensi del music business? Come lo giudichi?
-L'unica cosa che vorrei vedere che accada, è che tutte le band di metal si possano unire e non si odino per il proprio ego. Dobbiamo essere tutti uniti, è per questo che rap ed hip hop ottengono grandi consensi, perché sono impegnati nel collaborare l'un l'altro anche nella promozione e sono continuamente in lotta per la loro musica, ritenendola la migliore, la più pesante o cose del genere. Tutti si focalizzano sulla loro musica e non s'impegnano a rendere il metal come il genere più grande in assoluto. Credo il metal abbia un grande futuro, ma c'è bisogno di smetterla di fottere le nuove band ed iniziare quindi ad aiutare ke nuove band.
Quali sono le principali difficoltà per una band come la vostra?
-Bene, senza dubbio quella di avere l'etichetta che questa è la band del figlio di Max Cavalera. Io non posso scegliere quella che è la mia provenienza, ma posso decidere cosa cercare di ottenere e se sono arrivato fin qui è stato per merito mio. Non mi è mai stato regalato nulla e per me la realtà è stata più dura. Non faccio tutto questo perché questo è il mio cognome, io avevo dieci anni quando Max è entrato nella mia vita e fin da quel momento io ero già stato dentro una band di metal, erano gli Atrophy Violent, quindi è stato naturale capire per cosa sono nato e cosa sarà quello che farò, non importa cosa dica la gente della mia vita. Io amo la musica e per me la musica fa parte della mia vita.
C'è qualche musicista con il quale desideri collaborare un giorno?
-Certo, voglio avere il cantante dei Job Fo A Cowboy sul prossimo album. Siamo entrambi in due band heavy dell'Arizona e penso che potremmo fare del metal malato. Io spero di farlo e come ho detto prima, penso che il metal abbia bisogno di queste cose, perché contribuiscono ad estendere la scena.
Quali sono i programmi futuri per la band? Come volete promuovere il vostro nuovo album?
-Saremo in tour per i prossimi due anni, quindi ci sarà un sacco di divertimento e di lavoro allo stesso tempo e sono davvero impaziente per quanto avverrà. Abbiamo fatto un sacco di concerti nel corso degli ultimi due anni per mantenere vivo il nome della band a contatto con la gente, così ci siamo costruiti una base da non poco. Ci siamo ampliati con la creazione dell'Incite Street Team, nonché con la creazione del nostro sito web, di un nostro Myspace, di una pagine su Facebook e via discorrendo. Facciamo il massimo per la nostra band e per la musica.
Sarà pubblicato un live CD o un DVD?
-Speriamo di fare entrambe le cose, penso che un nostro live show sia la parte migliore degli Incite e quando suoniamo lo facciamo con amore. La gente ha bisogno di vedere tutto questo per poter veramente comprendere quanta energia mettono sul palco quattro ragazzi che amano davvero tutto questo.
Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?
Il nuovo disco degli Incite "The Slaughter" è da questo momento nei negozi. Speriamo di vedervi ai nostri concerti nel 2010. Grazie per il sostegno.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
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