Ansa News

venerdì 9 ottobre 2009

MINISTRY - The Last Dubber


I Ministry nel proprio settore sono o sono stati senza alcuna ombra di dubbio dei maestri e molte band che hanno riscosso in passato e riscuotono anche atttualmente successo, devono molto a questa formazione americana. Tuttavia questo non cancella il fatto che anche i Ministry stessi (o chi per loro visto il recente abbandono dalle scene) devono darsi una regolata, perché mettere sul mercato un prodotto senza senso, è realmente un modo per battere il ferro finché è caldo e quindi intasare ulteriormente un mercato discografico che di queste uscite onestamente non ne ha affatto bisogno. "The Last Dubber" non è come facilmente intuibile un nuovo album d'inediti targato Ministry, bensì è il remix di "The Last Supper", disco uscito nel 2007. Ora, comprendere il motivo di questa pubblicazione risulta veramente molto difficile, specialmente perché giunge dopo la pubblicazione di "Cover Up" del 2008, ovvero un album di cover e del live "Adios …Puta Madres" dato alle stampe recentemente. Parlando di questo The Last Dubber, la produzione è buona, il suono è pulito, ma il disco onestamente è quanto di più noioso ci possa essere in giro sul mercato discografico. Non è dinamico, non scorre fluido, manca di coinvolgimento ed è il solito polpettone indigeribile. Francamente, c'è poco o altro d'aggiungere. Anzi qualcosa c'è. E' bene che i Ministry (o meglio quello che è rimasto della band) si concentrino più sulla musica e sull'arte del comporre invece che focalizzarsi costantemente su temi politici infarciti di parole scurrili ed offensive. La musica è sempre musica è vero, ma c'è un limite a tutto ed è necessartio rispettare coloro che alla fine la musica la comprano e l'ascoltano. Diciamo a questo punto che in genere e non nel caso specifico è meglio un sano e ricco "best of" rispetto a questi remix che lasciano il tempo che trovano e che servono solo a raccogliere polvere sugli scaffali dei negozi di dischi.

Voto: 4/10

Maurizio Mazzarella

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