Grandissimo disco per i teutonici Brainstorm, che con questo nuovo "Memorial Roots", giungono all'ottavo capitolo del proprio percorso artistico, facendo ritorno sul mercato discografico ad un anno di disanza dal precedente "Downburst". Siamo nel campo del power metal ed i Brainstorm confermano la propria abilità nell'evolversi mantenendo intatta la propria coerenza, mostrando grande personalità e preparazione tecnica. Il disco è ben prodotto e scorre in modo fluido, facendosi apprezzare dalla prima all'ultima nota. Passando ad analizzare l'album in maniera più dettagliata, la partenza di "Memorial Roots" è affidata a "Forsake What I Believed", una piccola perla musicale dai sei minuti circa di durata, che parte con un'atmosfera introspettiva, per poi sterzare verso uno stile possente e maestoso, districandosi tra sonorità avvolgenti quanto vellutate allo stesso tempo e chitarre graffianti e taglienti, con una strizzata d'occhio ai migliori Savatage, "Shiver" a seguire, è un pezzo più immediato, dalla presa facile, ma comunque dotato di grande aggressività, supportato da una pregevole cura delle linee vocali, oltre che da una struttura ben oleata, "The Conjuction of 7 Planets" ha il sapore dei migliori Iron Maiden, si sviluppa lentamente e giova di una straordinaria intensità, fondendo in modo impeccabile spessore tecnico ed ispirazione, "Cross the Line" invece, vede i Brainstorm calcare pesantemente sull'acceleratore, estremizzando al massimo il proprio stile. "Nailed Down Dreams" mostra la dimensione più poetica e seducente della musica della formazione tedesca, che conferma le proprie pregevoli qualità compositive, "Blood Still Stains" si assesta su ritmi incisivi e pungenti, districanodsi tra partiture ruvide e robuste, "Ahimsa" rispolvera uno stile più tradizionale, ma sempre di grande effetto, mentre "The Final Stages of Decay" spiazza per la sua capacità di spaziare da atmosfere dalla forte emozionalità a momenti più grintosi ed energici. Nella parte finale dei disco, "Victim" è un'autentica dichiarazione di guerra, risultando un pezzo compatto avvolto da un muro sonoro granitico, "When No One Cares" mostra il lato più versatile della musica dei Brainstrom, rimarcando la eccellente cura degli arrangiamenti e la conclusiva "Would You" infine, racchiude l'essenza della band, riassumendo le peculirità di un disco di notevole qualità, il cui acquisto è assolutamente consigliato ai fruitori di queste sonorità.
Voto: 9/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 9/10
Maurizio Mazzarella
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