Ansa News

lunedì 28 settembre 2009

FIVE FINGER DEATH PUNCH - War Is The Answer


Attivi dal 2005 e provenienti dagli Stati Uniti d'America, per i Five Finger Death Punch questo nuovo "War Is The Answer" rappesenta il secondo lavoro in studio del proprio percorso artistico, che vede la band tornare sul mercato discografico a due anni di distanza dal precedente "The Way of the Fist". Diciamolo subito, "War Is The Answer" è un gran bel disco, ben prodotto e ben suonato, capace di scorrere in modo fluido e disinvolto, lasciandosi apprezzare dalla prima all'ultima nota, spaziando tra momenti rabbiosi e particolarmente duri e tra astmosfere seducenti quanto intense allo stesso tempo. Passando ad analizzare l'album in modo più dettagliato, la partenza è affidata a "Dying Breed", un brano compatto e dall'imptto molto forte, avvolto in un muro sonoro impenetrabile che si fonde con momenti più accattivanti e penetranti, "Hard To See" a seguire, è un pezzo che parte in modo armonico, puntanto su una melodia intensa ed ipnotizzante e sonorità più "alternative", dalla facile presa e di semplice assimilazione, "Bulletproof" punta su chitarre granitiche prive di eccessivi virtuosismi e su una sezione ritmica martellante quanto massacrante allo stesso tempo, "No One Gets Left Behind" spazia su momenti dall'incredibile spessore artistico, maestosi e possenti, "Crossing Over" invece, è in assoluto il capitolo più ispirato del disco, dove la band mette in luce anche la propria componente emozionale. Nel proseguo dell'album, "Burn It Down" vede i Five Finger Death Punch estremizzare al massimo il proprio stile, facendolo diventare più aggressivo ed energico, differentemente "Far From Home" seduce con la sua orecchiabilità, in un componimento dove Ivan "Ghost" Moody conferma le proprie qualità canore, "Falling In Hate" rimarca la voglia della band di puntare su un sound più attuale ed all'avanguardia, mentre "My Own Hell" piace per la fusione perfetta tra suoni più ruvidi e robusti e sonorità più morbide. Nella parte finale del disco, "Walk Away" conferma l'ottima qualità delle chitarre, abili a destreggiarsi su modulazione diverse, sempre efficaci e di grande effetto, "Canto 34" parte in modo armonico, risultando forse l'episodio di maggiore qualità da un punto di vista prevalentemente tecnico, "Bad Company" rimarca ancora una volta la buona creatività della band, evidenziando anche una cura degli arrangiamenti minuziosa e la conclusiva "War Is The Answer" infine, racchiude l'essenza della band, riassumendo nel complesso le peculiarità di un disco pregevole, altamente consigliato ai fruituri di musica innovativa e grande valore.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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