Ansa News

martedì 29 settembre 2009

THE DEAD LAY WAITING - We Rise


Vengono dall'Inghilterra questi giovanissimi The Dead Lay Waiting, attivi da circa un paio d'anni, che con questo nuovo "We Rise", edito per la Rising Records, giungono al proprio debutto sul mercato discografico. La band, affonda le proprie radici nel death metal e nel metal core, anche se spaziano su sfumature diverse, come Soulfly o Napalm Death, Opeth, As I Lay Dying, Dimmu Borgir e perché no, anche qualche lievissima traccia dei Nightwish, cosa che rende il sound dei The Dead Lay Waiting più variopinto ed interessante. Nel complesso questo "We Rise" è un buon disco, è ben prodotto e mostra anche le discrete doti tecniche della band, nonostante musicalmente non scopra nulla di nuovo. E' vero, da un punto di vista musicale di dischi come questi ce ne sono un numero infinito, ma non sempre di qualità. Bene, "We Rise" di qualità ne ha molta e soprattutto suona come un disco fluido e spontaneo, dote che consente di far apprezzare maggiormente la musica di questi cinque ragazzi inglesi. Si parte quindi dalla compattezza di Axiety, seguita dai ritmi armonici di 50S, attraversando l'intensità spiazzante di I’ll Hunt You Down, fino ad arrivare al muro sonoro di "You Look Better When You’re Dead" che rende il pezzo impenetrabile. Tra la rapidità d'esecuzione di What We’ve Done, la pesantezza di Set Me Free ed i pregevoli arrangiamenti della title-track, ecco poi arrivare a Just In Time, in assoluto il momento più estremo dell'album. Con We Stand As One si passa ad un dinamismo complicato, con The Lasta Stand si recupera un sound più datato, differentemente I Will Return seduce con sonorità più attuali. Show Tour Worth per concludere, mette la parola fine su in disco di buona qualità complessiva.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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