Ansa News

mercoledì 16 settembre 2009

EXENCE - Hystrionic


Grande, grandissimo disco. Gli Exence sono una band di grande talento e qualità e la dimostrazione matematica di questo concetto è tutta racchiusa in questo splendido lavoro in studio dal titolo "Hystrionic". Andiamo dritti al sodo, se avete amato i Death alla follia, apprezzerete sicuramante la musica degli Exence, grazie alla propria tecnica sopraffina, ma soporattutto grazie ad una capacità di guardare al futuro con sonorità all'avanguardia, senza mai uscire fuori binario, ma con gande equilibrio. In mezzo c'è una tecnica sopraffina e capacità compositive fuori dal comune, in un disco mai scontatto e banale, ma sempre capace di stupirti con momenti spiazzanti ed ipnotizzanti allo stesso tempo. Ottima la produzione, eccellente la qualità dei brani presenti nel disco. "Hystrionc" a cospetto delle proprie partiture dai connotati progressivi, è un disco dalla presa facile, che si assimila in modo immediato e questo rende onore alla qualità dei musicisti coinvolti, in particolare, allo spessore artistico del chitarrista Federico Puleri. Passando all'album nel dettaglio, la partenza è affidata a "We Will Never", song particolarmente dinamica incentrata su partiture fluide e coinvolgenti che si fondono con trame energiche e brutali, "In Eternal Dynamics" è un brano compatto dall'impatto molto forte a dai connotati complessi, "Shaman" si assesta su ritmi essenzialmente armonici, ma sempre incisivi e pungenti, con a corredo una massiccia dose di malvagità, mentre "When Words Are Loose" pone in luce il lato più estremo della band grazia al pregevole contributo di una sezione ritmica massiccia e robusta. Con "Fix From The Ground" si passa sonorità più versatili e ad uno stile variegato, "In Loving Memory" seduce grazie alla propria intensità ed alla palpabile componente emozionale, mentre "Primal Mystic Substance" conferma l'incredibile spessore tecnico dei musicisti coinvolti. Nella parte finale del disco, "Dream Of Wisdom" giova di una struttura impeccabile, concetto rinforzato in "Symbolic Act", supportato da un arrangiamento curato in modo minuzioso, la conclusiva "Overhate Threshold" infine, sintetizza le peculiarità di un disco assolutamente eccellente.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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