Ansa News

domenica 28 giugno 2009

TRICK OR TREAT - Tin Soldiers


Attivi da circa sette anni e provenienti dalla nostra bella Italia, più precisamante dalla città di Modena in Emilia Romagna, i Trick Or Treat giungono con questo nuovo “Tin Soldiers” al secondo lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a quattro anni di distanza dall’ottimo disco di debutto “Evil Needs Candy Too”. La formazione attuale di questa band italica vede Alessandro Conti alla voce, Guido Benedetti e Luca Cabri alle chitarre, Leone Villani Conte al basso e Mirko Virdis alla batteria. Musicalmente, i Trick Or Treat suonano un purissimo power metal, fortemente ispirato agli Hellowen dei due Keeper, quelli con ancora Kay Hansen all’ascia e Micheal Kiske alla voce per essere più chiari e precisi. Andando dritti al sodo, senza giri tortuosi di parole, “Tin Soldiers” è un album assolutamente straordinario, prodotto egregiamente e suonato in modo assolutamente impeccabile, valorizzando al massimo quelle che sono le doti tecniche e compositive della band, in particolare del cantante Alessandro Conti in uno stato di grazia assoluto. Chi si aspetta esclusivamente canzoni clonate dagli Helloween, si sbaglia di grosso perché in “Tin Soldiers” i Trick Or Treat mostrano una personalità dai connotati sorprendenti, confermando di essere notevolmente maturati rispetto al disco d’esordio che già aveva ampiamente messo in mostra le egregie qualità della band. Passando al disco nel particolare, si parte con “A Night in the Toyshop”, un intro colmo di suspance che sin dai primi tocchi di chitarra lascia intuire la genialità della band, “Paper Dragon” a seguire, è un pezzo di grande impatto che rimarca le peculiarità della musica firmata dai Trick Or Treat, in un esercizio di pura tecnica e di strabiliante rapidità, “Take Your Chance” si adagia su ritmi incisivi e pungenti risaltando in modo palpabile l’ottimo lavoro delle chitarre, in“Freedom” invece, si punta principalmente sull’intensità e sulla potenza in una canzone dove viene esaltata la robustezza della batteria. “Hello Moon” è uno dei momenti più ispirati del disco che si adagia tra atmosfere profonde e partiture avvolgenti, con “Elevator To The Sky” si sterza verso toni più ruvidi ed incisivi, stesso dicasi “Loser Song”, pezzo che giova di un sound all’avanguardia, mentre in “Tears Against Your Smile”, la poesia si tramuta in musica estatica arricchita da raffinate chitarre acustiche. Nella parte finale del disco, “Final Destination” mostra il lato più versatile della band che in “Tin Soldiers Part I” evidenzia una cura maniacale degli arrangiamenti, riscontrabile ampiamente anche nella conclusiva “Tin Soldiers Part II”, pezzo che racchiude l’essenza della band e che riassume le peculiarità di un disco il cui acquisto è assolutamente obbligato per chi ama questo genere.

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella

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