Ansa News

lunedì 12 settembre 2011

THE LIVING FIELDS – Running Out The Daylight


Secondo album per i The Living Fields, il quale esce sotto il patrocinio della Candlelight Records. Un notevole passo in avanti per la band di Chicago visto l’autonoma produzione realizzata con il primo album omonimo. I The Living Fields registrano un lavoro doom metal con forti influenze heavy-power metal, epic-pagan metal, dark metal e il progressive, ma in una forma più blanda, e altro ancora. “Running Out the Daylight” è di conseguenza un lavoro difficile da descrivere, proprio a causa del sound variopinto il quale lo si assimila con facilità in particolari stati d’animo, ma in mancanza di questi non resta che ripetere l’ascolto più volte per farlo proprio. “Running Out the Daylight” è sostanzialmente un album che gioca continuamente sulle atmosfere, gli stati di umore, i sentimenti e l’emotività. Il tutto è sorretto dalla notevole durata dei brani, la quale condiziona non poco la fruibilità dell’album. Tutto l’insieme però manca di appeal e incisività, anche se i The Living Fields hanno lavorato tanto a questa seconda prova, usufruendo anche di strumenti alternativi a quelli di base come il violino e il pianoforte; soluzioni che arricchiscono il sound, come nell’articolata e tanto dilatata title track, oltre ai contributi folk e acustici come in “Remnant”, nella parzialmente acustica Bitterness”, la quale nel finale tende a ricordare alcune linee melodiche, soprattutto nel cantato, dei Blind Guardian, o in “When the Walls Go Up”, una canzone dalla durata considerevolmente inferiore rispetto alle altre. Le tante sfumature dell’album offrono motivi di interesse, ma alla fine dell’ascolto si ha l’impressione che i tanti tasselli che lo compongono non riescano ad incasellarsi del tutto, dando così l’impressione che a “Running Out the Daylight” manchi di una coerenza compiuta.

Voto: 6,5/10

Halb9000

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