Ansa News

mercoledì 22 giugno 2011

PAIN - You Only Live Twice


Per quei due o tre che non lo sapessero, i Pain sono il progetto parallelo del notissimo Peter Tägtgren, leader degli altrettanto noti Hypocrisy. Dopo tanto perseverare, ecco arrivare il settimo sigillo per l'artista scandinavo, con questo pregevolissimo "You Only Live Twice", che giunge a distanza di tre anni dal precedente "Cynic Paradise". Andiamo al sodo e vi dico subito che nel complesso, almeno a livello di contenuti, anche "You Only Live Twice" non si discosta molto dai suoi predecessori. Scordatevi i migliori momenti targati Hypocrisy, le differenze sono tante, molte e nette, anche se la mano si nota davvero tanto che è la stessa. Il disco è molto buono, c'è la giusta dose di rabbia ed aggressività, ma c'è anche molta vaglia di provare a creare qualcosa di innovativo, moderno ed originale, capace di discostarsi in modo non del tutto netto da quello che è il mondo complessivo del metal. Diciamo che i fondamentali del death ci sono tutti, ma ci sono anche i fondamentali dell'industrial e di quello che è il mondo del modern metal. Ecco che quindi ne viene fuori un disco innovativo, ma anche tecnologico ed elettronico, che però, badate bene a questo passaggio, non risulta commerciale e del tutto orecchiabile, salvo ovviamente qualche episodio trainante, dove le tastiere ed i suoni sintetici risultano altamente determinanti. Ci sono degli arrangiamenti molto complessi ed è in questo aspetto che ne viene fuori lo spessore tecnico e compositivo del leader e creatore di questo progetto. Diciamo anche che la produzione è davvero perfetta e non potrebbe essere altrimenti, perché il suono è davvero molto moderno, attuale, innovativo, concetti che ripetiamo ancora ed in più risulta di prospettiva, come se i Pain avessero la forza e la capacità di prevedere il futuro. Dal mio punto di vista il migliore episodio targato Pain.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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