I Pagan's Mind vengono dalla Norvegia e sono attivi da oltre dieci anni. Questo nuovissimo "Heavenly Ecstasy" edito per la teutonica SPV è il loro ultimo e quarto lavoro in studio e giunge a distanza di quattro anni dal precedente "God's Equation". Musicalmente non c'è possibilità di errore, la band norvegese suona un elegente e raffinato progressive metal, facendo molta leva sulle proprie qualità tecniche e su un sound che paga dazio come facilmente intuibile al classico stile scandinavo. Ne viene fuori un mix assolutamente succulento e gustoso. Il punto fermo dei Pagan's Mind restano i Dream Theater, c'è infatti molto del mitico "Images And Words" in "Heavenly Ecstasy", ma in più in diversi frangenti si odono echi di gruppi come Stratovarius e Nocturnal Rites, che fanno elevare e non poco il fattore coinvolgimento. Soprattutto il suono delle chitarre di Jørn Lofstad (ex Jorn) sono un mix tra Petrucci e Tolkki, ma anche le tastiere di Ronny Tegner non si discostano molto da quelle di Jens Johansson e questo la dice lunga sullo stile complessivo dei Pagan's Mind. Come intensità ed appeal c'è invece molto dei Last Tribe, soprattutto nei momenti più ispirati. Il disco, lo diciamo subito, è davvero molto bello e soddisfa da ogni punto di vista. I Pagan's Mind si dimostrano una band molto dotata da un punto di vista tecnico e questo fa elevare all'ennesima potenza lo spessore aristico e la qualità compositiva del gruppo e del disco stesso. I brani sono verstili, hanno un impatto molto forte e si dimostrano di facile presa nonostante una massiccia complessità di fondo, proprio perché l'ispirazione e la poesia sono al centro di tutto. La forza della band, dotata di una forte personalità oltre che di una identità molto precisa, è infatti proprio quella di ipnotizzare ed incantare con la propria musica. Ottima anche la produzione, curata in modo davvero maniacale. Gran bel disco.
Voto: 8,5/10
Maurizio Mazzarella
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