Ansa News

mercoledì 25 maggio 2011

MY DYING BRIDE - Evinta


Sarò estremamente onesto. Ritengo che questa volts i My Dying Bride abbiano davvero uperato se stessi. Forse il loro capolavoro di sempre "The Angel and the Dark River" non è stato eguagliato, ma se ascoltiamo in toto questo pregevolissimo "Evinta", direi che la band inglese questa volta ci è andata davvero molto vicina. In circa ventuno anni di attività, "Evinta", edito per la sempre presente Peaceville, rappresenta il loro undicesimo album in studio, che giunge sul mercato discografico a distanza di due album dal precedente lavoro "For Lies I Sire". Da un punto di vista strettamente musicale, i My Dying Bride non si sono spostati neanche di un millimetro da quello che è il loro classico sound realizzato negli ultimi tempi. Il loro classico doom/gothic/dark metal è sempre presente, con la sola differenza che in questo "Evinta", il loro stile è stato reso più nobile e mastodonico, come una splendida opera metal, come se questo disco fosse stato scritto per una splendida opera teatrale. Non ha caso ci troviamo di fronte ad un disco immenso, formato da tre cd tutti pieni zeppi di musica, suddivisi in quattordici canzoni complessive che a volte prese singolarmente, superano i dieci minuti di durata. A chi non conosce bene i My Dying Bride, il disco potrebbe anche sembrare pesante e poco digeribile, per questo bisogna avvicinarsi a questo lavoro consci di quello che si andrà d ascoltare. "Evinta" è un disco bellissimo, ma complesso, poco facile da comprendere nell'immediato, per via delle proprie canzoni morbide e lente, dove il doom è una componente fondamentale nel disco, ma anche le melodie, spesso trasdotte tra il romantico ed il funereo, giocano un ruolo assolutamente determinante. Possiamo anche scrivre fiumi di parole, ma "Evinta" è un disco che va ascoltato in toto prima di essere compreso fino in fondo. A me di questo gruppo, è sempre piaciuta la coerenza, ovvero il fatto di non essersi mai venduti a suoni ultra moderni come hanno fatto altri colleghi dello stesso settore e questi, "Evinta" nel particolare, sono anche i risultati. Badate bene, non emerge nel disco il fattore tecnico, ma quello compositivo, che la dice lunga sullo spessore artistico dei My Dying Bride. Buona anche la produzione. Se amate questo genere e questa band, fatelo vostro, è un capolavoro.

Voto: 9/10

Maurizio Mazzarella

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