Ansa News

mercoledì 25 maggio 2011

AMORPHIS - Intervista alla Band


Intervista ai finlandesi Amorphis in occasione della loro ultima fatica discografica "The Beginning of Times". Ci risponde il bassista della band Niclas Etelävuori. Ringraziamo di vero cuore Pam della Kizmaiz:

Come descriveresti in termini musicali il vostro nuovo album? Vuoi introdurlo?

-E' composto da dodici nuovi brani molto melodici e contemporaneamente molto heavy. Anche se ha parti molto lunari e malinconiche. Penso che sia un album esaltante con un groove assassino. Sarà interessante suonare le canzoni di questo disco dal vivo e vedere la reazione dei fans.

Quanto tempo è servito per registrarlo?

-L'abbiamo registrato in diverse parti. In primo luogo abbiamo registrato la batteria, il basso e la chitarra nel mese di ottobre per nove giorni. Poi ci siamo presi una pausa, siamo andati in Russia e nel resto d'Europa e abbiamo fatto il tour per Magic & Mayhem in Finlandia. Nel mese di gennaio abbiamo continuato a registrare la voce, Tomi Joutsen ha preso il posto di Marco Hietalas. Nel frattempo Santeri stava registrando le tastiere qui ad Helsinki. Poi c'è stata una breve pausa di nuovo e poi abbiamo fatto il mix con Mikko Karlmila. Abbiamo avuto alcuni problemi con i master negli ultimi due album quindi abbiamo voluto fare in modo che non succedesse più qualcosa di simile. Ci sono volute poi altre due settimane, abbiamo studiamo altre soluzioni ed alla fine abbiamo utilizzato quello fatto da Svante Forsbäck a Chartmakers.

Qual è l'origine di una vostra canzone? Come create una canzone?

-Abbiamo tutti le nostre cose registrate in un portatile, per cui ognuno di solito scrive sempre qualcosa nel corso degli anni. A un certo punto quando decidiamo di registrare cominciamo a provare la roba che ognuno di noi sta creando, di solito abbiamo forse materiale per quasi due album all'inizio. Nel corso del tempo solo i pezzi più forti sopravvivono.

Quali sono gli argomenti affrontati nel nuovo album?

-Si tratta della creazione di ogni cosa. Väinämöinen è nato dall'uovo di un Goldeneye, che crea poi il riposo. L'album parla circa di Väinämöinen e della creazione del mondo.

Qual è il brano del vostro nuovo album al quale ti senti più affezionato?

-La mia preferenza cambia ogni volta, in un primo momento mi è piaciuto molto Three Words, ma ora forse Crack in the stone o Beginning of time.

Quali sono le band che hanno influenzato il vostro sound di più?

-Iron Maiden, Deep Purple e Piirpauke

Cosa vi aspettate dal nuovo album?

-Mi aspetto che possa tenerci impegnati per un paio d'anni. E poi speriamo che i nostri tifosi si divertiranno.

Cosa ne pensi del mondo del music business?

-Si sta facendo giorno dopo giorno più strano. La musica viene usata per essere una forma d'arte, al giorno d'oggi con tutti i download e streaming, una canzone è diventata qualcosa come se fosse un volantino. Lo guardi una volta e lo butti via. Siamo stati molto fortunati e siamo ancora in grado di vendere dischi.

Quali sono le principali difficoltà per una band come la vostra?

-Siamo sei persone nella band ed alcuni hanna famiglie già abbastanza grandi che rendono gli orari molto complicati alcune volte.

C'è qualche musicista con il quale desideri collaborare un giorno?

-Non mi dispiace collaborare, ma non penso che accadrà mai. Credo che le cose memorabili che ho fatto sono state le collaborazioni con persone di altri paesi. C'è qualcosa di speciale quando si lascia che sia la musica a parlare.

Quali sono i piani futuri per la band? Come desiderate promuovere il vostro nuovo album?

-Faremo dei festival a partire dalla fine di maggio, poi faremo dei tour per tutta l'Europa ed andremo avanti fino ai primi del prossimo anno.

Pubblicherete un live CD o un DVD?

-Abbiamo appena fatto l'anno scorso "Forging the lad of the thousand lakes", che è stato pubblicato anche su Blu-ray adesso. Ci sono circa cinque ore di materiale su di esso, due spettacoli, documentari, video & foto.

Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Grazie ai nostri fans per il supporto, ci vediamo in tour.

Maurizio Mazzarella

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