Ansa News

martedì 19 aprile 2011

KATANGA - Moonchild


Vengono dalla Germania i Katanga, band attiva dal 1994, che con questo nuovo album "Moonchild", edito per la Massacre Records, giunge alla pubblicazione del proprio secondo lavoro in studio, facendo ritorno sul mercato discografico a distanza di ben cinque anni dal disco d'esordio "Darkchild", preceduto a sua volta dai due EP "Leben" del 1999 e "Batflight" del 2000. Musicalmente siamo nel campo del ghotic metal, dove il gruppo teutonico nel complesso, ricorda moltissimo i connazionali Crematory, in particolare quelli dei primissimi lavori, peccando però di pochissima originalità. C'è anche qualche traccia dei Moonspell, anche se onestamente si contano sulla punta delle dita, con il cantante del gruppo teutonico che prova ad imitare il buon Fernando Ribeiro senza riuscirci pienamente. Passando al disco, non ci troviamo di fronte a qualcosa di soddisfacente. Certamente nel complesso i Katanga si dimostrano una band preparata, ma mancano di empatia ed intensità e questo onestamente si percepisce per tutta la durata del disco. E' vero le canzoni sono ben composte e tecnicamente la band dimostra anche di saperci fare, ma è il fattore coinvolgimento che viene a mancare quasi del tutto. Altra nota dolente, è certamente la produzione, che se curata in modo più minuzioso, cercando di donare al disco un suono più moderno, avrebbe certamente giovato alla musica dei Katanga. Nel complesso però, è giusto anche dire che "Moonchild" va ben oltre la sufficienza, anche perché in giro c'è davvero molto peggio. Diciamo che se cantassero in inglese anziché in tedesco, riuscirebbeo ad imporsi di più. Non cambierà il mondo, ma il disco si fa ascoltare e forse può anche bastare.

Voto: 6,5/10

Maurizio Mazzarella

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