Si è vero, di dischi come questo sul mercato discografico ne esistono un'infinità e certamente questi austriaci Sigfried, attivi dalla bellezza di undici anni, non fanno altro che scoprire l'acqua calda, ma questo però, non deve indurre a fare di tutta l'erba un fascio, perché alla fine ci sono dischi e dischi e non tutti sono uguali, nel senso che ci sono le fotocopie, come le opere d'arte, come quelli che puoi usare tranquillamente per metterci sopra un bicchiere. I Siegfried però hanno deciso non appartenere ad una di queste categorie, affondano certamente le loro radici musicali in un genere che fonde egregiamente l'epic metal con il viking, cercando di creare una ricetta propria, che possa proporre a livello sonoro quella che è la propria passione, rimarcando anche la propria nazionalità. Si, perché per questa band sarebbe stato facile puntare su cose già abbondantemente sentite usando la lingua inglese per raggiugere consensi più ampi ed invece cantano nella loro lingua madre, donando maggiore originalità al loro prodotto, un aspetto che lo rende accessibile ai tedeschi ed agli austriaci stessi, ma molto meno a chi di quelle lingue non ci capisce un tubo. Se i Siegfried hanno fatto bene o male a fare questo lo dirà solo il tempo, sta di fatto però che il loro terzo lavoro in studio, questo "Nibelung" che arriva a sei anni di distanza dal precedente "Eisenwinter", è un gran bel disco, gode di una buona produzione e si districa molto bene tra momenti melodici ed anche incisivi, rimarcando sia le doti compositive che quelle tecniche dei singoli musicisti che compongono la band. Piacciono gli intrecci tra la splendida voce di Sandra Schleret con quella più possente di Werner Bialek e quella più maestosa di Bruder "Hagen" Cle, come piacciono i pregevoli sincronismi tra la chitarra di Daniel "Ortwin" Bachmaier e le tastiere di Hannes "Schattwan" Krause, mentre rende un po' di meno la sezione ritmica, ma nel complesso, "Nibelung" è in possesso di tutte le caratterisrtiche essenziali che un disco di questo settore deve avere per riscuotere una moltitudine di consensi. Questo però da un punto di vista tecnico e musicale, perché il problema della lingua non è di poco conto e può finire per essere un limite e non un pregio.
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 7/10
Maurizio Mazzarella
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