Grande, grande, grande disco davvero. Davvero un gran bel disco. Onestamente ci sono poche parole per descrivere il valore assoluto di "Broken Heart Syndrome", ovvero il secondo capitolo dei Voodoo Circle, la band capitanata dall'incredibile chitarrista Alex Beyrodt (Sinner, Primal Fear, Silent Force, Missia Mircuria), che torna sul mercato discografico per merito della AFM Records, a due anni di distanza dall'esordio omonimo del 2008. Il gruppo poi annovera musicisti di notevole spessore, come ad esempio il cantante David Readman (Pink Cream 69) e lo stesso Matt Sinner al basso. Non siamo però di fronte al classico disco di grandi artisti che fa musica assieme ad altri amici "più famosi", sono con l'intento di racimolare un po' di soldi, affatto, qui ci troviamo dinanzi ad un album dai connotati immensi, suonato in modo meraviglioso e composto da grandi canzoni. Il genere si assesta su un hard rock d'autore, dalle tinte ottantiane, che basa le proprie fondamenta prevalentemente nella scuola inglese, a cospetto della nazionalità tedesca del progretto, ma che strizza l'occhio anche a sonorità americane. C'è poi la classica impronta power, molto incline a quella dei Sinner, ma lo stile di Alex Beyrodt, riconducibile tra Gilbert e Kotzen, quindi nel complesso molto Mr. Big, riporta costatemente i binari verso connotati più classicheggianti, che comunque non disdegnano un sound attuale. La classe ed il talento di Alex Beyrodt inoltre, fanno la differenza, risultando assolutamente determinanti. I suoi assoli di chitarra sono da pelle d'oca ed è impossibile non restare ammaliati dal suo tocco "magico". Ottimo anche il lavoro effettuato in sede di produzione. Un disco per i "puristi" della chitarra, ma anche per chi ama del buon hard rock d'autore.
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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