Dio benedica questo disco e conseguentemente questa band. Il motivo? Semplice. I Rhyme, con questo pregevole "Fi(r)st", ci confermano quanto la scena musicale nostrana sia in fermento e che la nostra bella Italia è capace sformare musicisti capace di talento immenso. Il problema è poi il solito, che riesco a raggiungere le ampie platee personaggi che si vendono a questi "talent show" oggi, che poi hanno vita solo per qualche tempo per fermarsi quando sono stati completamente spremuti. Ma questo è un altro discorso e per non rischiare di andare fuori tema, ci soffermiamo sui Rhyme e sul loro bellissimo lavoro in studio. Musicalmente il gruppo nostrano mette insieme del valido post grung a del massiccio sleaze rock, in una sorta di metallo alternativo roccioso e dinamico. A prescindere da ogni genere, ci troviamo di fronte ad un disco da brividi, capace di far venire la pelle d'oca a chi lo ascolta. I brani di "Fi(r)st" hanno un impatto molto buono, tanto da farsi apprezzare sin dal primo ascolto. Balza agli occhi, pardon, alle orecchie, l'ottima prova di Gabriele Gozzi dietro al microfono, dinamico e frizzante, forte del suo stile robusto ed incisivo. Lascia poi a bocca aperta, la prova di Matteo Magni, che con la sua chitarra disegna assolti taglienti e penetranti, ma soprattutto di tecnica soprafina. Bravissimo Riccardo Canato al basso, puntale e preciso nei propri interventi, stesso dicasi per il batterista Guido Montanarini. Da rimarcare anche l'ottimo lavoro effettuato in fase di produzione, il disco infatti gode di un suono molto pulito, ma anche moderno ed attuale. Grazie Rhyme, ci avate regalato della grande musica, il mondo è vostro!!!
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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