Intervista ai candesi Exciter in occasione della pubblicazione del loro ultimo lavoro in studio "Death Machine". Ci risponde il chitarrista della band John Ricci:
Siete appena usciti sul mercato discografico con il vostro nuovo album in studio "Death Machine". Potete presentarlo ai lettori di Informazione Metal?
-La musica presente nel nuovo album è quella tipica degli Exciter. Veloce, thrash ed heavy. Otteniamo sempre in studio lo stesso suono, non importa quello che registriamo. Io tendo sempre ad usare la solita formula degli Exciter quando scrivo canzoni. Non mi piace se scrivo qualcosa di troppo sperimentale, ai fans potrebbe non piace ed a me non piace prendermi gioco di loro. Questo album parla delle torture e degli individui malati che effettuano questi atti orribili.
Quanto tempo è servito per registrare "Death Machine"?
-Abbiamo iniziato a registrare nel mese di luglio e terminato alla fine di settembre, abbiamo avuto qualche ritardo perché abbiamo perso un po' di tempo nella ri-scrittura delle canzoni e quindi ci sono stati ritardi con il programma della registrazione in studio.
Come nasce una canzone degli Exciter?
-Quando scrivo una canzone scrivo inizialmente il riff di chitarra principale e poi presento l'idea alla band per vedere cosa ne pensano gli altri componenti. Se l'idea è buona la teniamo e se non lo è ci lavoro di nuovo sopra. Quando mi siedo per scrivere un riff cerco di farmi prendere dalla rabbia. Non so perché avviene questo. Gli Exciter sono noti per il loro suono particolare e cerchiamo sempre di restare fedeli alle nostre radici. Penso che i fans davvero debbano apprezzare il fatto che non abbiamo mai cambiato il nostro stile e che noi siamo i difensori del nostro genere ovvero della vecchia scuola metal.
Quale temi avete affrontato scrivendo questo disco?
-La sadica tortura ed abbiamo cercato di cattura l'aggressività cge poi risulta presente nella nostra musica. I dischi degli Exciter sono sempre stati violenti. Mi piacciono molto i film horror ed ho pensato che questa volta avremmo dovuto scrivere di orrore e di metal, cosa che è stata fatta un migliaio di volte prima anche da altre band, ma ci sono solo tanti argomenti che si possono trattare quando si vuona metal. Poi d'altra parte siamo stati una delle prime band a fondere lo speed metal con la violenza!
Quale è il brano di "Death Machine" che più prefeisci?
-Il mio brano preferito è "Slaughter In Vain". Questa canzone ha un ritmo guida. Sono sicuro che la prima volta che la suoneremo dal vivo la folla impazzirà!
Dopo tanti anni di carriera, quali ritieni che siano state le vostre reali influenze?
-Le mie prime influenze erano e sono ancora Priest, Sabbath e Motorhead. Penso che gli Exciter siano una miscela di queste tre band. Queste sono l'essenza di ciò che è la nostra musica. La potenza, il metallo pesante, l'aggressività e la velocità. Questa è la mia musica preferita!
Cosa vi attendete da "Death Machine"?
-Quando pubblichi un nuovo record speri sempre di vendere un sacco di copie, ma non accade mai. Quello che mi aspetto da Death Machine è di convincere l'industria musicale che siamo qui per restare e continuare a pubblicare i migliori album metal possibili. Tutte le recensioni sono state fantastiche, così sono contento della risposta. Speriamo che alcuni dei nuovi brani diventeranno dei classici.
Con tanti anni di esperienza alle spalle cosa pensi del music business?
-Il music business non perdona. Se pubblichi un album debole, l'industria si dimentica di te velocemente. A mio parere, una volta che una band raggiunge la grandezza, in qualsiasi punto della sua carriera sarà sempre una grande band. Inoltre, oggi c'è il download ed incide realmente sulle vendite dei dischi per le aziende. E' una grande sfida rendere per le cade discografiche. Una casa discografica deve fare le scelte giuste quando fa firmare una band. Penso che sia meglio a firmare con alcune band buone che vendono dischi al posto di un sacco di altre band che fanno perderti dei soldi.
Per una band come gli Exciter quali sono le pricipali difficoltà?
-La principale difficoltà che dobbiamo affrontare è quella che siamo in Canada ed in Canada è molto difficile supporta gli Exciter. Noi non ho mai avuto lo stesso supporto in Canada rispetto a come accade nelle altre parti del mondo. Noi non veniamo presi sul serio. L'industria musicale canadese non riconosce il metal in senso artistico e come forma di musica. In un primo momento questa cosa mi dava fastidio, ma ora non me ne frega nulla del Canada. I nostri veri appassionati e sostenitori sono i paesi internazionali!
Con quale artista vi piacerebbe collaborare un giorno?
-Io non ho alcun desiderio di collaborare con qualsiasi altro musicista.
Pensate di pubblicare un album live, o magari un DVD?
-Stiamo lavorando ad un documentario con una società cinematografica locale qui ad Ottawa, ma non credo che uscirà presto. Direi però che entro il prossimo anno potrebbe essere finito. Stiamo ancora accumulando dei filmati delle nostre esibizioni dal vivo e delle nostre interviste.
Volete lasciare un messaggio ai lettori di Informazione Metal?
-Gli Exciter sono i difensori del metal e non moriranno mai!
Intervista di Maurizio Mazzarella
Siete appena usciti sul mercato discografico con il vostro nuovo album in studio "Death Machine". Potete presentarlo ai lettori di Informazione Metal?
-La musica presente nel nuovo album è quella tipica degli Exciter. Veloce, thrash ed heavy. Otteniamo sempre in studio lo stesso suono, non importa quello che registriamo. Io tendo sempre ad usare la solita formula degli Exciter quando scrivo canzoni. Non mi piace se scrivo qualcosa di troppo sperimentale, ai fans potrebbe non piace ed a me non piace prendermi gioco di loro. Questo album parla delle torture e degli individui malati che effettuano questi atti orribili.
Quanto tempo è servito per registrare "Death Machine"?
-Abbiamo iniziato a registrare nel mese di luglio e terminato alla fine di settembre, abbiamo avuto qualche ritardo perché abbiamo perso un po' di tempo nella ri-scrittura delle canzoni e quindi ci sono stati ritardi con il programma della registrazione in studio.
Come nasce una canzone degli Exciter?
-Quando scrivo una canzone scrivo inizialmente il riff di chitarra principale e poi presento l'idea alla band per vedere cosa ne pensano gli altri componenti. Se l'idea è buona la teniamo e se non lo è ci lavoro di nuovo sopra. Quando mi siedo per scrivere un riff cerco di farmi prendere dalla rabbia. Non so perché avviene questo. Gli Exciter sono noti per il loro suono particolare e cerchiamo sempre di restare fedeli alle nostre radici. Penso che i fans davvero debbano apprezzare il fatto che non abbiamo mai cambiato il nostro stile e che noi siamo i difensori del nostro genere ovvero della vecchia scuola metal.
Quale temi avete affrontato scrivendo questo disco?
-La sadica tortura ed abbiamo cercato di cattura l'aggressività cge poi risulta presente nella nostra musica. I dischi degli Exciter sono sempre stati violenti. Mi piacciono molto i film horror ed ho pensato che questa volta avremmo dovuto scrivere di orrore e di metal, cosa che è stata fatta un migliaio di volte prima anche da altre band, ma ci sono solo tanti argomenti che si possono trattare quando si vuona metal. Poi d'altra parte siamo stati una delle prime band a fondere lo speed metal con la violenza!
Quale è il brano di "Death Machine" che più prefeisci?
-Il mio brano preferito è "Slaughter In Vain". Questa canzone ha un ritmo guida. Sono sicuro che la prima volta che la suoneremo dal vivo la folla impazzirà!
Dopo tanti anni di carriera, quali ritieni che siano state le vostre reali influenze?
-Le mie prime influenze erano e sono ancora Priest, Sabbath e Motorhead. Penso che gli Exciter siano una miscela di queste tre band. Queste sono l'essenza di ciò che è la nostra musica. La potenza, il metallo pesante, l'aggressività e la velocità. Questa è la mia musica preferita!
Cosa vi attendete da "Death Machine"?
-Quando pubblichi un nuovo record speri sempre di vendere un sacco di copie, ma non accade mai. Quello che mi aspetto da Death Machine è di convincere l'industria musicale che siamo qui per restare e continuare a pubblicare i migliori album metal possibili. Tutte le recensioni sono state fantastiche, così sono contento della risposta. Speriamo che alcuni dei nuovi brani diventeranno dei classici.
Con tanti anni di esperienza alle spalle cosa pensi del music business?
-Il music business non perdona. Se pubblichi un album debole, l'industria si dimentica di te velocemente. A mio parere, una volta che una band raggiunge la grandezza, in qualsiasi punto della sua carriera sarà sempre una grande band. Inoltre, oggi c'è il download ed incide realmente sulle vendite dei dischi per le aziende. E' una grande sfida rendere per le cade discografiche. Una casa discografica deve fare le scelte giuste quando fa firmare una band. Penso che sia meglio a firmare con alcune band buone che vendono dischi al posto di un sacco di altre band che fanno perderti dei soldi.
Per una band come gli Exciter quali sono le pricipali difficoltà?
-La principale difficoltà che dobbiamo affrontare è quella che siamo in Canada ed in Canada è molto difficile supporta gli Exciter. Noi non ho mai avuto lo stesso supporto in Canada rispetto a come accade nelle altre parti del mondo. Noi non veniamo presi sul serio. L'industria musicale canadese non riconosce il metal in senso artistico e come forma di musica. In un primo momento questa cosa mi dava fastidio, ma ora non me ne frega nulla del Canada. I nostri veri appassionati e sostenitori sono i paesi internazionali!
Con quale artista vi piacerebbe collaborare un giorno?
-Io non ho alcun desiderio di collaborare con qualsiasi altro musicista.
Pensate di pubblicare un album live, o magari un DVD?
-Stiamo lavorando ad un documentario con una società cinematografica locale qui ad Ottawa, ma non credo che uscirà presto. Direi però che entro il prossimo anno potrebbe essere finito. Stiamo ancora accumulando dei filmati delle nostre esibizioni dal vivo e delle nostre interviste.
Volete lasciare un messaggio ai lettori di Informazione Metal?
-Gli Exciter sono i difensori del metal e non moriranno mai!
Intervista di Maurizio Mazzarella
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