Ecco uno di quegli appuntamenti con la storia al quale è impossibile mancare. Dobbiamo presentare i Forbidden? Penso proprio di no, visto che questa band ha fatto la storia del thrash metal assieme a Metallica, Exodus, Testament e Megadeth. Questo è il quinto album della band californiana ed è assolutamente un gradito ritorno, visto che giunge a distanza di ben tredici anni dal precedente "Green". I Forbidden è vero, hanno composto pochi dischi nel corso del proprio percorso artistico, visto anche il lungo periodo di stop, ma evidentemente a questa band piace fare le cose per bene. Ma andiamo subito al sodo, questo è un grandissimo disco. Veloce, potente ed aggressivo al punto giusto, come deve essere un disco che ti aspetti dai Forbidden. Dentro c'è un mucchio di forza ed energia, ma anche tantissima rabbia corredata da una violenza allo stato brado. Soprattuto la voce di Russ Anderson dietro al microfono è sbalorditiva, anche per la sua abilità a destreggiarsi tra alti e bassi. Ottima la sezione ritmica, il basso di Matt Camacho e la batteria Mark Hernandez si fondono in un rullo compressore inarrestabile e rappresentano il vero punto di forza del disco. Ma chi davvero dona un elevato tasso tecnico ad "Omega Wave", sono i due chitarristi Steve Smyth (Testament, Nevermore) e Craig Locicero, che si snodano in un ingranaggio perfetto, in una sinergia invincibile, passano da momenti feroci ad attimi di pura melodia con grande destrezza, basta ascoltare la splendida "Overthrow", forse il brano più versatile dell'intero disco per averne la naturale conferma. Ottima la produzione, il disco gode di un suono molto moderno ed attuale, ma non va oltre natura, nel senso che richiama l'intensità di un classico disco thrash anni ottanta, giovando di un suono pulito, ma sempre molto massiccio. Grande disco, da avere assolutamente per tutti gli amanti del thrash!!!
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
Voto: 8/10
Maurizio Mazzarella
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