Ansa News

mercoledì 16 giugno 2010

GRIEVERS - Il Riflesso del Diavolo


Intervista ai nostrani Grievers, in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco su etichetta Punishment 18 Records "Reflecting Evil":

Siete appena usciti sul mercato discografico con un nuovo album in studio, potete presentarlo ai nostri lettori?

GvrS: Reflecting Evil è un disco che contiene svariate caratteristiche sonore con accurate melodie di chitarre, un perfetto mix di elementi tra strumenti e voci che guidano l’ascoltatore dalla prima all’ultima traccia in un sound moderno e brillante.

Come è nata la vostra band e quali sono le vostre origini?

GvrS: La band nasce principalmente dall’idea dei due amici chitarristi Rob e June che assieme ne creano anche le origini del sound death metal melodico, è corretto aggiungere che nello stile Grievers si trovano richiami a svariate band, ma garantiamo che è tutta farina del nostro sacco!!!

Come è nato invece il nome della band?

GvrS: Diciamo che è stata un’impresa ardua!!! Ci abbiamo messo veramente del tempo nel trovarlo, cercavamo cmq un qualcosa che una volta deciso fosse nostro per sempre e non un classico nome in stile metal, ed ecco che in fine come per magia è arrivato Griever (trad: colui che addolora) …..ma abbiamo detto, cavolo siamo in cinque quindi mettiamo una bella S alla fine lo abbiamo trovato GRIEVERS.

Ci sono delle tematiche particolari che trattate nei vostri testi o vi ispirate alla quotidianità in genere? Che peso hanno di conseguenza i testi nella vostra musica?

GvrS: Per quanto riguarda il nostro caso i testi trattano tematiche che trovano spunto da quello che offrono gli svariati argomenti sulla vita e tematiche esistenziali, anche come semplice sfogo o rabbia su tutto ciò che ci circonda.... da pensieri astratti fino ad arrivare anche alla quotidianità, ci teniamo a sottolineare che non trattiamo tematiche blasfeme ma nemmeno religiose né politiche.
Partiamo dal presupposto che i testi hanno sempre un peso sulla musica, o almeno finché si parla di musica suonata …. quindi anche nella nostra trovano la loro importanza e cmq apportano dinamica alla canzone presa singolarmente.

Quali sono gli elementi della vostra musica che possono incuriosire un vostro potenziale ascoltatore e quali sono quindi le qualità principali del vostro nuovo album?

GvrS: Tutto ciò non lo si trova semplicemente prendendo e analizzando ogni singola canzone o arrangiamento. Il vero interesse che porta ad incuriosire e ascoltare per intero Reflecting Evil è il fatto che nell’ascolto di qualsiasi canzone si vive una storia diversa con emozioni diverse. Di conseguenza, le qualità principali le si possono riscontrare sulle chitarre con le loro armonizzazioni, la batteria con i suoi continui cambi di tempo che donano il loro fascino all’ascolto senza appesantire o rendere troppo complesso il brano ed in fine una dominante voce che dona al tutto il magico tocco finale.

Come nasce un vostro pezzo?

GvrS: hehehe …. domanda da un milione di euro!!! Tendenzialmente la mente che ha il dono di dare vita alla nostra musica è quella di Rob, tutto parte e prende vita da lui scrivendo dalla linea melodica agli assoli, i riff con le ritmiche e le armonizzazioni vengono elaborate da June, poi in serie Luke arrangia la traccia di basso e Syra arrangia la batteria, solo nella fase finale si vede l’ingresso di Michele alla voce. Così facendo ognuno di noi ha una chiara idea di come e cosa deve fare per dare il tocco giusto e musicale alla canzone. Ovviamente nelle varie fasi di esecuzione del brano, ci si trova spesso a sperimentare parti alternative per rendere sempre migliore la canzone in questione.

Quale è il brano di questo nuovo disco al quale vi sentite particolarmente legati sia da un punto di vista tecnico che emozionale?

GvrS: Domanda veramente cattiva!!! Purtroppo è difficile dire questa è più bella di quella ….. Quando abbiamo lavorato all’impostazione di Reflecting Evil ci siamo detti sin dall’inizio niente brani superficiali o di riempimento tempistico, ogni canzone deve avere lo stesso livello delle compagne e crediamo veramente di aver fatto un ottimo lavoro per un debut album, 8 brani sulla stessa linea d’onda veramente difficile da realizzare una cosa simile in musica. Cmq abbiamo un nome ed è Born Again per la sua dinamica, per la sua melodia tagliente, per il suo essere unica in un disco dove è veramente difficile anche per noi giudicare la bellezza delle canzoni.

Quali band hanno influenzato maggiormente il vostro sound?

GvrS: Con tutto rispetto ci permettiamo di citare nomi del calibro di: Arch Enemy, Dark Tranquillity, Children Of Bodom, In Flames (ovviamente quest’ultimi dei primi album) e Pantera che hanno dato vita ad uno stile …. ma ci sembra anche corretto tornare a far presente che: Nello stile Grievers è vero che si trovano richiami a svariate band sopra citate, ma come detto in precedenza e lo ripetiamo Reflecting Evil è tutta farina del nostro sacco!!!

Quali sono le vostre mosse future? Potete anticiparci qualcosa? Come pensate di promuovere il vostro ultimo album, ci sarà un tour con delle date live?

GvrS: Iniziamo con l’anticipare e rendere pubblico il nostro interesse nel portare il nome Grievers e la nostra musica all’estero, cercando la vera conferma da un pubblico che si nutre esclusivamente del nostro genere. Quindi senza ombra di dubbio cercheremo di organizzare date all’estero, ma per il momento stiamo anche cercando il più possibile di battere terreno in Italia cercando di attirare l’attenzione e pubblicizzando il disco in ogni data live dando sempre il meglio di noi stessi in qualsiasi show. Inoltre ricordiamo che per la promozione del disco abbiamo firmato un contratto con l’etichetta italiana Punishment 18 records con la quale abbiamo ottimi rapporti. Mosse future …..???? Vi anticipiamo che c’è già materiale e idee per un secondo album ma la strada è ancora lunga quindi per ora iniziate a godervi Reflecting Evil.

E’ in programma l’uscita di un album dal vivo o magari di un DVD?

GvrS: No!!! Ma sarebbe molto interessante, anche se in tutta onestà abbiamo bisogno di farci le ossa, farci conoscere al meglio in questo periodo rubando l’attenzione di più persone possibili.

Come giudicate la scena musicale italiana e quali problematiche riscontrate come band?

GvrS: Questa è una domanda tagliente hehehe ….Cmq la scena Underground italiana c’è!!! Questo è sicuro ed innegabile. Siamo fortunati che nei pressi di Milano c’è veramente un gran seguito della scena, ma è anche vero che per una band come la nostra non è semplice venirne fuori dal marasma generale. E soprattutto il nostro genere ci penalizza …. l’Italia purtroppo non è assolutamente la patria del Death Metal ma per ora nel nostro piccolo abbiamo ricevuto parti di conferme dal pubblico che volevamo e quindi vi ringraziamo.

Internet vi ha danneggiato o vi ha dato una mano come band?

GvrS: Internet è la soluzione a tanti problemi … viviamo in un’epoca dove la tecnologia governa il mondo quindi non si può dire che non abbia portato aiuti. È anche vero che siamo nel 2010 e nella scena dell’ Undergound di band ce ne sono ormai veramente tante. Per capirci meglio al giorno d’oggi partire da zero come abbiamo fatto noi è veramente dura, o ti poni degli obbiettivi o hai già perso ancor prima di iniziare e internet è un’ ottimo amico se usato correttamente può dare i suoi frutti.

Il genere che suonate quanto valorizza il vostro talento di musicisti?

GvrS: Domanda interessante!!! Se si valuta il Death Metal Melodico senza ombra di dubbio è un genere che richiede un minimo di basi tecniche per l’esecuzione, ma anche l’inventiva di dare colore a ciò che si suona, è anche vero che la tecnica non è magia!!! E la magia è quella che fa ascoltare i dischi dalla prima canzone all’ultima e fa rimanere determinate canzoni sulla cresta dell’onda anche con il passare degli anni. Diciamo che cerchiamo di dare un buon equilibrio fra le cose senza giungere all’eccesso di una o dell’altra, ed è anche vero che parlando di talento fa sempre piacere ricevere complimenti per quello che si suona e si inventa.

C’è un musicista con il quale vorreste collaborare un giorno?

GvrS: hehehe …. I musicisti con i quali vorremmo collaborare sono veramente tanti ed alcuni purtroppo sono anche nell’aldilà quindi r.i.p!!! Ma in primis il fatto di poter vivere un’esperienza così, pensiamo che sia alquanto interessante sia dal punto di vista compositivo che espressivo, ma crediamo anche che alla fine la musica deve essere la nostra, come le idee e gli stimoli. Quindi prima di fantasticare sulle possibili collaborazioni crediamo sia più doveroso rimboccarsi le maniche e scrivere altre canzoni sempre al meglio, anche perché l'unica collaborazione è quella di dividere il palco con grandi nomi del Death Metal.

Siamo arrivati alla conclusione. Vi va di lasciare un messaggio ai nostri lettori?

GvrS: Certo !!! Prima di tutto vi ringraziamo dell’attenzione e del supporto visto che siete arrivati a leggere fino a questa riga, se non avete ancora una copia di Reflecting Evil procuratevela in fretta e magari lasciateci un commento su www.myspace.com/grievershc. Grazie a voi per questo spazio dedicatoci. Un saluto a tutti …. and Stay Fucking heavy METAL !!!

Intervista di Maurizio Mazzarella

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