Ansa News

mercoledì 9 giugno 2010

FORTID - La Caduta dell'Eternità


Intervista agli islandesi Fortid in occasione della pubblicazione del loro ultimo disco "Völuspá Part III: Fall of the Ages". Ci risponde il cantante e chitarrista del gruppo Einar "Eldur" Thorberg:

Come definiresti in termini musicali il vostro nuovo album? Vuoi introdurlo?

-E' musica metal. Si tratta nel complesso di "Völuspá" soprattutto, il nostro patrimonio pagano del quale siamo orgogliosi. Ho le mie visioni, ma ciò che è la mia esperienza non posso dirla. La lascio ad ogni ascoltatore. La mia speranza è che il parere sul disco sia individuale.

Quanto tempo è servito per registrarlo?

-Ci sono voluti tre anni, più o meno, ma questo è dovuto a causa mia, che ho fatto dei viaggi molto unghi mettendo da parte il lavoro per mesi. Anche per la scelta dell'etichetta e della relativa distribuzione, l'album ha subito un sacco di ritardi. Il tempo di registrazione effettivo è quindi difficile da individuare.

Qual è l'origine di una vostra canzone? Come create una canzone?

-Dalla mia chitarra. Decido con essa anche la parte di batteria e scrivo pure la maggior parte delle linee di synth. Tutto comincia lì da tale strumento, è la mia specialità. Oggi però il processo di scrittura nel complesso è cambiato, perché i Fortid sono una band completa.

Quali sono gli argomenti trattati nel nuovo album?

-Si parla di Völuspá e dell'Edda poetica. Racconta la storia della creazione del mondo e del suo futuro legato alle predizioni di Odino. Si tratta di una delle più importanti fonti primarie per lo studio della mitologia nordica. Questo ultimo capitolo della trilogia descrive "Ragnarok", la fine del mondo e ciò che emerge da quelle ceneri.

Qual è il brano del nuovo album al quale ti senti più affezionato?

-Ogni canzone è uguale a me. Non riesco a decidere su questo in realtà, in quanto sono tutte altrettanto importanti come la prossima che scriverò.

Quali sono le band che hanno influenzato il vostro sound di più?

-Il black metal norvegese della metà degli anni '90 in generale. L'ho adottato come motto per me stesso per sviluppare il mio stile musicale fuori da quelle radici più vecchie.

Cosa vi aspettate dal nuovo album?

-Io non so davvero cosa aspettarmi. Avrò bisogno di un po' di tempo per crescere con questo disco. Così potrei avere un sacco di paragoni stupidi con gruppi come i Bathory, anche se la musica è molto diversa. Voglio che la gente smetta di pensare all'Islanda ed au vichinghi e si concentri sulla musica. Tutto il resto è solo qualcosa di professionale. Mi aspetto molto da questo disco rispetto alle precedenti uscite discografiche, mi aspetto anche di fare molti spettacoli dal vivo.

Quali sono le principali difficoltà per una band come la vostra?

-La difficoltà principale era quella di venire da una piccola isola, isolata, con la mancanza dei giusti musicisti pronti a darmi una mano. Ora essendomi trasferito in Norvegia, tali difficoltà sono finite.

C'è qualche musicista con il quale desiderate collaborare un giorno?

Sì, sicuramente. Non mi dispiacerebbe fare un album con Ishahn ed Hellhammer.

Quali sono i piani futuri per la band? Come volete promuovere il vostro nuovo album?

-Stiamo suonando diverse date in Norvegia. Nel mese di luglio faremo un mini tour in Islanda. Questo è quello che abbiamo in programma per ora. A breve poi entreremo nuovamente in studio.

Pubblicherete un live CD o un DVD?

-Questo è nei piani, quindi ti dico di sì. Dacci però almeno uno o due anni per prepararlo.

Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

Sì, visitate il nostro sito: myspace.com / fortidofficial. Scriveteci al seguente indirizzo: ragnarokarmy@gmail.com. Drink agli dei. Saluti!

Intervista di Maurizio Mazzarella

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