Intervista ai mitici Necrodeath in occasione della pubblicazione della loro recentissima autoproduzione "Old Skull". Ci risponde la band al completo, ovvero il batterista Marco "Peso" Pesenti, il cantante Marcelo "Flegias" Santos, il bassista GL ed il chitarrista Pier Gonella:
Avete una grande e lunga carriera ormai alle spalle, potete parlarci dei vostri inizi? Di quando vi chiamavate Ghostrider? Quali erano le difficoltà di quel periodo per una band?
PESO: I Ghostrider sono nati nel 1984. L'anno dopo, dopo aver registrato un demo tape e non aver mai fatto nessun concerto, abbiamo deciso di cambiare nome in Necrodeath. Le difficoltà erano da affrontare sotto tutti i punti di vista, ma bisogna dire anche che noi non sapevamo pressoché nulla di come ci si doveva muovere nel music-biz, per cui in realtà l'unica cosa che ci interessava e piaceva fare, era rinchiuderci in sala prove e suonare. Incidemmo poi il primo demo "The Shining Pentagram" e da li partì il vero percorso dei Necrodeath.
Cosa vi spinse all'epoca a buttarvi in questa avventura?
PESO: La grande passione per la musica ,che e' la stessa che ci fa proseguire oggi a distanza di 25 anni. Certo sono cambiate tante cose da allora ma quella passione che ti spinge a superare tutti gli ostacoli e continuare a proseguire con ostinazione questa avventura, bhe, quella c'è sempre come i primi giorni!!
Domanda curiosa ed ovvia. Ma alla fine tutti i membri originari dei Necrodeath, che fine hanno fatto?
PIER: Manteniamo ottimi rapporti con tutti i membri originari Necrodeath. Ricordo un Gods Of Metal a cui abbiamo partecipato qualche anno fa dove è salito sul palco a suonare qualche brano Claudio, chitarrista storico e fondatore insieme a Peso della band. E' stata una gran bella esperienza suonare insieme a lui. Tutti gli altri che hanno lasciato il gruppo, da John ad Andy, lo hanno fatto solo per impegni di lavoro o impossibilità a continuare perchè chiaramente l'impegno necessario è tanto e costante. Ma a dimostrazione dell'ottimo rapporto Claudio, John e Andy sono ospiti nel nuovo disco insieme ad altri nomi illustri come AC Wild ed Andy dei Bulldozer e Penzin degli Schizo.
PESO: Per quanto riguarda invece i primi due membri Ingo e Paolo sarà una decina di anni che non li vedo.
Vi capita mai di pensare al vostro passato e sentivi pionieri in un certo senso?
FLEGIAS: I Necrodeath chiusi in sala prove a cui ti accennava Peso prima sono stati dei pionieri. Mi ricordo che da semplice fan di questa musica cercavo qualcosa di simile che provenisse dall'Italia e trovai solo loro, gli Schizo ed i Bulldozer.
Che ricordi avete del vostro inizio ufficiale nel 1987 con "Into The Macabre"?
PESO: L'idea di aver trovato un produttore che ci pagasse un' intera session in studio per registrare il nostro primo disco portò il nostro morale alle stelle... eravamo gasatissimi e sapevamo benissimo che non era roba da tutti... ora tutti registrano è vero....ma è anche vero che tutti se la pagano la produzione... nessuna etichetta ormai finanzia più un gruppo al primo disco... Noi anche lì siamo stati dei pionieri.... registrammo il tutto in una decina di giorni... fu un'esperienza fantastica... la vita in studio mi affascinava... erano i primi passi in un certo mondo, e quelle vibrazioni poi non le riassapori piu...
Che ricordi avete invece di "Fragments Of Insanity"?
PESO: Per il secondo album invece cambiammo etichetta e lo studio di registrazione fu spostato a Milano... I Bulldozer ci diedero una mano con gli amplificatori e lo stesso A.C.WILD ci procurò il contratto con la Metal Master... Il disco non riscosse lo stesso successo di "Into The Macabre", ma anche lui fece un bel percorso e tutt'oggi è ristampato in cd dalla Scarlet Records.
Poi la decisione di sciogliervi, cosa successe? E perché?
PESO: Bhe dopo 5 anni di attività, non ci bastava più passare le serate chiusi in sala prove... volevamo uscire allo scoperto... vedevamo i nostri colleghi tedeschi che giravano ovunque ma noi, probabilmente perchè nati in Italia, non venivamo presi in considerazione... l'entusiasmo calò e nel gennaio del 1990 ci sciogliemmo.
Domanda per Peso. Cosa ti è rimasto dell'esperienza con i Sadist?
PESO: Dopo l esperienza Necrodeath decisi di ricomiciare da capo e formai inzialmente i Necrosadist che durarono qualche mese... poi formazione nuova con il nome di Sadist e da lì partimmo con una nuova avventura durata 5 anni per il sottoscritto... Due album registrati di cui il secondo "Tribe" in Inghilterra e tanti concerti a seguire finalmente anche fuori dall' Italia. Grande esperienza in quel periodo... ho veramente dei bei ricordi, soprattutto dei lunghi viaggi fatti per la prima volta come musicista!
Perché poi si è deciso di riformare i Necrodeath, cosa è scattato nella vostra mente?
PESO: Terminata l'avventura Sadist per il sottoscritto, il buon vecchio Claudio mi venne a cercare per convincermi a rimettere su i Necrodeath. Non fu facile all' inizio convincermi... non avevo molta voglia, ma poi ancora una volta la passione per la musica mi fregò un altra volta!
Quali sono gli episodi focali dei vostri album "Mater Of All Evil", "Black As Pitch" e "Tones Of Hate"?
FLEGIAS: Innanzitutto il riformarsi della band. Con la realizzazione di "Mater Of All Evil", l'adrenalina di tutti era a mille. Ci sentivamo un po' il peso addosso di affrontare un ritorno sulle scene che sarebbe stato analizzato ed ispezionato minuziosamente. Il viaggio in Svezia, l'affrontare un vero produttore e metterci alla prova costantemente ci ha fatto sfoderare uno degli album più cattivi della nostra carriera. Con "Black As Pitch" siamo tornati in Svezia ancora con l'adrenalina addosso, certi di poter sfondare il muro di suono creato da "Mater" e pensiamo di esser riusciti in tale intento. La seconda trasferta Svedese però non fu più galvanizzante come la prima però e decidemmo con il successivo album (Tones...) di affrontare un nuovo tipo di produzione targato made in Italy. Da qui l'inizio di una collaborazione proficua con gli Outersound di Roma che prosegue tuttora a sigillo di una soddisfazione interna alla band sempre più crescente.
Quanto è stato importante per voi ospitare Cronos su "100% Hell"?
FLEGIAS: Ognuno di noi provi a pensare al proprio idolo musicale di tutti i tempi e provi a pensare anche che questo un giorno venga a fare una comparsa sul vostro disco. Bene, penso di aver reso l'idea. Non è stato tanto per l'impatto commerciale che un personaggio di quel calibro possa aver influito nelle vendite di quell'album, tanto per la soddisfazione di aver creato musica rifacendosi a quel modello e quello un giorno te lo abbia riconosciuto.
Come mai successivamente avete deciso di puntare su un concept album? Stiamo parlando ovviamente dell'ottimo "Draculea".
PIER: Personalmente penso che Draculea sia nato allo stesso modo degli altri album Necrodeath, cioè senza particolari ragionamenti. Siamo partiti a scrivere e sistemare idee e da lì Peso ha cominciato a trovare ispirazione per la scrittura dei testi, come sempre seguito da Flegias. Non si tratta di testi sui vampiri, ma della vera storia di Vlad, con tanto di ricerche storiche su di lui e sul suo "modus regnandi". Sono molto affezionato a questo disco, perchè inizialmente dovevo partecipare solo alla composizione di un pezzo, essendo oberato di impegni fra Labyrinth e altri progetti. Poi mi trovai tanto in sintonia con Peso e compagni che finimmo per estendere la collaborazione al disco intero. Questo mi fu di aiuto l'anno successivo quando riordinai tutte le mie attivita' entrando ufficialmente in formazione Necrodeath e decidendo di concentrarmi solo su di loro e sull'altra mia band, Mastercastle.
Quanto è stato importante per voi "Phylogenesis"?
GL: Con Phylogenesis si è stabilita la nuova line-up che è poi quella attuale, inoltre volevamo ripercorrere le origini Necrodeath per quanto riguarda la scrittura delle canzoni riferendoci ad album come "Fragments Of Insanity", "Mater Of All Evil... inoltre, come per "Draculea", anche "Phylogenesis" è un concept album, ma qui il tema principale è l'evoluzione della specie, quindi come potrai intuire ci sono stati parecchi stimoli dietro questo lavoro. Personalmente era la prima volta che registarvo un album Necrodeath, anche perchè sono entrato in formazione pochi mesi prima, ma è andato tutto bene e ci siamo divertiti molto. Fortunatamente abbiamo ricevuto buoni responsi dalla critica, anche se noi eravamo già soddisfatti ancora prima dell'uscita. Credo quindi che "Phylogenesis" oltre a segnare un altro capitolo della storia della band, possa rappresentarne una evoluzione grazie anche alle nuove energie e idee.
Perché fare uscire un disco come "Old Skull" per festeggiare la vostra lunga carriera? Cosa potete dirci di più su questo disco?
GL: "Old Skull" è un album contenente cover delle bands che da sempre ci hanno influenzato, come Venom, Slayer, Black Sabbath, Sodom ecc...quindi ci sembrava bello regalarci e regalare a chi ci segue, un omaggio a quei gruppi che da sempre ci hanno ispirato. L'album inizia con una versione attuale di "Mater Tenebrarum" e si chiude con la versione originale del 1985, questo per ripercorrere i 25 anni di carriera Necrodeath. Inoltre hanno partecipato anche ospiti d'eccezione come Bulldozer, Schizo ed ex membri Necrodeath, quindi per noi è stato un bel modo di festeggiare insieme agli amici di sempre un anniversario così importante. Altra considerazione è che questo è il primo album autoprodotto da noi e questo ci ha permesso di confrontarci con diverse realtà del mercato discografico, quindi anche in base a questa esperienza sapremo come muoverci in futuro.
Come festeggerete i vostri 25 anni?
GL: Ovviamente suonando il più possibile dal vivo, infatti a Marzo ed Aprile abbiamo già in programma diverse date e saremo in tour in diverse parti d'Italia e d'Europa, quindi avremmo la possibilità di passare diverse gionrate insieme e festeggiare in maniera più o meno lecita il venticinquesimo anniversario!
C'è un disco che ritenete non sia stato apprezzato a dovere o dalla stampa o dal pubblico, che però voi amate in modo particolare?
PIER: Mi schiero di nuovo a sostenere "Draculea", ma non è un giudizio di parte. Premesso che fortunatamente tutti i dischi Necrodeath sono sempre stati apprezzati, in termini di giudizi e recensioni,non ho mai condiviso una convinzione di molti che sostengono Draculea come album sperimentale, e molto diverso dagli altri. Penso che brani come "Smell Of Blood" o "The Impaler Prince" siano esempi autentici di trash old school, e che quindi il marchio Necrodeath non sia mancato per nulla anche lì.
Domanda conclsusiva. A quando un mastodontico live album targato Necrodeath, con a corredo un bel DVD capace di ritrarre tutta la vostra maestosità dal vivo? (Il sottoscritto ormai vi segue da una vita)
GL: Magari per il trentesimo anniversario? Speriamo di arrivarci!(ride n.d.r.) Comunque ci piacerebbe fare un DVD anche perchè abbiamo molto materiale raccolto nei diversi anni e in effetti la dimensione live è quella che ci può rappresentare meglio, intanto uscirà tra poco il video di "Mater Tenebrarum" e per chi volesse vedere un nostro concerto trovate tutte le informazioni sui nostri siti www.necrodeath.net e www.myspace.com/necrodeath100x100.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
Avete una grande e lunga carriera ormai alle spalle, potete parlarci dei vostri inizi? Di quando vi chiamavate Ghostrider? Quali erano le difficoltà di quel periodo per una band?
PESO: I Ghostrider sono nati nel 1984. L'anno dopo, dopo aver registrato un demo tape e non aver mai fatto nessun concerto, abbiamo deciso di cambiare nome in Necrodeath. Le difficoltà erano da affrontare sotto tutti i punti di vista, ma bisogna dire anche che noi non sapevamo pressoché nulla di come ci si doveva muovere nel music-biz, per cui in realtà l'unica cosa che ci interessava e piaceva fare, era rinchiuderci in sala prove e suonare. Incidemmo poi il primo demo "The Shining Pentagram" e da li partì il vero percorso dei Necrodeath.
Cosa vi spinse all'epoca a buttarvi in questa avventura?
PESO: La grande passione per la musica ,che e' la stessa che ci fa proseguire oggi a distanza di 25 anni. Certo sono cambiate tante cose da allora ma quella passione che ti spinge a superare tutti gli ostacoli e continuare a proseguire con ostinazione questa avventura, bhe, quella c'è sempre come i primi giorni!!
Domanda curiosa ed ovvia. Ma alla fine tutti i membri originari dei Necrodeath, che fine hanno fatto?
PIER: Manteniamo ottimi rapporti con tutti i membri originari Necrodeath. Ricordo un Gods Of Metal a cui abbiamo partecipato qualche anno fa dove è salito sul palco a suonare qualche brano Claudio, chitarrista storico e fondatore insieme a Peso della band. E' stata una gran bella esperienza suonare insieme a lui. Tutti gli altri che hanno lasciato il gruppo, da John ad Andy, lo hanno fatto solo per impegni di lavoro o impossibilità a continuare perchè chiaramente l'impegno necessario è tanto e costante. Ma a dimostrazione dell'ottimo rapporto Claudio, John e Andy sono ospiti nel nuovo disco insieme ad altri nomi illustri come AC Wild ed Andy dei Bulldozer e Penzin degli Schizo.
PESO: Per quanto riguarda invece i primi due membri Ingo e Paolo sarà una decina di anni che non li vedo.
Vi capita mai di pensare al vostro passato e sentivi pionieri in un certo senso?
FLEGIAS: I Necrodeath chiusi in sala prove a cui ti accennava Peso prima sono stati dei pionieri. Mi ricordo che da semplice fan di questa musica cercavo qualcosa di simile che provenisse dall'Italia e trovai solo loro, gli Schizo ed i Bulldozer.
Che ricordi avete del vostro inizio ufficiale nel 1987 con "Into The Macabre"?
PESO: L'idea di aver trovato un produttore che ci pagasse un' intera session in studio per registrare il nostro primo disco portò il nostro morale alle stelle... eravamo gasatissimi e sapevamo benissimo che non era roba da tutti... ora tutti registrano è vero....ma è anche vero che tutti se la pagano la produzione... nessuna etichetta ormai finanzia più un gruppo al primo disco... Noi anche lì siamo stati dei pionieri.... registrammo il tutto in una decina di giorni... fu un'esperienza fantastica... la vita in studio mi affascinava... erano i primi passi in un certo mondo, e quelle vibrazioni poi non le riassapori piu...
Che ricordi avete invece di "Fragments Of Insanity"?
PESO: Per il secondo album invece cambiammo etichetta e lo studio di registrazione fu spostato a Milano... I Bulldozer ci diedero una mano con gli amplificatori e lo stesso A.C.WILD ci procurò il contratto con la Metal Master... Il disco non riscosse lo stesso successo di "Into The Macabre", ma anche lui fece un bel percorso e tutt'oggi è ristampato in cd dalla Scarlet Records.
Poi la decisione di sciogliervi, cosa successe? E perché?
PESO: Bhe dopo 5 anni di attività, non ci bastava più passare le serate chiusi in sala prove... volevamo uscire allo scoperto... vedevamo i nostri colleghi tedeschi che giravano ovunque ma noi, probabilmente perchè nati in Italia, non venivamo presi in considerazione... l'entusiasmo calò e nel gennaio del 1990 ci sciogliemmo.
Domanda per Peso. Cosa ti è rimasto dell'esperienza con i Sadist?
PESO: Dopo l esperienza Necrodeath decisi di ricomiciare da capo e formai inzialmente i Necrosadist che durarono qualche mese... poi formazione nuova con il nome di Sadist e da lì partimmo con una nuova avventura durata 5 anni per il sottoscritto... Due album registrati di cui il secondo "Tribe" in Inghilterra e tanti concerti a seguire finalmente anche fuori dall' Italia. Grande esperienza in quel periodo... ho veramente dei bei ricordi, soprattutto dei lunghi viaggi fatti per la prima volta come musicista!
Perché poi si è deciso di riformare i Necrodeath, cosa è scattato nella vostra mente?
PESO: Terminata l'avventura Sadist per il sottoscritto, il buon vecchio Claudio mi venne a cercare per convincermi a rimettere su i Necrodeath. Non fu facile all' inizio convincermi... non avevo molta voglia, ma poi ancora una volta la passione per la musica mi fregò un altra volta!
Quali sono gli episodi focali dei vostri album "Mater Of All Evil", "Black As Pitch" e "Tones Of Hate"?
FLEGIAS: Innanzitutto il riformarsi della band. Con la realizzazione di "Mater Of All Evil", l'adrenalina di tutti era a mille. Ci sentivamo un po' il peso addosso di affrontare un ritorno sulle scene che sarebbe stato analizzato ed ispezionato minuziosamente. Il viaggio in Svezia, l'affrontare un vero produttore e metterci alla prova costantemente ci ha fatto sfoderare uno degli album più cattivi della nostra carriera. Con "Black As Pitch" siamo tornati in Svezia ancora con l'adrenalina addosso, certi di poter sfondare il muro di suono creato da "Mater" e pensiamo di esser riusciti in tale intento. La seconda trasferta Svedese però non fu più galvanizzante come la prima però e decidemmo con il successivo album (Tones...) di affrontare un nuovo tipo di produzione targato made in Italy. Da qui l'inizio di una collaborazione proficua con gli Outersound di Roma che prosegue tuttora a sigillo di una soddisfazione interna alla band sempre più crescente.
Quanto è stato importante per voi ospitare Cronos su "100% Hell"?
FLEGIAS: Ognuno di noi provi a pensare al proprio idolo musicale di tutti i tempi e provi a pensare anche che questo un giorno venga a fare una comparsa sul vostro disco. Bene, penso di aver reso l'idea. Non è stato tanto per l'impatto commerciale che un personaggio di quel calibro possa aver influito nelle vendite di quell'album, tanto per la soddisfazione di aver creato musica rifacendosi a quel modello e quello un giorno te lo abbia riconosciuto.
Come mai successivamente avete deciso di puntare su un concept album? Stiamo parlando ovviamente dell'ottimo "Draculea".
PIER: Personalmente penso che Draculea sia nato allo stesso modo degli altri album Necrodeath, cioè senza particolari ragionamenti. Siamo partiti a scrivere e sistemare idee e da lì Peso ha cominciato a trovare ispirazione per la scrittura dei testi, come sempre seguito da Flegias. Non si tratta di testi sui vampiri, ma della vera storia di Vlad, con tanto di ricerche storiche su di lui e sul suo "modus regnandi". Sono molto affezionato a questo disco, perchè inizialmente dovevo partecipare solo alla composizione di un pezzo, essendo oberato di impegni fra Labyrinth e altri progetti. Poi mi trovai tanto in sintonia con Peso e compagni che finimmo per estendere la collaborazione al disco intero. Questo mi fu di aiuto l'anno successivo quando riordinai tutte le mie attivita' entrando ufficialmente in formazione Necrodeath e decidendo di concentrarmi solo su di loro e sull'altra mia band, Mastercastle.
Quanto è stato importante per voi "Phylogenesis"?
GL: Con Phylogenesis si è stabilita la nuova line-up che è poi quella attuale, inoltre volevamo ripercorrere le origini Necrodeath per quanto riguarda la scrittura delle canzoni riferendoci ad album come "Fragments Of Insanity", "Mater Of All Evil... inoltre, come per "Draculea", anche "Phylogenesis" è un concept album, ma qui il tema principale è l'evoluzione della specie, quindi come potrai intuire ci sono stati parecchi stimoli dietro questo lavoro. Personalmente era la prima volta che registarvo un album Necrodeath, anche perchè sono entrato in formazione pochi mesi prima, ma è andato tutto bene e ci siamo divertiti molto. Fortunatamente abbiamo ricevuto buoni responsi dalla critica, anche se noi eravamo già soddisfatti ancora prima dell'uscita. Credo quindi che "Phylogenesis" oltre a segnare un altro capitolo della storia della band, possa rappresentarne una evoluzione grazie anche alle nuove energie e idee.
Perché fare uscire un disco come "Old Skull" per festeggiare la vostra lunga carriera? Cosa potete dirci di più su questo disco?
GL: "Old Skull" è un album contenente cover delle bands che da sempre ci hanno influenzato, come Venom, Slayer, Black Sabbath, Sodom ecc...quindi ci sembrava bello regalarci e regalare a chi ci segue, un omaggio a quei gruppi che da sempre ci hanno ispirato. L'album inizia con una versione attuale di "Mater Tenebrarum" e si chiude con la versione originale del 1985, questo per ripercorrere i 25 anni di carriera Necrodeath. Inoltre hanno partecipato anche ospiti d'eccezione come Bulldozer, Schizo ed ex membri Necrodeath, quindi per noi è stato un bel modo di festeggiare insieme agli amici di sempre un anniversario così importante. Altra considerazione è che questo è il primo album autoprodotto da noi e questo ci ha permesso di confrontarci con diverse realtà del mercato discografico, quindi anche in base a questa esperienza sapremo come muoverci in futuro.
Come festeggerete i vostri 25 anni?
GL: Ovviamente suonando il più possibile dal vivo, infatti a Marzo ed Aprile abbiamo già in programma diverse date e saremo in tour in diverse parti d'Italia e d'Europa, quindi avremmo la possibilità di passare diverse gionrate insieme e festeggiare in maniera più o meno lecita il venticinquesimo anniversario!
C'è un disco che ritenete non sia stato apprezzato a dovere o dalla stampa o dal pubblico, che però voi amate in modo particolare?
PIER: Mi schiero di nuovo a sostenere "Draculea", ma non è un giudizio di parte. Premesso che fortunatamente tutti i dischi Necrodeath sono sempre stati apprezzati, in termini di giudizi e recensioni,non ho mai condiviso una convinzione di molti che sostengono Draculea come album sperimentale, e molto diverso dagli altri. Penso che brani come "Smell Of Blood" o "The Impaler Prince" siano esempi autentici di trash old school, e che quindi il marchio Necrodeath non sia mancato per nulla anche lì.
Domanda conclsusiva. A quando un mastodontico live album targato Necrodeath, con a corredo un bel DVD capace di ritrarre tutta la vostra maestosità dal vivo? (Il sottoscritto ormai vi segue da una vita)
GL: Magari per il trentesimo anniversario? Speriamo di arrivarci!(ride n.d.r.) Comunque ci piacerebbe fare un DVD anche perchè abbiamo molto materiale raccolto nei diversi anni e in effetti la dimensione live è quella che ci può rappresentare meglio, intanto uscirà tra poco il video di "Mater Tenebrarum" e per chi volesse vedere un nostro concerto trovate tutte le informazioni sui nostri siti www.necrodeath.net e www.myspace.com/necrodeath100x100.
Intervista a cura di Maurizio Mazzarella
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