Ansa News

martedì 27 aprile 2010

MASTER - The Human Machine


Gli statunitensi Master sono nati nei primissimi anni ottanta ed hanno fatto la storia del death metal, pur non raggiungendo il successo delle altre death metal band della scena americana. Questo però non vuole certo dire che sono da meno di questi gruppi, non hanno infatti nulla da invidiare a nessuno. Dischi come l'"omonimo" del 1990, o i seguenti "On the Seventh Day God Created... Master", oppure "Collection of Souls", hanno fatto la storia del genere e possono essere appaiati ad altri album che hanno riscosso maggiore successo. Questo "The Human Machine", edito per la Pulverised Records, è il loro decimo album in studio e giunge a distanza di tre anni dal precedente "Slaves to Society". Musicalmente i Master non fanno sorprese e non spiazzano nessuno, suonano il loro pregevole death metal e si fanno come sempre rispettare dalla prima all'ultima nota. Rispetto ai dischi precedenti è stato notevolmente aumentato il livello di brutalità e da un punto di vista prevalentemente tecnico, sono stati migliorati una moltitudine di particolari. Il disco, lo diciamo subito, è davvero molto buono. E' composto da brani potenti ed energici, aggressivi e brutali, ma soprattutto dalla portata notevole e dall'impatto immediato. Da un punto di vista tecnico lo spessore del disco è notevolmente migliorato, sia se ci soffermiamo sul buon lavoro delle chitarre, che se analizziamo il contributo della sezione ritmica, massiccia e massacrante con un giusto equilibrio. Inutile dire che brani come la "title-track", "True Color" ed "Impale To Kill", faranno la storia del genere senza mezzi termini. Lo stile ed il sound devono molto agli anni ottanta, sono nel complesso caratteristiche che non sono mutate di una virgola rispetto al passato. C'è però un netto miglioramento in fase di produzione, il suono è nettamente moderno, ma lo spirito è ancorato saldamente ai migliori anni del deah metal. Cosa dire, a prescindere dai vostri gusti, questo è un disco che farà la storia del death metal ed è quindi destinato ad arrichire la vostra discografia.

Voto: 8/10

Maurizio Mazzarella

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